Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
Grazie alla recente debolezza del rendimenti dei bond e del dollaro USA, l’oro se l’è cavata in maniera accettabile nell’ultimo mese ed ha testato dei livelli chiave nel lungo termine. Mentre il calo tecnico è migliorato un po’, ma dal punto di vista dei macro il rischio resta al ribasso nelle previsioni a breve termine sull’oro.
Iniziamo dai dati tecnici. Il doppio minimo apparente dell’oro a 1.676,77 dollari potrebbe rivelarsi un’inversione chiave, ma ho i miei dubbi. Il trend sottostante è ribassista dalla metà dello scorso anno. Dunque, la recente ripresa potrebbe essere solo una mossa di correzione. Nel caso, lo scopriremo presto, quando i prezzi testeranno dei livelli di resistenza chiave.
L’oro ha già testato il livello chiave nel range di 1.755,65 nell’overnight. Questa area era precedentemente un supporto e ora è diventata una resistenza. Resta da vedere se seguiranno delle nuove perdite mentre i prezzi testano il supporto a nel breve termine a 1.745 al momento della scrittura.
- Da un punto di vista rialzista, un superamento sotto il livello di giovedì di 1.733 dollari potrebbe essere l’innesco di un sell-off, e presumibilmente molti dei sell stop dei long si fermeranno qui. Se questo livello verrà superato, allora l’oro potrebbe dirigersi verso, o al di sotto del doppio minimo di 1.676,77.
- Da un punto di vista rialzista, le previsioni tecniche dell’oro potrebbero diventare positive solo se riusciranno a superare la trend line e reclamare il livello di 1.800. Dunque, anche se dovesse riuscire a salire ancora un po’, questo non significherebbe necessariamente la fine del trend degli orsi. I tori devono vedere un massimo superiore all’area dei 1.8000 dollari.
Intanto, da un punto di vista dei macro, nonostante i verbali del FOMC abbiano mostrato che non ci sono segnali di variazioni imminenti nella politica monetaria USA, lo sviluppo relativamente veloce dei vaccini contro il COVID e le misure di stimolo fiscali e monetarie indicano una forte ripresa economica negli USA. La Fed potrebbe essere costretta a stringere la cinghia prima di quanto vorrebbe. Sicuramente alla Fed non vogliono che l’inflazione acceleri troppo per poi dare una brusca frenata. Dunque, aspettatevi un cambio di tono da Jay Powell e Co. nelle prossime settimane.
Dunque, a mio avviso, il rendimento dei bond resterà supportato in futuro. Questo potrebbe creare un minimo per il dollaro ed un tetto ai rendimenti, aumentando i costi di gestione per il metallo prezioso senza interessi. Se i bond USA a 10 anni rimbalzeranno da QUESTA area di supporto chiave, allora il dollaro potrebbe risalire e l’oro potrebbe scendere.