- I titoli growth continuano a trainare i mercati malgrado le previsioni indicassero il 2023 come un altro anno di performance superiore per i value
- La stagione delle trimestrali del Q1 è iniziata bene e tutti gli occhi sono puntati sulle mega-cap tech
- Un trio di eventi insoliti per le trimestrali del settore energetico e finanziario potrebbe offrire indizi sulla prossima mossa del mercato
Stare al passo con la volatilità
Wall Street Horizon segue oltre 40 tipi di eventi societari di circa 1.000 compagnie in tutto il mondo. Da soli, trader e gestori di portafogli possono perdersi fra gli eventi chiave tra i settori e persino le singole compagnie. Aiutiamo i partecipanti dei mercati a navigare in questo periodo pieno del calendario per restare al passo col rischio e gestirlo meglio.
In arrivo M&A del settore petrolifero?
Nel nostro radar, troviamo innanzitutto una compagnia che di recente si è ritrovata oggetto di discussione circa un’acquisizione. Il 7 aprile, il Wall Street Journal ha riportato che Pioneer Natural Resources (NYSE:PXD) potrebbe essere nel mirino dell’acquisizione da parte del leader di settore ExxonMobil (NYSE:XOM). Le azioni sono schizzate il giorno seguente, mentre la nicchia petrolio & gas continuava ad oscillare. Con i prezzi del petrolio scesi dai quasi 130 dollari del giugno dell’anno scorso a circa 80 dollari ora, sembra esserci qualche sembianza di equilibrio.
Forse ci sono indizi di notizie in arrivo, con la data della trimestrale di PXD insolitamente anticipata e confermata per il 26 aprile, con una conference call la mattina seguente. Pioneer poi terrà la sua riunione annuale degli azionisti giovedì 25 maggio. Il report del Q1 della compagnia energetica ha un punteggio Z sulla data di -4,48, segnale di insolito anticipo. Aspettiamoci notizie insolite, potenzialmente positive, il 26.
PXD ha visto una ripresa del prezzo del suo titolo da quando il petrolio è sceso sotto i 60 dollari a marzo. La compagnia con una market cap da 53 miliardi ha avuto un forte slancio nelle settimane precedenti, ma le azioni restano ben al di sotto del massimo storico segnato nel Q2 dell’anno scorso.
Storico del prezzo triennale di Pioneer Natural Resources: impennata delle azioni tra le voci di un’acquisizione
Fonte: Stockcharts.com
Hartford Financial: un report sui risultati preliminari bearish
Passando al settore finanziario, Hartford Financial Services Group (NYSE:HIG) ha riportato dati deludenti il 13 aprile. L’assicuratore ha pubblicato un report preliminare prima della data dei conti del Q1 del 27 aprile. HIG è crollato di circa il 3% subito dopo la notizia.
Di chi è stata la colpa? Come nel caso di Travelers (NYSE:TRV) che di recente ha pubblicato i risultati, una raffica di tempeste che ha colpito le coste orientali ed occidentali in inverno ha comportato sostanziali perdite per catastrofi. Tuttavia, la compagnia ha reso noto di aver riacquistato azioni nel trimestre, e forse i dirigenti volevano solo allontanare le brutte notizie. Tuttavia, i preannunci bearish spesso non sono una cosa buona e possono presagire altre brutte notizie nel report vero e proprio. Gli investitori value dovrebbero passare sotto la lente l’imminente report sui risultati.
Tra la raffica di preoccupanti notizie sul settore negli ultimi due mesi, HIG si trova semplicemente nel suo range di trading iniziato oltre due anni fa. Prima della crisi della Silicon Valley Bank e del trambusto del settore finanziario, l’assicuratore del Connecticut ha mantenuto il supporto sul grafico e da allora ha visto una ripresa.
Storico del prezzo triennale di Hartford Financial: azioni in range stretto
Fonte: Stockcharts.com
Devon Energy: data del report in ritardo
Torniamo al settore energetico e prendiamo in esame Devon Energy Corporation (NYSE:DVN). La società dell’Oklahoma con una market cap da 36 miliardi è uno dei nomi preferiti lato sell, per i suoi forti flussi di cassa disponibili e il basso rapporto prezzo/utili. Con un P/E operativo forward sotto 8, gli investitori value amano comprare sul calo questo titolo petrolifero. Ma abbiamo individuato un campanello d’allarme.
DVN ha confermato la data dei risultati del Q1 per lunedì 8 maggio, con una conference call il giorno dopo. Si tratta di sei giorni di ritardo rispetto alla precedente data non confermata del 2 maggio. Il punteggio Z è 2,54. Sebbene non di molto, è comunque un ritardo, quindi potrebbero arrivare notizie bearish. Ricordiamoci che, a febbraio, la compagnia quotata sull’S&P 500 ha deluso le aspettative sugli EPS.
Storico del prezzo triennale di Devon Energy: in ripresa dai minimi di 52 anni
Fonte: Stockcharts.com
Morale della favola
La stagione delle trimestrali è iniziata in modo solido, ma un forte rally del mercato azionario in vista dei report genererà un ostacolo in termini di reazioni dei prezzi dei titoli. Le big tech pubblicheranno i risultati questa settimana, ma tenete d’occhio il settore energetico e quello finanziario.