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Nessuno stimolo dalla BoJ, occhi puntati sui verbali della BoE

Pubblicato 21.05.2014, 10:16
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Market Brief

La BoJ si è astenuta dall’iniettare nuovi stimoli monetari alla luce del recente miglioramento dei dati economici. Per il 2014, l’obiettivo per la base monetaria rimane invariato a 270 mila miliardi di yen. Inoltre, il deficit commerciale giapponese è sceso da -1.446,3 mld a -808,9 mld di yen nel mese di aprile (a fronte dei -844,6 mld previsti), le esportazioni sono cresciute dall’1,8% al 5,1%, mentre le importazioni sono crollate dal 18,1% al 3,4%. Le azioni del Nikkei e i cross con lo JPY hanno avuto un andamento sommesso a Tokyo. La coppia è stata venduta aggressivamente, scendendo a 100,82 all’apertura dei mercati in Europa. Sotto la media mobile a 200 giorni (101,26), cala l’interesse all’acquisto di USD/JPY, si conferma l’impostazione negativa. Il supporto chiave staziona a 100,76 (minimo del 2014), sotto questo livello insistono gli stop. Le barriere per le opzioni in scadenza oggi si susseguono sotto 101,70. S’intravede un’altra resistenza in corrispondenza della base della nuvola giornaliera di Ichimoku (102,44). Seguendo un andamento simile, l’EUR/JPY consolida la debolezza. La media mobile a 200 giorni (138,09) continua a costituire il supporto chiave.

In Australia, l’indice Westpac sulla fiducia dei consumatori è sceso del 6,8% a 92,9 punti (minimo da più di due anni). L’AUD/USD è sceso a un minimo pari a 0,9216. Si conferma il trend ribassista, il prossimo supporto chiave staziona a 0,9203/09 (minimo 2 maggio e 50,0% di Fibonacci da ottobre 2013 a gennaio 2014). Oggi le barriere a 0,9300 probabilmente freneranno il rialzo. L’AUD/NZD ha infranto al ribasso la media mobile a 21 giorni e ora testa 1,0753/65 (media mobile a 50 e 100 giorni).

Ieri l’EUR/USD è rimbalzato da 1,3678, passando di mano nella stretta fascia compresa fra 1,3698 e 1,3710 in Asia. L’impostazione è chiaramente negativa, anche se i movimenti al ribasso rimangono curiosamente fragili. I timori di deflazione e la corsa verso i bond periferici fanno sì che il calo rimanga ancorato. La resistenza di breve termine continua a coincidere con la media mobile a 100 giorni (1,3739), il supporto staziona alla media mobile a 200 giorni (1,3635). Il sentiment è inclinato negativamente; anche se i commenti da colomba dei funzionari della BCE non hanno generato una reazione significativa, si mette già in conto una BCE più accomodante. Consistenti ordini d’acquisto per le opzioni attendono di essere attivati sopra 1,3800.

Ieri a Londra l’EUR/GBP ha esteso le perdite, scendendo al nuovo minimo dell’anno a quota 0,81196. La coppia si avvicina al nostro obiettivo a 0,80850 sull’onda della divergenza positiva del Regno Unito basata sui dati fondamentali. Il Regno Unito pubblicherà le vendite al dettaglio di aprile (08:30 GMT) e probabilmente il dato soddisferà le attese del mercato, viste le dinamiche di IPC, IPD e IPP riferite allo stesso mese. Ricordiamo che l’IPC di aprile ha già centrato l’obiettivo dell’1,8% fissato dalla BoE per il 2014/2015. Oggi a Londra (08:30 GMT) la BoE diffonderà i verbali della riunione di maggio e, a nostro avviso, aumentano le probabilità di una sorpresa aggressiva. Ricordate, la scorsa settimana il Rapporto Trimestrale sull’Inflazione (QIR) ha accennato alla “visione centrale del Comitato di Politica Monetaria” (CPM). Se nel CMP le aspettative divergono, può trattarsi solo di un segnale aggressivo vista la situazione politica. Quanti dei nove membri del CMP incrinerebbero eventualmente l’unanimità al cuore della BoE?

Oggi BoE e Fed pubblicheranno i verbali delle ultime riunioni. Il calendario economico prevede la pubblicazione dei seguenti dati: massa monetaria M3 di aprile in Svizzera; partite correnti di marzo, dato BCE; vendite al dettaglio m/m e a/a, veicoli esclusi e inclusi, di aprile nel Regno Unito; richieste di mutui MBA aggiornate al 16 maggio negli USA; fiducia dei consumatori (preliminare) di maggio nell’Eurozona.

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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