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L'Europa festeggia l'accordo sull'immigrazione

Pubblicato 29.06.2018, 11:02
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Buongiorno ai Lettori di Investing.com.

Dopo diverse settimane di notizie non proprio positive, i mercati sembrano voler accogliere con favore l’accordo sul tema immigrazione emerso dal vertice del Consiglio Europeo.

L’Europa dei 28 (sì, anche il Regno Unito) ha stabilito la creazione di centri per migranti e adotterà misure immediate per alleviare la pressione del fenomeno dai Paesi che maggiormente ne stanno risentendo, Italia in primis.

Politicamente è una scelta cruciale per il cancelliere tedesco Merkel, pesantemente sotto tiro per la sua posizione liberale in materia di immigrazione.

Non sappiamo, tuttavia, quale sarà la risposta del Bundestag.

Sappiamo molto bene quanto abbia inciso l’incertezza tedesca sui mercati europei, addirittura c’era già chi parlava di rischio stabilità dell’intera unione.

Nel frattempo abbiamo assistito a un calo nel rendimento del Bund tedesco a 10 anni superiore a 2 punti base e l'euro è balzato all’insù.

Con un aumento della propensione al rischio, lo yen e in misura minore il dollaro statunitense hanno leggermente corretto.

L’azionario europeo sale, ma è probabile che si tratti di un movimento emozionale a breve termine, l’euforia potrebbe infatti tramutarsi nuovamente in paura per le tensioni commerciali che restano là, sempre in agguato.

Wall Street ha chiuso la giornata di ieri con un discreto rimbalzo, l’SP 500 + 0,6% a 2716 punti mentre i future azionari sono cresciuti di circa lo 0,3% nel corso della sessione asiatica. Il Nikkei ha chiuso appena sopra la parità + 0,1%, gli europei sono in netta crescita grazie all’accordo sul tema immigrazione.

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Nel forex l'euro ha ripreso vigore, ma diciamo che un po’ tutte le majors stanno provando a recuperare le perdite contro dollaro.

Nelle materie prime la lieve correzione del dollaro sta permettendo all'oro di recuperare un po’ di terreno perduto, ma la strada verso una totale guarigione è tutt’altro che semplice. Il petrolio sta consolidando dopo l’ennesima giornata, quella di ieri, in guadagno.

A livello macro economico sarà una giornata estremamente interessante, dapprima con l’ultima lettura del PIL del primo trimestre nel Regno Unito, che è salito al 0,2% (+ 0,1% in seconda lettura).

L'inflazione flash dell'eurozona verrà rilasciata alle ore 11, si prevede + 2,0% (+ 1,9% il mese scorso) per il dato comprensivo delle componenti volatili come gli energetici.

L'inflazione core dovrebbe invece perdere un decimo di punto percentuale passando a + 1,0% (da + 1,1% il mese scorso).

Attenzione alle 14:30 perché avremo due dati USA importantissimi: l’indice prezzi spese personali principali, che dovrebbe arrivare a + 1,9% (da + 1,8% del mese scorso) quindi sempre più vicine all'obiettivo del 2,0% della Fed. Poi il reddito personale atteso allo 0.4% rispetto al 0.3% precedente, infine le spese personali in calo allo 0.4% dallo 0.6% precedente. Sempre alle 14:30 il PIL su base mensile canadese, in calo all0 0.1% dallo 0.3%.

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