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Moderna: il business è tutto nel Covid. Quotazioni sull’ottovolante

Pubblicato 17.08.2021, 14:33
Aggiornato 05.03.2021, 16:55

Nel giro di pochi giorni la capitalizzazione ha toccato il record di 200 miliardi di dollari per poi scendere all’attuale livello di 157 miliardi. Alcuni broker come Oppenheimer e Piper Sandler incominciano a tirare i remi in barca. Dubbi sulla pipeline di farmaci diversi dal vaccino anti-Covid.

La FDA ha autorizzato il terzo richiamo per le persone immunodepresse.

Dopo avere toccato un picco di 497 dollari il 9 agosto, l’azione Moderna (NASDAQ:MRNA) ha fatto una precipitosa marcia indietro perdendo il 25% in una settimana per atterrare all’attuale quotazione di 373,8 dollari. L’estrema volatilità del titolo riflette l’incertezza sul terzo richiamo del vaccino anti-Covid: verrà adottato dalle autorità sanitarie dei principali Paesi? Nei giorni scorsi l’americana FDA ha autorizzato un terzo richiamo del vaccino di Moderna o Pfizer/BioNTech per le persone immunodepresse. L'agenzia ha detto di avere deciso dopo un’attenta valutazione dei dati che indicano che un ulteriore richiamo aumenta la protezione in questa fascia di popolazione.

Intanto i conti del secondo trimestre hanno rivelato una straordinaria crescita dei ricavi e degli utili, tutto grazie al vaccino anti-Covid. Moderna ha riportato un fatturato di 4,4 miliardi di dollari nel secondo trimestre, leggermente superiore alle aspettative degli analisti (4,2 miliardi di dollari). I ricavi vengono esclusivamente dalla vendita del vaccino anti-Covid e si confrontano con ricavi di 67 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. L’utile è stato di 2,78 miliardi di dollari, pari a un Eps (utile per azione) di 6,46 dollari, superiore alle previsioni (5,96 dollari).

In 19 mesi la capitalizzazione di Borsa di Moderna, che conta 1.800 dipendenti, è salita da 6 miliardi di dollari a quasi 200 miliardi, per poi ripiegare in pochi giorni all’attuale livello di 157 miliardi di dollari. Una quantità immensa di valore creata e volata via in pochissimo tempo.

Dopo questa cavalcata alcuni broker che finora hanno sostenuto il titolo tirano i remi in barca. Il 6 agosto scorso, dopo la diffusione dei dati trimestrali, Oppenheimer ha tagliato la raccomandazione a Market Perform da Outperform, sostenendo che a 170 miliardi di dollari la società ha una valutazione adeguata. Piper Sandler ha abbassato il giudizio a Neutral da Overweight indicando un target price di 445 dollari.

Non cambiano idea Goldman Sachs (NYSE:GS) e Barclays (LON:BARC) che confermano il giudizio Buy.

Non hanno cambiato idea Goldman Sachs e Barclays che continuano a consigliare l’acquisto delle azioni Moderna con obiettivi di prezzo rispettivamente a 461 e a 463 dollari.

Come sempre, quando le azioni vengono valutate sulle prospettive future di crescita, ci sono opinioni fortemente orientate in senso ribassista: un analista pensa che le azioni di Moderna abbiano un prezzo ingiustificabile e potrebbe perdere fino al 75%.

Giovedì scorso Moderna ha dichiarato che il suo vaccino per il Covid ha un’efficacia del 93% dopo sei mesi dalla seconda dose, mostrando un cambiamento minimo rispetto al 94% di efficacia riportato nel suo studio clinico originale. Tuttavia l’azienda continua a ritenere che un terzo richiamo prima della stagione invernale dovrebbe essere necessario perché il livello degli anticorpi dovrebbe diminuire.

Anche Pfizer (NYSE:PFE) e BioNTech, che insieme producono un vaccino a base di mRNA come Moderna, sostengono la necessità di una terza iniezione per mantenere un alto livello di protezione, soprattutto per fermare le varianti più contagiose del Covid. L’efficacia del vaccino Pfizer/BioNTech sembra inferiore a quella di Moderna: secondo i dati comunicati dalle due aziende partner, l'efficacia del loro vaccino diminuisce di circa il 6% ogni due mesi, scendendo a circa l'84% sei mesi dopo la seconda iniezione.

Pochi dati disponibili sulle cinque applicazioni di Moderna di terapie a base di mRNA.

Per quest'anno Moderna ha firmato contratti per vaccini per un valore di 20 miliardi di dollari. Ha accordi per vendere vaccini per 12 miliardi di dollari nel 2022, con opzioni per altri 8 miliardi di dollari, e prevede di produrre tra 2 e 3 miliardi di dosi l'anno prossimo.

Il successo del vaccino anti-Covid fa ben sperare per altre medicine basate sulla tecnologia dell’RNA messaggero? Secondo Micheal Yee, analista di Jefferies, Moderna “genererà prodotti rapidamente, con un rischio inferiore, una maggiore probabilità di successo e potenzialmente una maggiore efficacia rispetto alle vecchie tecnologie”.

In realtà, però, nessun prodotto non-Covid nella pipeline di Moderna probabilmente genererà vendite significative prima della seconda metà di questo decennio. La parte più grande e più convalidata della sua pipeline di prodotti consiste in altri vaccini, che tendono ad essere uno dei business meno redditizi dell’industria farmaceutica, al di fuori di una pandemia. Ci sono pochi dati per le altre cinque applicazioni di Moderna di terapie mRNA per trattare malattie come il cancro, e diversi concorrenti operano sia nella sua tecnologia di base che in mercati specifici.

Insomma, l’incredibile business miliardario di Moderna al momento ruota soltanto attorno al Covid e all’ipotesi che venga approvata la terza dose.

Ultimi commenti

gira tutto intorno ai vaccini
vaccinatevi, mi raccomando.
Ma che queste Big Pharma possano morire e fallire con ilì loro vaccini
prima morire e poi fallire pare evento improbabile
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