Rassegna giornaliera sul mercato forex, 1 febbraio 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
Gli investitori hanno iniziato il mese di febbraio con un rinnovato ottimismo dopo il rimbalzo di obbligazioni e valute. Un nuovo mese porta nuove opportunità, che potrebbero cominciare già da stasera con l’annuncio di politica monetaria della Reserve Bank of Australia. Questa è una settimana importante per i mercati finanziari, con due vertici di politica monetaria, il PIL del 4° trimestre della zona euro e dati sull’occupazione in Canada, USA e Nuova Zelanda. A Wall Street l’attenzione è ancora alta su GameStop (NYSE:GME) e la battaglia tra hedge fund e investitori retail si sta spostando sull’argento e su AMC Entertainment (NYSE:AMC).
Per ora i tori del dollaro USA sono al comando con il cambio USD/JPY vicino a 105. Il biglietto verde è scambiato in salita contro le principali valute nonostante un report ISM relativamente debole. L’attività manifatturiera è rallentata a gennaio in quanto l’indice ISM è sceso da 60,5 a 58,7. L’impennata nella componente dei prezzi pagati è un segnale che l’inflazione sta salendo in tutto il globo. Nonostante la seconda ondata, molti degli Stati USA non hanno optato per le stesse restrizioni di marzo e questa decisione ha contribuito a limitare l’impatto sull’economia. Si attendono i dati sull’occupazione non agricola a gennaio, dopo il calo per la prima volta in 8 mesi. Inoltre, sono attesi una serie di interventi dalla Fed. Mentre il Presidente della Fed Powell ha evitato di parlare di riduzioni, i suoi collegi potrebbero non fare come lui.
La Reserve Bank of Australia dovrebbe lasciare la politica monetaria invariata questa sera. Con il dollaro australiano ai massimi pluriennali lo scorso mese e 2 milioni di persone in lockdown a Perth dopo un caso, la banca centrale non ha scelta se non quella di restare cauta. Detto ciò, i dati hanno riportato dei miglioramenti, con l’indice manifatturiero PMI in salita. Gli investitori attenderanno il discorso del Governatore Lowe, i dati sulle vendite al dettaglio e l’indice PMI dei servizi. Tutte e tre le valute legate alle materie prime sono scese, con in testa il dollaro canadese.
Intanto, nonostante le revisioni al rialzo di PMI della zona euro, l’euro ha segnato il maggiore calo lunedì. Il problema è che nonostante l’attività manifatturiera sia in salita, la domanda dei consumatori è stata debole. Le vendite al dettaglio sono crollate del 9,6% a dicembre, un dato molto peggiore rispetto al calo del 2,6% previsto. La Cancelliera Merkel ha chiuso la maggior parte dei negozi a metà dicembre, dopo il fallimento del lockdown parziale di novembre. Le restrizioni sono durate fino a gennaio, dunque non c’è stata alcuna ripresa dei consumi il mese scorso. Per domani è atteso il PIL del 4° trimestre della zona euro e mentre il PIL tedesco è stato migliore del previsto, il report generale dovrebbe essere sottotono.
La sterlina è scesa, nonostante i dati PMI rivisti. Il cambio GBP/USD si è consolidato la settimana scorsa ed è destinato ad una correzione. La Banca d’Inghilterra si riunirà questa settimana e, sebbene non siano previste variazioni alla politica monetaria, il riferimento a tassi di interesse negative potrebbe influire sulla valuta.