Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
In questi giorni di relativa calma è interessante notare come il dollaro americano stia perdendo un po’ di smalto, ciò anche in virtù del fatto che lo yuan cinese si è stabilizzato da un giorno all’altro.
Con i rendimenti obbligazionari bloccati lo yuan è un indicatore chiave per le performance del dollaro e per ora le azioni della PBoC volte ad aumentare il coefficiente di riserva sembrano aver stabilizzato la divisa cinese.
Inoltre, le dimensioni delle riserve valutarie cinesi saranno oggetto d’attenzione proprio nella giornata odierna.
Sul fronte azionario dopo un avvio settimanale stentato nella sessione europea, si evidenzia un ritorno di fiamma targato USA, proseguito durante la notte e ciò ha fatto sì che anche il comparto asiatico risultasse positivo.
Nel frattempo l’annuncio che gli Stati Uniti reitereranno le sanzioni contro l'Iran non ha prodotto effetti negativo, anche il prezzo del petrolio si mantiene stabile e persino l’oro è in sostanziale fase di consolidamento.
Come detto a Wall Street i tori stanno tornando alla ribalta con un’altra sessione positiva: l’SP 500 ha raggiunto i massimi plurimensili, chiudendo con un + 0,4% in più a 2850 punti.
Con i futures anche positivi, i mercati asiatici sono stati forti e gli indici europei stanno spingendo al rialzo.
Le maggiori valute mostrano come il Dollaro stia perdendo smalto un po’ su tutti i fronti, da segnalare come il meeting della Reserve Bank of Australia abbia lasciato tutto invariato e quindi tassi stabili all'1,50 per cento, rilevando come l'IPC primario dovrebbe risultare inferiore alle attese, ma con un PIL mediamente superiore al 3,0% nei prossimi due anni.
Il dollaro australiano ha tratto vantaggio da queste proiezioni, rafforzandosi.
Nelle materie prime l’XAU/USD ha rimbalzato di circa $ 6 (circa lo 0,5%) mentre il Future Petrolio Greggio WTI è in fase di consolidamento.
Con un occhio vigile alla perdurante debolezza dello yuan cinese, che come detto ha giocato un ruolo chiave nella forza del dollaro, ci sarà un vivo interesse da parte degli operatori sul dato inerente le riserve valutarie cinesi delle ore 10.
L'aspettativa è per un leggero calo a $ 3,10 miliardi (da $ 3,11 miliardi il mese scorso), tuttavia qualsiasi decremento più grande suggerirebbe che la PBoC sta mettendo in campo tutte le proprie forze per proteggere lo yuan e ciò sarebbe un segnale preoccupante per la Cina, perché in futuro innescherebbe una rapida ripresa del biglietto verde.
A parte le riserve valutarie cinesi, oggi c'è poco sul calendario economico se non la creazione di posti di lavoro Jolts negli Stati Uniti relativi al mese di giugno (ore 16) che dovrebbero attestarsi a 6,64 milioni (6,64 milioni a maggio).