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Morning adviser, BCE sotto i riflettori

Pubblicato 09.01.2014, 09:18
Aggiornato 11.09.2019, 13:55
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Matteo Paganini, 9 gennaio 2014

INTRO

Siamo arrivati al primo tandem importante dell’anno. Oggi banche centrali di Inghilterra ed europea, domani Non Farm Payrolls e disoccupazione americana. Potenziali forti movimenti sul fronte euro e sterlina per quanto riguarda la giornata di oggi e sul dollaro in generale durante il pomeriggio di domani.

BCE: taglio o stimoli?

Questa la domanda nella mente degli investitori che dopo aver visto l’inflazione core scendere allo 0.7% (il CPI non è lontano, allo 0.8%), credono sia necessario un interventismo da parte della BCE. Noi continuiamo a ripeterci, come facciamo da mesi, che siamo in estremo ritardo rispetto ai tagli che avremmo dovuto vedere tempo addietro ed abbiamo timore che pur di fronte ad eventuali decisioni la situazione sia molto difficile da recuperare. Gli scenari possibili vedono un taglio di tassi dallo 0.25% allo 0.00% (sul quale si è lasciata la porta aperta comunicando che i tassi rimarranno al livello attuale o a livelli più bassi per un lungo periodo di tempo), una potenziale diminuzione dei tassi sui depositi che potrebbero scendere in territorio negativo (eventualità discussa dal board nell’ultimo meeting, che ha poi deciso di non muoversi in questo senso) ed eventuali misure monetarie non convenzionali, stile LTRO (gli OMT, che hanno aiutato a consolidare la fiducia sul sistema euro quando esso era vacillante, non sono stati mai attivati e probabilmente mai lo saranno). Veramente difficile oggi cercare di interpretare la potenziale reazione della moneta unica che, di fronte a tagli potrebbe soffrire e tentare la rottura dei supporti, mentre di fronte ad eventuali decisioni di implementazione di aiuti al sistema del credito potrebbe tentare delle salite. Nel momento in cui non dovessero arrivare novità di alcun tipo invece, l’euro potrebbe tentare di ritornare verso i livelli di massimo abbandonati dopo le prese di profitto che hanno caratterizzato i primi giorni dell’anno, ma qui sarà importante seguire la conferenza stampa di Draghi per cercare di capire se ci verranno fornite chiare linee guida per il futuro, nel qual caso l’euro potrebbe anche tentare di scendere, ma questo lo seguiremo insieme nel consueto appuntamento di trading dal vivo sulla news, alle ore 14.25.

BOE: tapering anche per l’Inghilterra?

I rumor su potenziali modifiche, sia di incrementi sia di diminuzione, del QE da 375 miliardi di sterline in atto sono circolati e questo ha fatto sì che si creassero delle aspettative contrastanti sulle potenziali mosse di politica monetaria dell’istituto centrale inglese, che ha manifestato tra l’altro la propria preoccupazione circa un eccessivo rafforzamento della propria valuta. Bene, oggi ci verranno comunicate le decisioni del board direttivo che, pur non essendo seguite dalla minute (che come sempre verranno rilasciate tra due settimane), potrebbero portare a movimenti di reazione che, in caso di nulla di fatto, potrebbero risultare supportive nel breve periodo sulla sterlina.

QUADRO TECNICO                                                           

EUR/USD: buono il quadro tecnico visto ieri sull’euro, con le resistenze sulle quali abbiamo ipotizzato delle vendite che hanno tenuto molto bene, accompagnando le quotazioni fino a 1.3585 che una volta superato ha lasciato effettivamente spazio verso 1.3570 che a sua volta ha portato ad ulteriori approfondimenti, fermatisi una decina di punti prima dell’1.3740 ipotizzato. Siamo ora in correzione con i prezzi che stanno cercando le aree di resistenza, passanti intorno a 1.3615, livello dato dalla media a 100 oraria e dei punti statici precedenti. Qui potrebbe essere possibile pensare a vendite di euro con target da dividere tra 1.3575 ed i minimi visti ieri, che se superati potrebbero lasciare spazio a discese verso 1.35 ¼ ed eventualmente, in estensione sulla conferenza stampa, verso 1.3480. Nel caso in cui i prezzi dovessero invece superare il livello di 1.3635, comincerebbe a delinearsi una situazione di studio per eventuali rialzi, con diversi livelli di attrazione per i prezzi ch rendono difficile l’operatività. 1.3650 ha retto molto bene, ma la vicinanza di 1.3675 che ha segnato un’inversione importante sulla correzione che stava avvenendo il secondo giorno dell’anno, fa sì che diversi ordini possano essere posizionati qui sopra. L’idea è quella di sfruttare comunque il livello di 1.3650 che se oltrepassato potrebbe portare al raggiungimento di 1.3675 dove i prezzi potrebbero fermarsi e tornare indietro (in questo caso un trailing di 15 punti potrebbe essere appropriato) ovvero potrebbero rompere, nel qual caso potrebbe essere possibile attendersi tentativi di estensione verso 1.3720 e1.3745.

USD/JPY: perfetta la tenuta dei supporti visti ieri che hanno effettivamente riportato le quotazioni in area 105.00, senza mostrare estensioni oltre il livello tondo. Siamo ora in congestione di fronte ad un restringimento di volatilità che potrebbe portare a rotture a rialzo o a ribasso, da poter sfruttare con ordini oco sotto 104.60 o sopra 105.10, con l’idea che lavorare il cambio in limit sui supporti, per assistere a risalite verso i massimi di ieri utilizzando la rottura a ribasso come strategia difensiva, potrebbe non essere una cattiva eventualità da considerare data la presenza di livelli statici e delle medie ancora impostate a rialzo.

EUR/JPY: la situazione tecnica rende difficile l’interpretazione dei potenziali movimenti di questo cross, che oggi potrebbe risultare particolarmente volatile a causa del fatto che l’EurUsd potrebbe muoversi direzionalmente, con un UsdJpy potenzialmente calmo. 141.50 e 142.85 i livelli principali da seguire per pensare ad eventuali rotture.

GBP/USD: il superamento a rialzo delle resistenze viste ieri sul cable ha portato al raggiungimento dell’area chiave sulla quale era possibile valutare estensioni rialziste, soltanto in caso di superamento del livello di 1.6475, che ha però tenuto impedendo di prendere posizionamenti a rialzo errati. Siamo ora vicini a quest’area, con le medie orarie che hanno incrociato a rialzo e con i prezzi che gradualmente stanno formando minimi crescenti. Possibili eventuali estensioni verso 1.6500 e 1.6535 in caso di superamento, rispettivamente, di area 1.6480 e 1.6515. Nel momento in cui i prezzi dovessero tornare sotto area 1.6430 il mercato potrebbe tentare estensioni verso la figura ed eventualmente1.63 ¾.

AUD/USD: il fatto di esserci spostati da un orario ad un 4 ore per la valutazione delle resistenze passanti tra 0.8950 e 0.8970, area all’interno della quale sarebbe stato possibile valutare vendite di dollaro australiano, ha pagato, con le quotazioni che dopo aver visitato l’area indicata sono scese bene verso i minimi precedenti. E’ possibile ora curare una potenziale divergenza rialzista a 4 ore che se confermata potrebbe portare i prezzi a correggere verso area  0.8900/10, area dove passano i punti precedenti e la media a 21 a 4 ore. Se ci manteniamo su un time frame inferiore, pur seguendo la potenziale divergenza rialzista a 4 ore, vediamo delle possibili resistenze che iniziano a passare intorno a 0.8890, area dove passano dei buoni livelli statici precedenti e la media a 21 oraria e che potrebbe far considerare vendite di dollaro australiano, con l’idea che si possa tornare sui minimi di stanotte, che se superati potrebbero lasciare spazio verso 40.

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