Investing.com – ERG (BIT:ERG), produttore indipendente di energia da fonti rinnovabili, e Plenitude, società controllata da Eni (BIT:ENI) che integra la produzione da rinnovabili, la vendita di energia e soluzioni energetiche e una rete di punti di ricarica per veicoli elettrici, hanno sottoscritto un Power Purchase Agreement (PPA) di tipo “pay as produced”, della durata di 5 anni, per la fornitura di circa 64 GWh/anno di energia prodotta da impianti eolici di ERG in Italia e non soggetti più a regimi di incentivazione tariffaria.
Paolo Merli, amministratore delegato di ERG, ha commentato: “Grazie a questo importante accordo con Plenitude, leader nel mercato energetico del nostro Paese, proseguiamo nel programma di stabilizzazione dei ricavi anche con riferimento ad impianti, come in questo caso, che hanno terminato il periodo incentivato”.
Come va Erg in Borsa
In Borsa Milano oggi il titolo Erg risulta in calo (-0,39% alle 10.45), scambiando sui 20,26 euro per azione a metà mattinata.
Nell’ultimo anno le azioni della società genovese sono calate di circa il 22,5% a Piazza Affari, costringendo l’azienda della famiglia Garrone a lasciare il proprio posto nel Ftse Mib a Buzzi (BIT:BZU).
Al 20 gennaio, il market cap di Erg è pari a 2,97 miliardi di euro. Le previsioni degli analisti, raccolte da Investing.com, fissano il target price del titolo a 26,833 euro per azione, ovvero oltre il 32% in più rispetto al valore attuale.
Il 27 febbraio Eni pubblica i conti
Al contrario, le azioni di Eni hanno registrato una performance positiva nell’ultimo anno (+4,47%) che ha portato il market cap del colosso oil a 43,13 miliardi di euro. Tuttavia, nell’ultimo anno è peggiorato il sentiment degli analisti in vista dei conti che il Cane a 6 zampe riporterà il prossimo 27 febbraio. Le stime sugli eps, infatti, sono diminuite di oltre il 45%, passando da un utile per azione atteso di €0,61 a €0,33. In particolare, negli ultimi 3 mesi sono arrivate 4 revisioni negative e nessuna positiva.
Equita taglia il target price: azioni Eni in calo
Inoltre, a causa di uno scenario meno favorevole dei prezzi degli idrocarburi e della performance negativa del business downstream (raffinazione e chimica), gli analisti di Equita hanno ridotto il target price sul titolo Eni del 6% a 17 euro, ribadendo però il rating buy. Sul FTSE MIB oggi a metà mattinata il titolo cede lo 0,65% rispetto ai 14,09 euro per azione della chiusura di venerdì.
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