L'inflazione sta andando nella direzione giusta.
Ecco le letture annualizzate (CPI USA) dell'ultimo anno:
Ogni singola lettura, da quando è stato raggiunto il 9%, è stata inferiore alla precedente. Sicuramente non sta scendendo "velocemente" come alcuni vorrebbero, restando appiccicosa, ma la tendenza è ribassista.
Il problema è che mentre il tasso di variazione sta rallentando, la variazione dei prezzi dall'inizio della pandemia è stata alta, anche a causa del mercato del lavoro, dell'aumento dei salari e dalla rapida ripresa economica.
Dal grafico possiamo notare come la ripresa dell'occupazione tra le persone (25-54 anni) dalle precedenti recessioni non è mai stata così veloce come nel post-pandemia. Anche in questo caso è stato un evento "raro". Inoltre, uno dei risultati più interessanti è che i salari che stanno "crescendo" di più e anche "velocemente" riguardano i lavoratori a basso reddito.
Detto ciò, la parola "inflazione" è sulla bocca di tutti, e come abbiamo scritto sopra, nonostante sia una "buona notizia" che l'inflazione abbia una tendenza al ribasso, il 5% è ancora elevato. Quindi, non dovrebbe sorprende, forse, la domanda che molti investitori si pongono: "qual è una buona copertura contro l'inflazione?"
Si parla di attività come le materie prime che possono fornire una buona copertura, come hanno fatto l'anno scorso. Per non parlare del fatto che agiscono come un diversificatore, il che è utile quando le azioni e le obbligazioni sono quasi da evitare.
Ecco i rendimenti di queste 3 asset class nel 2022:
- Azioni (S&P500): -18%
- Obbligazioni (Indice Bloomberg US Aggregate): -13%
- Materie prime (Bloomberg Commodity Index): +16%
Andiamo più nell specifico: come si riduce la volatilità del proprio portafoglio?
La risposta semplice sarebbe "diversificare". Di solito, oltre allo studio azionario dei vari comparti e settori che potrebbero essere considerati per diversificare, le obbligazioni restano l'asset con cui si preferisce di più "bilanciare", ma ovviamente non sempre funziona, soprattutto quando i tassi di interesse schizzano alle stelle (vedi il 2022). Quindi, possiamo dire che bisognerebbe ridurre azionario e considerare anche le materie prime?
Se ci "spostiamo troppo" dall'azionario allora, sebbene ridurrebbe la volatilità, la realtà è che riduce "troppo" anche i rendimenti a lungo termine, il gioco non vale la candela.
Dal grafico osserviamo che negli ultimi 70 anni i rendimenti dell'S&P 500 sono stati positivi per l'81% delle volte. Inoltre, ha raggiunto rendimenti positivi del 100% quando la durata si estendeva dai 20 anni in poi.
Infatti se pensiamo che sia semplice battere il mercato o i propri benchmark, selezionando un asset e sperando che facciano il 200% in un anno, ci sbagliamo. Pensate che la stragrande maggioranza degli hedge fund "fallisce".
Dati dati sopra riportati, più si estende l'investimento e quindi la durata più il benchmark "vince" rispetto agli hedge funds. Mentre come piccoli investitori, dovremmo avere come "mantra" la diversificazione che garantisce performance inferiori durante i mercati rialzisti ma allo stesso tempo performance superiori durante un mercato ribassista
Ad esempio, per i portafogli 60/40 non è stato un bel periodo ma il grafico (sotto) rivela come il 2022 sia stato l'eccezione.
I ritorni negativi precedenti, come nel 2000-2003 e 2008-2009, sono stati causati per la maggior parte dal crollo azionario. Mentre dobbiamo tornare al 1981 per trovare un altro anno, simile al 2022, in cui sia le azioni che le obbligazioni hanno avuto perdite a doppia cifra. Ed è proprio questo il punto, se pensiamo di "svoltare" in un anno allora dovremmo essere fortunati che non ricapiti qualcosa di inaspettato. Resta il fatto che, ad oggi, questa strategia è piuttosto affidabile su una linea temporale "sufficientemente" lunga.
Fra le voci a sostegno di tale strategia c'è il colosso dei fondi a gestione passiva Vanguard
Per il portafoglio USA, è stato utilizzato l'indice S&P 500 per le azioni e l'indice Bloomberg US Aggregate Bond per le obbligazioni. Per il portafoglio 60/40 diversificato a livello globale, hanno utilizzato le azioni USA, il 36% nell'indice MSCI US Broad Market; per le azioni non statunitensi, il 24% nell'indice MSCI All Country World ex USA; per le obbligazioni USA, il 28% nell'indice Bloomberg US Aggregate Bond; e per le obbligazioni non statunitensi, il 12% nell'indice Bloomberg Global Aggregate ex-USD.
Le previsioni sul rendimento decennale (annualizzato) sono aumentate dal 3,83% di fine 2021 al 6,09% da fine 2022. La revisione al rialzo deriva dal miglioramento delle performance attese dalla componente obbligazionaria, il 60/40 ha buone probabilità di avere un decennio positivo. Anche perchè, se ci pensate, se diamo per "spacciato" il 60/40, stiamo essenzialmente dicendo che azionario e obbligazionario sono spacciati. Questa è una favola irrazionale.
Quello che non andrebbe sottovalutato è il ribilanciamento, effettuandolo periodicamente, ogni qualvolta che le percentuali (che siano 60/40 o altre) si sbilanciano a favore di un determinato asset oppure all'aumentare della volatilità (sensibilità) del portafoglio. Attualmente, secondo una ricerca condotta da JP Morgan (NYSE:JPM), gli investitori dovrebbero "favorire" asset più difensivi.
Infine, come in altre analisi, vi porto altri due indicatori:
1) Gli indicatori di Goldman Sachs (NYSE:GS), probabilità implicità del mercato che inizi una recessione entro 1 anno (linea blu) e probabilità implicita di mercato che si verifichi una recessione (linea azzurra), evidenziano che il mercato sta prezzando una recessione nel prossimo anno.
2) Il conference Board Leading Economic Index segnala un recessione nei prossimi 12 mesi, avvicinadosi ai valori del 2000-2002
Tenete sempre a mente:
1 La semplicità è tutto,
2 I rendimenti a lungo termine sono gli unici che contano,
3 I mercati sono "irrazionali" nel breve,
4 Prevedere i movimenti è quasi "impossibile"
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".
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