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Le stablecoin saranno rimpiazzate da versioni digitali delle valute tradizionali?

Pubblicato 27.01.2022, 14:38

Una stablecoin è una criptovaluta che tenta di offrire stabilità di prezzo in quanto ancorata ad un asset riserva. Bitcoin ed Ethereum sono le due principali criptovalute ma presentano una considerevole volatilità di prezzo.

Il dollaro USA è la valuta di riserva mondiale e Tether (USDT), la principale stablecoin per market cap, è ancorata all’USD. Mentre il mondo finanziario va verso l’adozione del fintech, le valute digitali emesse dai governi sembrano all’orizzonte e potrebbero rimpiazzare le stablecoin ancorate a valute come il dollaro USA.

La Cina sarà la prima a digitalizzare

La Cina è sulla buona strada verso uno yuan digitale. Negli ultimi sei mesi, la versione digitale della valuta tradizionale del paese più popolato al mondo ha raggiunto quota 8,3 miliardi di dollari di transazioni. Intanto, secondo la Banca Popolare cinese, le transazioni complessive di yuan digitale sono arrivate ad 87,57 miliardi di yuan, o 13,68 miliardi di dollari.

Gli USA sono ancora indietro

La scorsa settimana, la Fed ha pubblicato un attesissimo studio sull’emissione di una moneta digitale della banca centrale. Il documento di 40 pagine prende in esame molte questioni ed opinioni circa un dollaro digitale. La governatrice della Fed Lael Brainard è risultata la maggiore sostenitrice del progetto, mentre alcuni dei suoi colleghi sono scettici.

La morale della favola è che gli USA sono ancora molto indietro sulla questione del fintech e di una valuta statunitense digitale.

Tether: la terza maggiore criptovaluta

Tether è la versione digitale non ufficiale della moneta USA, nonostante non abbia la benedizione della banca centrale, del governo statunitense o di un istituto finanziario. Occupa la terza posizione su 17.105 criptovalute, un numero in continua crescita.

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Tether è ancorato al dollaro USA ed è scambiato a 1,0008 dollari al 27 gennaio, con una market cap approssimativa di 78,23 miliardi di dollari. USDT è una stablecoin in quanto il prezzo non si discosta molto dal dollaro USA.

Grafico Tether/USD.

Fonte: CoinMarketCap

Il grafico mostra che, a parte dei temporanei intoppi nel 2017-2019 che avevano portato USDT al massimo di 1,0779 dollari nel dicembre 2017 ed al minimo di 0,9136 dollari nell’aprile 2017, la moneta è rimasta stabile al livello di un dollaro dall’aprile 2020.

Sebbene Tether sia diventata la versione digitale non autorizzata del dollaro USA, il mercato desidera ardentemente una moneta digitale emessa dal governo.

Non c’è motivo per cui il denaro non sia ancora diventato digitale

Mentre la Fed continua a studiare e a discutere di un dollaro digitale ed ha chiesto opinioni sull’argomento, l’evoluzione della rivoluzione fintech va avanti con o senza la banca centrale.

Le criptovalute restano un’area controversa per i regolatori, perché tolgono il controllo della massa monetaria al governo e lo restituiscono alle persone: il valore delle valute è determinato esclusivamente da offerta e domanda sul mercato. La volatilità delle criptovalute ha creato una febbre speculativa che offre ai funzionari dei governi ed ai banchieri centrali ragioni valide per opporsi alla cripto-rivoluzione.

Tuttavia, è opinione sempre più diffusa che la tecnologia blockchain sia il futuro, dal momento che aumenta la velocità delle transazioni e l’efficienza dei registri. E quindi non c’è alcun motivo, dicono molti sostenitori, per cui gli Stati Uniti, la principale economia mondiale nonché sede della valuta di riserva globale, siano ancora così indietro nel cammino verso un dollaro digitale.

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Governi a passo di lumaca ed un settore tech che va alla velocità della luce

Agenzie governative e banche centrali si muovono a passo di lumaca, mentre il progresso tecnologico avviene alla velocità della luce. La tecnologia sta già cambiando il mondo della finanza, ma i governi con le agende politiche non stanno al passo.

La Cina, il paese più popoloso al mondo con la seconda maggiore economia mondiale, gareggia con gli USA per il ruolo di leadership. I cinesi sono almeno due anni avanti rispetto agli USA per quanto riguarda l’adozione del fintech. Per quando Stati Uniti ed Europa saranno arrivati alla pianificazione delle versioni digitali di dollaro ed euro, lo yuan digitale probabilmente sarà già utilizzato da oltre un miliardo di cittadini cinesi.

I seguenti nove paesi hanno già creato una valuta digitale della banca centrale:

  • Le Bahamas
  • Nigeria
  • Antigua e Barbuda
  • Grenada
  • Saint Kitts e Nevis
  • Saint Lucia
  • Dominica
  • Montserrat
  • Cina

Mentre la Fed e la Banca Centrale Europea proseguono con studi e dibattiti sulle monete digitali, il ritardo sta facendo sì che entrambi gli istituti finanziari restino sempre più indietro.

La versione digitale delle valute tradizionali probabilmente finirà per rimpiazzare alcune stablecoin come Tether (USDT). Tuttavia, visto l’attuale ritmo della Fed, sembra che USDT resterà in circolazione ancora per un bel po’.

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