Market Brief
La stagione degli utili negli Stati Uniti è iniziata con l’annuncio di Alcoa su un risultato migliore del previsto nel secondo trimestre. Oggi l’USD permarrà sotto pressione in attesa dei verbali della Fed previsti per le ore 18:00 GMT; non ci aspettiamo sorprese. Dalla Fed Lacker e Kocherlakota sono stati cauti in quanto a osservazioni ieri; il tono accondiscendente è comunque ampiamente scontato. L’USD ritrova i guadagni dopo il dato NFP e si avvia verso i verbali della Fed.
Questa settimana l’NZD/USD testa nuovi massimi, gli operatori europei hanno portato la coppia a 0,8818 non appena la coppia è entrata in gioco. La coppia opera nell’intermedio del canale rialzista da metà giugno. I commenti di McDermott dalla RBNZ corroborano l’impostazione politica aggressiva; una chiusura giornaliera oltre 0,8770 dovrebbe mantenere la tendenza al rialzo. La resistenza chiave si trova a 0,8843 (massimo agosto 2011). L’AUD/NZD estende la debolezza a 1,0660 (supporto di luglio), una violazione al di sotto di questo livello sposterà l'attenzione a 1,0649 (minimo maggio), 1,0540 (supporto marzo), poi 1,0493 (minimo 2014 bassi, livelli più bassi dalla fine del 2005).
L’USD/CNY è sceso in maniera aggressiva al minimo degli ultimi tre mesi (6,1933) con i colloqui Usa-Cina a sollevare a Pechino numerose questioni collegate alla sicurezza in ambito informatico e alle controversie marittime in Asia. L'inflazione cinese dei prezzi al consumo ha accelerato a un ritmo più lento del 2,3% nel mese di giugno (rispetto al 2,4% attesto e all’ultimo dato del 2,5%), i prezzi alla produzione hanno segnato una contrazione da -1,1% (rispetto al -1,0% attesto e all’ultimo dato del -1,4%), trascinando i prezzi franco fabbrica ai livelli più bassi da più di 2 anni. L'inflazione cinese resta ben al di sotto del 3,5% a fronte dell’obiettivo ufficiale del PBOC, conferendo così una flessibilità maggiore allo stimolo monetario. Prevediamo una resistenza rispetto alla forza dello yuan a 6,1803 (61,8% di Fibonacci sul rally gennaio-aprile).
L’USD/JPY e i cross del JPY sono stati oggetto di una migliore offerta dopo una difficile seduta a New York. L’USD/JPY ha segnato una contrazione a 101,45 a Tokyo con l’USD che ha continuato a ripercorrere i guadagni della scorsa settimana in seguito alla diffusione del dato NFP. Gli indicatori di tendenza e di momentum restano piatti, la resistenza si osserva a 101,84/102,02 (MM a 200 giorni / copertura della nuvola giornaliera di Ichimoku), poi a 102,47 (massimo della nuvola). Tutto dipende dalla propensione globale sull’USD attendendo i verbali dellaFed. L’EUR/JPY è ancora in bilico attorno alla MM a 21 giorni. La MM a 50 giorni (139,25) ha attraversato la MM a 200 giorni (139,30), in discesa, favorendo tecnicamente il lato corto del gioco.
L’EUR/USD estende i guadagni a 1,3631 su un’ampia debolezza dell’USD. La coppia ha infranto la MM a 200 giorni in seguito all’intervento di Draghi di giovedì 3 luglio; la resistenza chiave è naturalmente a questo livello. Il MACD (12, 26) è ancora marginalmente positivo e pronto a favorire il rialzo qualora reggesse il supporto a 1.3572/76 (pivot MACD/minimo 7 luglio). Draghi, presidente della BCE, interverrà quest’oggi a Londra (18:30 GMT), non ci aspettiamo grandi sorprese.
Il Cable recupera le perdite sulla pesante delusione provocata dal dato relativo alla produzione di maggio diffuso ieri a Londra. La coppia GBP/USD abbina costantemente le perdite segnando 1,7147 in apertura a Londra. Tecnicamente, la coppia GBP/USD testa la base del trend rialzista giugno-luglio, con gli indicatori di tendenza e il momentum che continuano a favorire il rialzo. Resistenze critiche si attestano a 1,7180 (massimo annuale), 1,7259 (BB superiore a 30 giorni), 1,7332 (50% del ritracciamento sul declino del 2008). Sul fronte dei ribassi, le offerte dovrebbero entrare in gioco a 1,7000/41 (esercizio delle opzioni/MM a 21 giorni). La due giorni della BoE prende avvio oggi, il verdetto è atteso per domani. Prevediamo cambiamenti dalla riunione della BoE.
Tutta l’attenzione è puntata sui verbali della Fed della riunione del 17 e del 18 giugno. Non si prevedono sorprese. Il calendario economico della giornata prevede: il dato svedese sulla disoccupazione a giugno, i prezzi delle case HUK Halifax a giugno m/m e 3m/y, le transazioni per immobili spagnole a maggio, le richieste di mutui MBA USA al 4 di luglio, la costruzioni di case in Canada a giugno.
Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst, |