Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
Cosa potrà dirci la FED nel tardo pomeriggio odierno? Molti operatori sono già pronti con le valigie e sperano probabilmente in un “non-evento” in modo che possano partire per le vacanze senza dover modificare le proprie posizioni.
Ma ci saranno tanti operatori che le ferie le hanno già fatte e che quindi staranno davanti ai monitor anche nelle prossime settimana, magari sperando che ci sia qualche evento in grado di dare direzionalità ai mercati.
Nell'ultima settimana abbiamo assistito a un consolidamento soprattutto nel forex e nelle materie prime, si ha quindi la sensazione che i trader siano alla ricerca di un catalizzatore e la FED potrebbe rappresentare uno snodo cruciale.
Se si eccettua un po’ di debolezza sullo Yen, innescata dalla BoJ, sulle altre valute c’è gran attesa. Ma cosa potrà dirci il comunicato di politica monetaria?.
Forse poco, o forse nulla.
L'incontro odierno sarà con buona probabilità un appuntamento di continuità coi precedenti, forse si potrà far cenno con più incisività alle dispute commerciali ma non è detto.
Tuttavia, dopo i recentissimi commenti di Trump sulle scelte di Powell in tema di rialzo tassi, sarà interessante capire se ci sarà qualche reazione da parte del FOMC.
I rendimenti obbligazionari hanno cessato la corsa al rialzo, col decennale in consolidamento appena al di sotto del 10 per cento.
È comunque interessante vedere come i rendimenti giapponesi stiano rimbalzando questa mattina, il JGB a 10 anni si è portato sopra lo 0,1% e sarà interessante vedere se questo avrà un impatto positivo sulle performance dello yen.
Vale anche la pena tenere d'occhio gli sviluppi della guerra commerciale, poiché gli Stati Uniti minacciano tariffe più elevate del 25% su 200 miliardi di dollari di beni cinesi, (non più il 10%).
Questa potrebbe essere una tattica negoziale, ma sarà interessante vedere come la Cina risponderà anche perché il China Caixin Manufacturing PMI della notte ha confermato le attese calando al 50,8 (51,0 l'ultima lettura) ma c’è preoccupazione per l’andamento del settore manifatturiero su gran parte del territorio asiatico perché si registra un vistoso calo degli ordini d’esportazione.
Wall Street ha chiuso la sessione di ieri in rialzo, con l’SP 500 + 0,5% a 2816 punti e oggi potrebbe essere un’altra giornata rialzista dopo le buone trimestrali Apple Inc (NASDAQ:AAPL).
I mercati asiatici hanno seguito la scia con il Nikkei + 0,9%, mentre gli europei sembra più cauti forse a causa del timore legato alle dispute commerciali.
Il calendario economico proporrà una giornata niente male. Il primo giorno di contrattazione del mese è sempre ricco di PMI manifatturieri e il PMI finale della produzione dell'Eurozona delle ore 10:00 dovrebbe rimanere a 55,1 (coincidente con la lettura precedente).
Il PMI manifatturiero del Regno Unito delle 10:30 dovrebbe attestarsi a 54,2 (rispetto ai 54,4 del mese scorso).
L’ISM Manufacturing USA verrà rilasciato alle ore 16 e dovrebbe attestarsi a 59.4, quindi ancora molto forte (rispetto al 60,2 del mese scorso).
Attenzione anche alle scorte di petrolio delle 16:30 col greggio che dovrebbe attestarsi a -3,2 m barili (-6,1 m di barili la scorsa settimana), distillati + 0,4 m (-0,1 m la scorsa settimana) e benzina -1,3 m (-2,3 m la scorsa settimana).
Ma chiaramente l’evento principale del giorno è la decisione di politica monetaria del FOMC delle ore 20, ma visti i dati macro economici dell’ultimo mese non ci si aspetta chissà che.