Ne avevo parlato all’interno dell’analisi di ieri, di come la componente che più dell’azionario è mancata quest’anno, sia stata quella dei bond. In particolare di come anche per i classici portafogli bilanciati, questo sia stato uno dei peggiori anni di sempre.
Basta vedere l’andamento dei rendimenti sui titoli di stato principali (qui prendo Stati Uniti 10 anni e Italia 10 anni)
Ricordo sempre che i prezzi si muovono in maniera inversa ai rendimenti, quindi se questi ultimi (vedi immagini sopra) salgono, i prezzi di contro calano (e quindi gli investimenti perdono valore e viceversa).
Parlavo già l’anno scorso di limitare la duration, proprio per non prendersi in pieno questi aumenti, ma come sempre la maggior parte degli investitori fa i titoli a scadenza 2067 (o peggio ancora i perpetual) e poi dice che i mercati sono brutti e cattivi.
Quindi, consapevoli che la parte bond è mancata, vediamo un po' a che punto siamo…
Devo dire, guardando le 2 immagini sopra, si notano molte divergenze sui bond che potrebbero far pensare ad un ridimensionamento dei rendimenti, o quanto meno ad una normalizzazione. Non nell’immediato (ricordo che oggi la BCE dovrebbe alzare i tassi di 0.75% e la Fed almeno fino a fine anno continuerà ad alzare) ma nei prossimi mesi le cose potrebbero cambiare, soprattutto se l’inflazione davvero continuasse il suo percorso di discesa.
Infatti ricordiamo sempre che i mercati dei bond non stanno facendo altro che scontare le nuove politiche monetaria ed il contrasto all’ambiente inflattivo.
Eppure sia l’inflazione attesa a 5 e 10 anni, sia l’andamento del petrolio (una delle principali componenti dell’inflazione) stanno dando segnali di ridimensionamento.
Sicuramente per l'investitore che dovesse entrare oggi, la situazione è decisamente migliore rispetto agli ultimi anni, ma credo che pazientando fino a fine anno, potremmo assistere ad opportunità ancora maggiori per inserire finalmente una parte bond nei portafogli degna di nota. Ricordo infatti che una buona diversificazione tra Global Corporate IG, High Yield ed emergenti in valuta locale, potrebbe essere un buon mix per prepararsi al prossimo anno a condizioni migliorative, sempre con un occhio alla duration, che tuttavia si potrà aumentare leggermente.
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