Clicca su “SEGUI” in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo e commenta sotto l’articolo se vuoi vedere il mio portafoglio in tempo reale.
Future Ue ed Usa solidi in ripresa dai minimi di ottobre.
Future Nasdaq 100 + 0.20 %, Future S&P 500 - 0.00%, DAX - 0,40 %, FTSE MIB + 0,30%, Ibex 35 + 0,30%.
Negli Stati Uniti si tengono oggi le elezioni di medio termine.
I sondaggi e primi exit pool danno probabile una vittoria dei repubblicani alla Camera, il Senato è in bilico.
A meno di un inaspettato successo dei democratici, si profila per i prossimi due anni una situazione politica bloccata a Washington, con il Congresso in grado di limitare la Casa Bianca.
Di solito, lo stallo piace ai mercati e alle borse perché impedisce iniziative legislative contro qualche settore, o aumenti delle tasse, o altri provvedimenti improvvisi.
Il commento di Antonio Ferlito, considerato uno dei migliori Trader-Investitore in Italia sui titoli e strumenti caldi:
Future Nasdaq 100, Future S&P 500, DAX, FTSE MIB, Ibex 35:
Nonostante le notizie negative mi aspetto un rimbalzo degli indici, con la recessione che è già scontata nei prezzi attuali.
La probabile fine del conflitto in Ucraina, sarà uno driver fortissimo che spingerà ancora di più le borse.
Per un rimbalzo mi piace l’indice inglese, dove c’è una chiara spinta della Bank of England che ha annunciato ulteriori misure per garantire la stabilità finanziaria nel Regno Unito, rafforzando il suo intervento nel mercato obbligazionario a lungo termine.
Come detto nei precedenti articoli, mi aspetto una Europa molte più forte degli Stati Uniti, semplicemente perché la crisi energetica è ormai gestita, con il prezzo del TTF Gas in caduta libera, e con la possibile fine del conflitto che sarà ossigeno puro per le economie maggiormente colpite, come Italia e Germania.
Ho già degli ottimi titoli europei in portafoglio, e anche un titolo Cinese.
Il mercato Cinese, a questi prezzi offre incredibili opportunità.
Gas naturale:
Il gas Usa dopo i crolli di ottobre nel complesso si è dimostrato forte.
I fattori che stanno scatenando il rimbalzo sono il clima più freddo del previsto e la riapertura d'importanti impianti di esportazione.
Nel lungo periodo la situazione è interessante.
L’Europa avrà bisogno di ancora più Gnl per sostituire i volumi russi la prossima estate, quando il continente ricaricherà lo stoccaggio, mentre la domanda cinese si riprenderà dai blocchi e compenserà le minori importazioni da altri acquirenti asiatici.
Nel breve periodo mi aspetto però nuovi minimi, a causa della stagionalità.
Il clima freddo andrà via molto presto e la riapertura degli impianti è già scontata dai prezzi.
Eventuale mini rialzi, causa meteo o riapertura degli impianti di esportazione, verranno subito riassorbiti.
Proprio ieri ho aperto una ottima posizione ribassista sul gas visibile nel mio gruppo già in profit.
Telecom Italia (BIT:TLIT):
Come scritto nei precedenti articoli, con il governo di destra il titolo avrebbe sicuramente tratto vantaggio con il piano di lanciare una OPA tramite cassa depositi e prestiti.
Inutile concentrarsi sul valore di Telecom ora, che è di 0.16.
L’OPA avverrà a un prezzo nettamente superiore, secondo i miei modelli che racchiudono il premio commerciale, dovrebbe essere 0.45 il prezzo dell’OPA.
Attenzione però che questo porterà successivamente a un delisting, sarà opportuno liquidare il titolo al momento giusto, per evitare i tempi lunghi di riscossione del controvalore in caso di delisting.
Petrolio:
Nonostante la recessione imminente e la politica Cinese, uno dei maggiori consumatori di petrolio, di tolleranza 0 al Covid il petrolio si conferma forte grazie anche al recente taglio di produzione dell’Opec.
E’ sempre più concreta l’ipotesi di un conflitto armato tra L’Arabia Saudita, il 2 produttore al mondo di petrolio, e l’Iran.
Mi aspetto prezzi in area 100 $ entro fine anno, o immediati in caso di scoppio del conflitto.
Tesla (NASDAQ:TSLA):
Oltre alle grane giudiziarie di Elon Musk, con le accuse di Richard Tornetta, che sostiene che Musk avrebbe ricevuto come compenso nel 2018 56 miliardi di $, per aver raggiunto in qualità di Ceo di Tesla, “obiettivi di performance facili”, fissati ad hoc dal consiglio di amministrazione.
Ciò avrebbe portato a un arricchimento indebito, "senza che fosse neanche richiesta la sua presenza a tempo pieno nella casa automobilistica" e sarebbe servito a finanziare “il sogno di colonizzare Marte”.
A questo si uniscono l’abbassamento dei prezzi in Cina, a causa di un indebolimento della domanda, e la concorrenza in Europa con Stellantis (BIT:STLA) sempre più minacciosa.
Il titolo secondo il mio modello vale 170 $, siamo di fronte a prezzi estremamente elevati in termini di multipli, dove quindi non consiglio di effettuare operazioni a lungo termine.