La maggior parte delle principali asset class si è ritirata ad aprile. Le perdite complessive segnano il peggior mese per i mercati globali finora nel 2024, sulla base di un insieme di ETF.
I rialzi del mese scorso si sono limitati ai titoli dei mercati emergenti (VWO), a un’ampia misura delle materie prime (GSG) e a una proxy della liquidità (SHV). Per il resto, l’inchiostro rosso ha dominato il registro delle performance di aprile.
I fondi comuni d’investimento immobiliare statunitensi (VNQ) hanno subito la perdita più consistente in aprile, con un crollo del 7,9% - la battuta d’arresto più profonda in quasi due anni.
Anche le azioni statunitensi (VTI) sono scese il mese scorso - il calo del 4,3% è il primo calo mensile di quest’anno. Anche le obbligazioni statunitensi (BND) hanno accusato il colpo, con un calo del 2,4%. La debolezza del reddito fisso statunitense è persistita in tre dei quattro mesi dell’anno.
Su base annua, la maggior parte delle principali classi di asset sta registrando perdite. In controtendenza, con un ampio margine, le materie prime (GSG), in rialzo dell’11,0% nel 2024. Le azioni statunitensi (VTI) sono lontane, con un guadagno del 5,2% su base annua.
La serie vincente nel 2024 si è conclusa ad aprile per il Global Market Index (GMI), un benchmark non gestito (gestito da CapitalSpectator.com) che detiene tutte le principali classi di attività (ad eccezione della liquidità) in pesi a valore di mercato tramite ETF e rappresenta un benchmark competitivo per i portafogli multi-asset class. Il mese scorso il GMI è sceso del 3,7%. Su base annua, tuttavia, il GMI sta registrando un modesto progresso del 2,4%.
La performance di GMI a un anno rimane relativamente forte, pari al 13,4% fino alla fine di aprile. Le azioni statunitensi (VTI) continuano a registrare un rendimento superiore alla media nell’arco di un anno, superiore al 22%. Il mercato obbligazionario statunitense (BND), invece, è in calo dell’1,4% rispetto al livello dell’anno precedente.