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L’incessante rally del legname potrebbe rendere ancora più costose le case USA

Pubblicato 16.02.2022, 14:28
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Otto massimi del limite di trading in nove giorni: i future del legname stanno letteralmente volando.

L’ingrediente base nell’edilizia abitativa statunitense ha ripreso la sua corsa dopo un mese di tregua a gennaio, schizzando del 32% finora a febbraio dopo le impennate consecutive del 39% a novembre e dicembre.

I future del legname sul Chicago Mercantile Exchange sono saliti al livello massimo possibile di 45 dollari al giorno in nove delle ultime 10 sedute.

Lumber Weekly

Grafici gentilmente forniti da skcharting.com

All’attestazione di ieri, il contratto del legname con consegna a marzo era al massimo di tre settimane di 1.291 dollari per 1.000 piedi tavolari, dalla chiusura del 1° febbraio di 934,90 dollari.

“I prezzi sono ben al di sopra del trend, nonché delle nostre stesse previsioni”, ha dichiarato, secondo quanto riportato da Bloomberg, Mark Wilde, analista di BMO Capital Markets a New York.

“Ci stiamo inoltre dirigendo verso il periodo edilizio primaverile, quindi non sarei sorpreso di vedere schizzare i prezzi ancora di più”.

L’impatto di tutto ciò sui prezzi delle case negli Stati Uniti non può essere sottovalutato.

Le vendite di case nuove negli Stati Uniti sono schizzate del 12% a dicembre dal mese prima, con le persone che comprano per la prima volta che hanno continuato a riversarsi sul mercato immobiliare in vista di un imminente aumento dei tassi di interesse, secondo quanto emerge dai dati del Dipartimento per il Commercio.

Il prezzo di vendita medio per una casa nuova a dicembre era di 377.700 dollari, mentre la media di riferimento era 457.300 dollari. A novembre, il prezzo medio era 416.900 dollari rispetto ad una media di 481.700 dollari, entrambi massimi storici.

La carenza di case negli USA dalla crisi finanziaria del 2007/2008 e lo scoppio del coronavirus hanno scatenato una corsa fra i primi compratori, innescando prezzi ai massimi storici.

Come se non bastasse, la Federal Reserve dovrebbe alzare i tassi di interesse tra le cinque e le sette volte quest’anno per ridurre l’inflazione che sta crescendo al tasso più rapido in quattro decenni.

L’indice sui prezzi al consumo USA, un seguitissimo barometro dell’inflazione, è salito del 7,5% sull’anno a dicembre, il massimo dal 1982.

Come fa notare Bloomberg, i prezzi del legno sono volatili dall’inizio della pandemia ed hanno toccato massimi record durante il boom dell’edilizia alimentato dal COVID, per poi crollare perché le segherie hanno aumentato la produzione ed i prezzi alti hanno soffocato la domanda.

Un indice sul settore dell’edilizia abitativa è più che triplicato da fine agosto, andandosi ad aumentare il costo medio di una casa nuova.

Lumber Monthly

Tuttavia, il legname si trova circa il 30% al di sotto del massimo storico di 1.711 dollari raggiunto nel maggio 2021.

“Credo faccia parte della mossa più ampia delle materie prime”, ha riferito la scorsa settimana a Business Insider David Russell, vice presidente dell’intelligence di mercato del broker online TradeStation.

“Sul mercato in generale stiamo assistendo ad un diffuso passaggio di denaro verso materie prime e materiali”.

Russell spiega che i prezzi delle materie prime, compresi quelli di ferro, petrolio, soia e fertilizzanti, stanno perlopiù puntando verso l’alto tra il freddo clima invernale, le tensioni geopolitiche e i problemi di approvvigionamento.

“Molte delle stesse cose che hanno fatto salire i prezzi del legname negli ultimi 6 mesi/un anno continuano ad influenzarli oggi”, ha riferito ad Insider Chip Setzer, direttore del trading e della crescita di Mickey Group, una piattaforma di trading delle materie prime.

“La richiesta di legno e prodotti in legno resta alta e le scorte continuano ad essere limitate”.

Michael Goodman, direttore dei prodotti specialistici di Sherwood Lumber, è d’accordo.

“Tra la domanda estrema, il clima, i trasporti su ruota ed altri vari problemi di approvvigionamento, [il legname] continua a spingere i prezzi a nuovi massimi”, ha dichiarato Goodman ad Insider.

“Siamo solo a febbraio e stiamo vedendo mesi record per i volumi. Molti anticipavano un rallentamento per via dei tassi di interesse ma la routine continua e continuerà ancora per un po’”.

Ma cosa dicono i grafici dei future del legname?

“Il grafico settimanale è rialzista, con la ripresa di un trend in salita dopo che i prezzi hanno conquistato supporto a 900 dollari”, dice Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di skcharting.com.

“Il rally molto probabilmente si estenderà fino al test di 1.335 dollari”.

Non è tutto. Forti acquisti sopra i 1.335 dollari probabilmente spingeranno il legname al prossimo livello di 1.540 dollari, per colmare il divario rimasto nel maggio 2021, aggiunge.

Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.

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