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L’USD scivola dopo i commenti da colomba della Fed

Pubblicato 13.10.2014, 10:08
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Market Brief

L’USD ha aperto la settimana all’insegna della debolezza dopo i commenti da colomba della Fed nel fine-settimana. Evans (Fed) ha posto l’accento sulla fiacchezza del mercato del lavoro (malgrado la disoccupazione al 5,9%) e ha detto che sarà necessario un altro QE se crescita e inflazione diminuiranno. Evans ha aggiunto che gli USA hanno bisogno di maggiore inflazione e che l’USD forte pesa sulle dinamiche dei prezzi. Tarullo si è detto preoccupato per i rischi al ribasso per l’economia globale e ha aggiunto che la Fed dovrebbe prendere in considerazione il richiamo dell’FMI prima di intraprendere misure audaci. L’USD è sceso contro gran parte delle valute del G10 e dei mercati emergenti. L’azionario asiatico ha aperto in rosso, mentre i rendimenti dei decennali USA sono scesi a nuovi minimi dell’anno pari al 2,28%.

In Cina, le cifre commerciali di settembre sono state contrastanti. Il surplus commerciale è sceso da 49,84 a 30,94 miliardi di dollari, ma le esportazioni sono lievitate del 15,3% su base annua a settembre (rispetto al 12,0% previsto e al 9,4% precedente), le importazioni sono aumentate del 7,0% (rispetto al -2,0% previsto e al 2,4% precedente). L’USD/CNY testa 6,1256/64 al ribasso (minimo 26 settembre / 38,2% di Fibonacci sul rialzo da gennaio a maggio), supporto costituito dal triplo minimo dall’11 settembre che, se infranto, dovrebbe spianare la strada al supporto psicologico a 6,10. L’AUD/USD è sceso a 0,8652 prima che i dati commerciali cinesi e la debolezza dell’USD aiutassero la ripresa a 0,8750. Le barriere per le opzioni si attivano a 0,8800/50.

L’aumento dell’avversione al rischio e il calo dei rendimenti USA ha fatto scendere l’USD/JPY a 107,06 in avvio di seduta in Asia. Il rafforzamento del momentum ribassista lascia presagire una correzione al ribasso più marcata. Il supporto più vicino entra in gioco a 106,64/81 (61,8% di Fibonacci sul rally da luglio a ottobre / minimo 16 settembre), gli ordini per le opzioni si susseguono sopra 105,00. L’EUR/JPY è sceso fino a 135,55, nuovo minimo del 2014. Le barriere per le opzioni in scadenza oggi sono collocate a 136,75.

Come emerge dal dato pubblicato venerdì, a settembre l’economia canadese ha creato 74,1K posti di lavoro, il tasso di disoccupazione è così sceso dal 7,0% al 6,8% (il tasso di partecipazione è rimasto stabile al 66%). L’USD/CAD è sceso a 1,1161, ma poi non è riuscito a estendere i guadagni. Le vendite sul greggio continuano a pesare sul CAD. Dall’inizio della settimana il greggio ha perso un altro 1,52% e viene scambiato sotto gli 85 dollari mentre scriviamo. Il ministro del petrolio kuwaitiano ha detto che il prezzo potrebbe scendere a 76-77 USD, visti i costi di produzione negli USA e in Russia. L’USD/RUB ha raggiunto un nuovo massimo storico pari a 40,4746.

L’EUR/USD e la coppia GBP/USD quotano all’interno di fasce e dovrebbero consolidare i livelli in assenza di novità/eventi. Oggi non ci sono molti appuntamenti economici in calendario. Gli operatori monitoreranno l’indice sui prezzi all’ingrosso m/m e a/a di settembre.

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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