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L’euro rimbalza, ma vince ancora il dollaro

Pubblicato 01.04.2021, 09:02
Aggiornato 09.07.2023, 12:31
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Rassegna giornaliera sul mercato forex,31 marzo 2021

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Marzo è stato un mese duro per l’euro. La moneta unica è scesa al minimo degli ultimi quattro mesi contro il dollaro e al minimo di un anno contro la sterlina. Dall’inizio della pandemia, ci sono state grandi differenze tra USA, Regno Unito e Unione Europea nella gestione della crisi. All’inizio, l’Europa è andata velocemente in lockdown, mentre gli USA hanno tardato a chiudere e questo ha permesso una ripresa più rapida e rialzi maggiori per il cambio EUR/USD tra maggio e agosto. Durante l’inverno, l’Europa ha disposto le restrizioni prima di tutti e le ha lasciate in vigore più a lungo di USA e Regno Unito, in quanto la campagna vaccinale prosegue a singhiozzo. La valuta e le economie stanno avendo delle conseguenze, con il cambio EUR/USD che è crollato dal massimo di 1,2350 di inizio gennaio al minimo di oggi di 1,1704.

Il cambio EUR/USD ha visto un rimbalzo mercoledì, in quanto i dati migliori del previsto sull’occupazione tedesca hanno dato ai trader motivo per bloccare i guadagni in vista del report di venerdì sull’occupazione non agricola. Nonostante l’andamento di oggi, il dollaro resta sempre in vantaggio, vista la situazione problematica in Europa. In Francia gli ospedali sono al collasso ed il Presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato un lockdown di quattro settimane che avrà inizio sabato, “perderemo il controllo se non ci muoviamo subito” ha dichiarato.  Le scuole saranno chiuse e resteranno aperti solo i negozi di prima necessità, ci si potrà spostare sono nell’arco di 10 km e ci sarà un coprifuoco dalle 7 di sera alle 6 di mattina. La Germania potrebbe essere la prossima, in quanto i leader degli stati federali più colpiti stanno chiedendo di agire in fretta. Tutto ciò vuol dire che la contrazione del primo trimestre continuerà anche nel secondo, e gli investitori avranno pochi motivi per acquistare euro. Il livello di supporto di 1,17 dollari sembra ancora vulnerabile al superamento.

Il dollaro USA continua a salire contro lo yen giapponese in quanto i rendimenti dei titoli del Tesoro decennali è salito all’1,74%. In soli quattro mesi, i rendimenti sono quasi raddoppiati. Le azioni sono andate in selloff mentre gli investitori attendono il piano di spesa per le infrastrutture da 2 mila miliardi del Presidente Biden. Sebbene delle tasse più elevate siano un rischio per le azioni, il piano di spesa sosterrà la crescita, e gli investitori si stanno concentrando su questo. Gli ultimi dati economici sono stati più deboli del previsto. Le vendite di case in corso sono scese del 10,6% contro la previsione di un calo del 2,6%, i dati PMI di Chicago sono stati positivi, ma il report ADP ha mostrato una crescita occupazionale di sole 517.000 unità contro le 550.000 previste. Il dato ADP in generale resta positivo, e con l’attività manifatturiera che accelera, ci aspettiamo dei dati ISM positivi per giovedì e una lettura positiva  per i dati sull’occupazione non agricola di venerdì.

Il dollaro canadese e il dollaro neozelandese hanno chiuso la giornata in salita, mentre il dollaro australiano ha chiuso in calo. Il dati sul PIL canadese sono stati migliori del previsto, con l’economia in salita dello 0,7% a gennaio, dallo 0,1% di dicembre. Il dollaro neozelandese ha ignorato i dati deboli sulle imprese e sulla fiducia dei consumatori, mentre il dollaro australiano è andato in selloff in vista dei dati PMI manifatturieri di questa sera e del report sulle vendite al dettaglio. I dati di ieri sulle concessioni edili in Australia sono stati positivi, rafforzando la ripresa dei fondamentali del paese.

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