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Moderna, dopo la caduta le azioni tornano interessanti

Pubblicato 05.11.2021, 13:42
Aggiornato 05.03.2021, 16:55

Giovedì il titolo ha perso il 18% finendo a 284 dollari, vicino al target price del consensus. Le difficoltà produttive del vaccino per il Covid sono in via di soluzione. Guardando in avanti, l’azienda lavora per altri nuovi vaccini su base mRNA.

Il profit warning: rivisto al ribasso di 5 miliardi di dollari il target di ricavi 2021.

Si apre un bel dilemma per gli investitori dopo il profit warning diffuso giovedì 4 novembre da Moderna. La riduzione degli obiettivi di ricavi per l’intero 2021 è un incidente di percorso che potrà essere recuperato nei prossimi mesi, o è un segnale di difficoltà che peseranno sui risultati futuri?
Moderna ha rivisto al ribasso di circa 5 miliardi di dollari la propria previsione di ricavi del 2021 per il vaccino contro il Covid (al momento l’unico prodotto venduto dalla società), portandola a 15-18 miliardi di dollari, dalla precedente stima di 20 miliardi di dollari.

Wall Street non l’ha presa bene e le azioni sono cadute in ribasso del 18% finendo a 284 dollari. Il brusco capitombolo di ieri ha accelerato una tendenza negativa che era già in atto da tre mesi: dal massimo di 497 dollari del 10 agosto il titolo Moderna ha perso il 43%.

Il management di Moderna ha spiegato di avere incontrato problemi nella fase di imbottigliamento e consegna del vaccino, non nella produzione. Per questo ha dovuto abbassare la stima di vendita nel 2021 a un numero compreso fra 700 e 800 milioni di dosi, rispetto alla precedente stima di un miliardo di dosi.

Il Ceo Bancel: nuovi accordi produttivi in Europa con Lonza e la spagnola Rovi.


Parlando con gli analisti il Ceo Stephane Bancel si è detto convinto che le difficoltà saranno superate in breve tempo. La società ha già avviato programmi per rafforzare le linee produttive, con l’assunzione di nuovo personale, e si stanno mettendo in moto le collaborazioni con la svizzera Lonza e con la spagnola Rovi per aumentare la produzione in Europa. Ma i problemi non sono solo di tipo produttivo e logistico.

Mentre i concorrenti Pfizer (NYSE:PFE) e BioNTech hanno ricevuto la settimana scorsa il via libera definitivo per la somministrazione negli Usa del loro vaccino ai bambini fra i 5 e gli 11 anni, la FDA americana ha detto che avrà bisogno di più tempo per decidere sull’eventuale autorizzazione del vaccino di Moderna per gli adolescenti fra i 12 e i 18 anni. Gli scienziati dell’agenzia americana vogliono fare una valutazione accurata del rischio di un’infiammazione al cuore chiamata miocardite.

Moderna ha confermato la precedente stima di ricavi per il 2022 compresi fra 17 miliardi e 22 miliardi di dollari. Tre giorni fa la concorrente Pfizer ha annunciato risultati sopra le stime e ha alzato i target dell’intero 2021, alimentando attese positive per i risultati della partner tedesca BioNTech, che saranno diffusi il 9 novembre. Per Moderna gli analisti continuano a prevedere una crescita dei ricavi nel 2022 a 21,3 miliardi di dollari e una successiva caduta a 11,7 miliardi nel 2023, grazie al fatto che la pandemia dovrebbe finire sotto controllo.

Investire guardando oltre all’emergenza Covid.


Per gli investitori il pesante ribasso del titolo Moderna potrebbe aprire interessanti opportunità di acquisto se la società fosse in grado di mettere sul mercato altri prodotti utilizzando la straordinaria tecnologia mRNA che è alla base del vaccino per il Covid. Ma nell’incontro di ieri il Ceo non ne ha parlato.

Lo scorso aprile Bancel aveva detto che l’ipotesi più favorevole era quella di arrivare ad avere nel 2023 un nuovo unico vaccino, efficace sia per il Covid che per l’influenza. Un’altra linea di ricerca è quella del vaccino contro il citomegalovirus, che può causare deformazioni nei feti se viene infettata una donna in gravidanza, ma anche di questo Bancel non ha dato aggiornamenti.

Quello che è certo è che alla società non mancheranno le risorse per sostenere la ricerca, visto che grazie al Covid chiuderà i conti di quest’anno con una posizione finanziaria netta positiva per 11,8 miliardi di dollari, che salirà l’anno prossimo a 24,3 miliardi di dollari.
Al prezzo attuale di 284 dollari, Moderna capitalizza 114 miliardi di dollari, ovvero 10,9 volte gli utili previsti per quest’anno e 11,4 volte quelli del 2022. Un multiplo decisamente più basso di altre grandi società biotech come Biogen, che ha un P/E 2022 di 17,5 volte, Regeneron (14,9 volte) e Gilead (13 volte).

Quindi, con un po’ di fiducia nelle capacità di innovazione extra-Covid, al prezzo attuale le azioni Moderna incominciano a diventare interessanti. Il prezzo si è quasi allineato con il target price ( 276 dollari) dei 17 analisti che formano il consensus di Market Screener.

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