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Natural gas, il crollo non è finito

Pubblicato 06.12.2022, 09:03
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Future Ue e Usa stabili guidati dal clima sereno dei mercati cinesi dove il varo di nuove misure di sostegno in Cina e altri provvedimenti riguardanti la gestione della pandemia potrebbero essere annunciati a breve.

Questa settimana vedrà le giornante più calde in giovedì 8 e venerdì 9 dicembre con il discorso del presidente della BCE, e con l’indice dei prezzi di produzione annuale degli Usa, molto importante per confermare il calo in atto della inflazione.

Il commento di Antonio Ferlito sui titoli e strumenti caldi:

Future Nasdaq 100, Future S&P 500, DAX, FTSE MIB, Ibex 35

Il Rimbalzo ha quasi esaurito la sua forza con il rally di natale anticipato di un paio di settimane dai mercati.

Nel breve periodo sono ottimista, il calo maggiore del previsto della inflazione in Europa e Usa darà ancora spinta ai mercati grazie a l’allentamento delle politiche restrittive delle banche centrali.

Abbiamo visto la settimana scorsa che spinta può dare ai mercati ogni indicazione di allentamento della politica restrittiva e abbiamo sfruttato a dovere la situazione con una ottima operazione Acquista sull’indice NASDAQ in prossimità dei minimi di mercati, posizione tutt’ora aperta.

Dal 2023 le cose cambieranno, e ti consiglio di non perderti i prossimi articoli per essere sempre aggiornato.

Gas naturale:

Il Gas naturale come previsto è in caduta libera.

Il rimbalzo dovuto al freddo intenso presente in Usa che ha portato a un livello Alto la domanda da riscaldamento e subito svanito con anzi temperature previste più alte della media stagionale previste questo mese.

Nel lungo periodo la situazione è interessante.

L’Europa avrà bisogno di ancora più Gnl per sostituire i volumi russi la prossima estate, quando il continente ricaricherà lo stoccaggio, mentre la domanda cinese si riprenderà dai blocchi e compenserà le minori importazioni da altri acquirenti asiatici.

Nel breve periodo la situazione è negativa.

Ci sono grossi dubbi in merito alla riapertura degli impianti di esportazione, da tempo ormai off line e che stanno creando un eccesso di offerta interno molto negativo per i prezzi. 

Valuterò un ingresso sul gas solo in area 4.50, prezzi che mi aspetto già a dicembre.

Petrolio:

Battuta d’arresto per il Petrolio.

Il price cap sebbene poco penalizzante per la Russia, potrebbe portare a un incremento della domanda per il petrolio americano, molto positivo per i prezzi.

Inoltre la domanda cinese di petrolio frenata dal Covid ripartirà nel 2023 e L’Opec è pronta a intervenire con un taglio alla produzione per sostenere i prezzi nel caso di un nuovo crollo dei prezzi.

Rimango comunque positivo nel lungo termine con un target di 90 $ e sono pronto a rientrare dopo una ottima operazione acquista.

Intesa Sanpaolo (BIT:ISP):

Le prospettive dell’Eurozona si sono deteriorate e ci sono le incognite legate a una possibile recessione e all’energia, che potrebbero portare a impatti negativi sugli attivi delle banche.  

Nel 2023 quindi investire in un bancario non avrebbe senso, in quanto i prezzi attuali del settore rispecchiano pienamente il valore, con l’assenza di un premio commerciale quindi.

Il titolo Intesa secondo il mio modello vale 2.10, con un declassamento di 0.40 rispetto al prezzo precedente di 2.50.

C’è un ottima redditività derivante da margini netti elevati per il titolo, ma non c’è potenziale.

Juventus (BIT:JUVE):

Si aggrava la situazione per il titolo, con un potenziale falso il bilancio che potrebbe portare a un multa vicina ai 50 milioni di euro, e nel più grave delle ipotesi la retrocessione del club.

Si è aggiunta nelle ultime ore anche l’ipotesi di aggiotaggio che aggrava ancora di più la situazione.

Il danno d'immagine è gravissimo e si rischiano class action degli investitori.

Nella mia precedente valutazione d'inizio 2022 davo un valore secondo il mio modello di 0.30, con aspetti più critici l’assenza di redditività, il debito alto e le prospettive negative in termine di fatturato.

Aggiorno il valore equo del titolo a 0.15 con un pesante declassamento del 50% alla luce del danno d'immagine e delle possibili sanzioni che molto probabilmente porteranno a un aumento di capitale per il proseguimento della gestione.

Mi aspetto a breve un commissariamento, e purtroppo per gli investitori non è da escludere l’ipotesi delisting, o nella più grave della ipotesi il fallimento. 

Per opinioni e richieste più approfondite puoi cercare il mio nome su Google (NASDAQ:NASDAQ:GOOGL) e scrivermi sui miei canali.

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