Oggi la neopresidente della Fed Yellen testimonierà di fronte alla commissione servizi finanziari della Camera per presentare al Congresso il rapporto semestrale della Fed sulla politica monetaria. I toni di Yellen dovrebbero essere accomodanti, soprattutto considerando la debolezza dei dati sul lavoro da quando è iniziato il tapering. I rendimenti dei decennali USA sono scesi sotto il 2,70%, l’indice DXY è sotto pressione, sotto la media mobile a 21 giorni (80,867).
Seduta tranquilla per i cross con lo JPY dovuta alla festività di Tokio. L’USD/JPY trova supporto a 102,00 (esercizio delle opzioni) e il trend ribassista sta perdendo slancio. La mancata violazione al ribasso di 100,75 ha innescato ordini correttivi la scorsa settimana, anche se sotto 101,75 continuano a esserci pressioni al ribasso. Oggi il discorso di Yellen sarà importante; toni più accomodanti del previsto dovrebbero ridare vigore agli orsi dell’USD/JPY. La ripresa è fragile e le barriere legate alle opzioni si trovano a 102,40/75 e 103,00/15.
In Australia, a gennaio la fiducia delle imprese è migliorata, stando al rilevamento NAB. I prezzi delle abitazioni sono aumentati a un ritmo del 9,3% t/t durante il quarto trimestre, più velocemente dell’8,6% previsto (e del 7,6% precedente). L’AUD/USD, alla fine, ha superato la resistenza a 0,9000. Continuiamo a vedere alcune offerte per le opzioni intorno a 0,9000, ma le scommesse sono inclinate positivamente per i prossimi giorni. Il sentiment è fortemente rialzista. L’AUD/NZD si è ripreso dal minimo di ieri a 1,0782, portandosi a 1,0856. Continuiamo a vedere interesse all’acquisto alla media mobile a 50 giorni (attualmente a 1,0801).
L’EUR/USD ha compiuto un rally fino a 1,3678 in Asia e l’EUR/AUD è stato venduto aggressivamente, scendendo da 1,52616 e 1,51607. La chiusura della scorsa settimana sopra 1,3627 ha fatto rientrare l’indicatore MACD (a 21-26 giorni) in territorio rialzista. Leggiamo di fondi che stanno vendendo USD in vista dell’audizione di Yellen di oggi. Ciò dovrebbe rappresentare un vantaggio per l’EUR, ma gli operatori stiano attenti al rischio legato all’evento. Gli ordini d’acquisto si trovano a 1,3600/11 (media mobile a 100 giorni). Gli indicatori tecnici rimarranno in territorio positivo in caso di chiusura giornaliera superiore a 1,3515 (stando all’analisi MACD).
Il cable passa di mano nella fascia compresa fra 1,6380 e 1,6450, in cerca di direzione in vista della pubblicazione, domani, del rapporto trimestrale sull’inflazione della BoE. Gli indicatori di trend e momentum sono marginalmente ribassisti, il supporto chiave coincide con la media mobile a 100 giorni (oggi a 1,6267), sotto questo livello s’intravede interesse a vendere. Siamo curiosi di sentire cos’avrà da dire Carney sul miglioramento inaspettato del mercato del lavoro nel Regno Unito e sulle implicazioni che esso avrà sulla politica monetaria della BoE. Poiché prevediamo che Carney rimarrà accomodante, la domanda da porsi è: i mercati si berranno le argomentazioni di Carney?
Oggi l’attenzione è puntata sulla prima audizione semestrale al Congresso di Yellen (Fed). Il calendario economico è scarno di appuntamenti: indice NFIB di gennaio sull’ottimismo delle piccole imprese, dato JOLT sulle posizioni aperte di dicembre, scorte e vendite all’ingrosso m/m di dicembre negli Stati Uniti.