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Moderna e BioNTech, quale futuro dopo la pillola Merck?

Pubblicato 05.10.2021, 13:02

Le società che hanno sviluppato a tempi record il vaccino anti-Covid devono dimostrare che la tecnologia mRNA può fornire rimedi anche per altre malattie e allargare così le previsioni di ricavi. Il ritorno di AstraZeneca con un farmaco ad anticorpo monoclonale

Nelle ultime cinque sedute le due società bio-tech hanno perso il 20%.

La buona notizia del via libera dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, alla terza dose del vaccino mRNA prodotto da Moderna e Pfizer-BioNTech si è scontrata con un’altra notizia di valenza opposta per le prospettive delle tre società: l’annuncio che il colosso farmaceutico americano Merck ha messo a punto un antivirale che, somministrato con una banale pillola, riduce del 50% il rischio di ospedalizzazione o di morte nei pazienti colpiti dal Covid.

Improvvisamente calati nel dilemma “vaccino o cura”, gli investitori stanno chiaramente scegliendo a favore della pillola. Nelle ultime cinque sedute il titolo Merck ha guadagnato il 14%, mentre Moderna è caduta in ribasso del 20% e BioNTech ha perso il 18%.

Nelle prossime settimane Merck chiederà all’americana Food and Drug Administration (FDA) l’autorizzazione per l’utilizzo d’emergenza del nuovo farmaco chiamato “molnupiravir”. Merck prevede di produrne da qui alla fine dell’anno un quantitativo sufficiente a curare 10 milioni di persone, con la produzione che ovviamente crescerà nel 2022. La società farmaceutica con sede nel New Jersey ha già raggiunto un accordo con il governo americano che, in caso di approvazione da parte della FDA, è pronto a pagarle 1,2 miliardi di dollari per 1,7 milioni di cicli di trattamento del nuovo antivirale.

AstraZeneca chiede l’autorizzazione per un farmaco che funziona come booster.


Merck non è la sola a bussare alla porta della FDA con un farmaco valido per l’epidemia da Covid. Stamattina (martedì 5 ottobre) anche Astra Zeneca ha annunciato di avere inoltrato all’agenzia americana la richiesta per l’utilizzo d’emergenza di un ritrovato in grado di proteggere dal Covid le persone immunodepresse che non hanno una risposta valida con il vaccino. I dati della sperimentazione condotta dal gruppo anglo-svedese mostrano che il farmaco riduce del 77% il rischio di sviluppare i sintomi del Covid.

Il farmaco, chiamato AZD7442, contiene anticorpi monoclonali realizzati in laboratorio, progettati per rimanere nell’organismo per mesi e contrastare il virus in caso di infezione. Il suo utilizzo è suggerito per le persone che non hanno una risposta immunitaria abbastanza forte dopo il vaccino, o per le persone che hanno bisogno di un “booster” per rafforzare le difese ottenute con il vaccino.

Dopo gli smacchi subiti con il vaccino Vaxzevria, non ancora approvato in Usa e dapprima acquistato e poi respinto dai Paesi europei, Astra Zeneca con l’AZD7442 punta a riprendere un ruolo da protagonista nello sforzo dell’industria farmaceutica mondiale contro il Covid. Con il suo anticorpo monoclonale ha battuto sul tempo i rivali Regeneron, Eli Lilly e GlaxoSmithKline che sono al lavoro da tempo sullo stesso filone di ricerca.

Questo fiorire di novità farmaceutica per combattere l’epidemia porta grande ottimismo per l’umanità intera. Le uniche persone in difficoltà possono essere gli investitori che hanno puntato su Moderma o BioNTech negli ultimissimi giorni.

Nonostante i recenti cali, Moderna e BioNTech vantano entrambe performance di +190% dall’inizio dell’anno. Rispetto a un anno fa Moderna è salita del 370% e BioNTech del 230%.

Per entrambe gli analisti prevedono un boom dei ricavi quest’anno, una leggera crescita l’anno prossimo, e poi un calo del fatturato del 35-40% nel 2023. Per entrambe è giunta l’ora di dimostrare che la fantastica tecnologia mRNA, grazie alla quale hanno saputo realizzare in tempi record vaccini efficaci contro il Coronavirus, può fornire rimedi anche per altre malattie, aprendo così la strada ad ulteriori flussi di ricavi. In alternativa, la mirabolante crescita delle quotazioni di Borsa è destinata a fermarsi.

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