- I prezzi del gas naturale hanno avuto una tendenza al ribasso, ma l’aumento della domanda e la riduzione dell’offerta segnalano una ripresa.
- I livelli delle scorte si stanno riducendo più rapidamente del previsto, segnalando un potenziale cambiamento nel mercato.
- Gli indicatori tecnici suggeriscono una prospettiva rialzista per i prezzi del gas naturale, con un potenziale rimbalzo verso i 2,5 dollari all’orizzonte.
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Negli ultimi due mesi i prezzi del gas naturale sono diminuiti costantemente, scendendo sotto la soglia cruciale dei 2 dollari per mmBtu. Il livello elevato delle scorte dovuto a un inverno mite, combinato con una produzione forte, ha superato la domanda attuale, facendo scendere i prezzi.
Tuttavia, questa tendenza al ribasso potrebbe presto terminare. Un potenziale rallentamento del settore minerario e dell’esplorazione potrebbe ridurre la produzione, mentre le temperature record previste per agosto potrebbero aumentare i consumi.
Dal punto di vista delle esportazioni, le forniture di gas naturale degli Stati Uniti ai mercati asiatici ed europei dovrebbero aumentare entro il 2025 con l’avvio di nuovi terminali GNL: Plaquemines LNG, Corpus Christi Phase 3 e Golden Pass. Attualmente gli Stati Uniti detengono una posizione dominante, fornendo il 48% del GNL all’Europa.
Le scorte e l’aumento della domanda segnalano un possibile aumento dei prezzi
Un inverno relativamente caldo ha aumentato i livelli delle scorte negli impianti di stoccaggio statunitensi, attenuando le pressioni sull’offerta per tutto il 2024. Attualmente, le scorte operative di gas naturale sono pari a 3.231 Bcf, il 16% in più rispetto alla media quinquennale.
Tuttavia, gli ultimi dati di luglio mostrano un calo del tasso di ricostituzione degli stoccaggi, pari a 22 Bcf, al di sotto dei 23 Bcf dello scorso anno e della media quinquennale di 31 Bcf.
Da aprile, sono stati immessi nei magazzini 950 Bcf in totale, anch’essi al di sotto della media quinquennale del 15%, a indicare il venir meno dell’effetto delle elevate scorte dell’inverno caldo.
Sul fronte della domanda, la produzione di energia elettrica da gas naturale è aumentata, raggiungendo 6,9 milioni di megawattora il 9 luglio, il valore più alto dall’inizio del monitoraggio dettagliato dei dati nel 2019.
Questo picco è dovuto all’indebolimento della produzione di energia eolica e alle alte temperature, fattori chiave della domanda di gas naturale. Con le previsioni che indicano agosto come uno dei mesi più caldi mai registrati, è probabile che la pressione sulla domanda a breve termine aumenti.
Considerando questi fattori, nelle prossime settimane è possibile uno scenario di prezzi al rialzo per il gas naturale, con un obiettivo di almeno 2,5 dollari per mmBtu.
Vista tecnica del gas naturale: Un rimbalzo in vista?
I prezzi del contratto Henry Hub stanno formando un pattern a doppio fondo intorno alla soglia dei 2 dollari, indicando un possibile rimbalzo. Il primo livello di resistenza è a 2,5 dollari, seguito da 2,7 dollari.
In uno scenario più rialzista, i prezzi potrebbero testare e correggere i picchi di giugno, sfidando potenzialmente i massimi di quest’anno intorno a 3,40 dollari. Al contrario, un calo sotto i 2 dollari annullerebbe la tendenza al rialzo e potrebbe portare a testare i minimi di lungo periodo sotto gli 1,6 dollari per mmBtu.
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