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Netflix -36%, calo dei FAANG: è la bolla delle nuove Nifty-Fifty?

Pubblicato 21.04.2022, 08:35

Siamo nel 1970, veniamo da un bear market (1968-1970) dove l’indice S&P 500 perde il 36%, alcuni titoli più a bassa capitalizzazione fanno pure peggio.

Ci si rifugia allora in compagnie più grandi, solide, che fanno storicamente utili, sembrano inattaccabili.

Coca-Cola Co (NYSE:KO), McDonald’s Corporation (NYSE:MCD),Xerox Corp (NASDAQ:XRX), Walt Disney Company (NYSE:DIS), colossi che in quel periodo “sembravano una garanzia”. Il problema, come sempre succede, è che quei titoli erano ottimi titoli…ma a quotazioni troppo elevate.

Durante la bolla che si creò in quegli anni, il rapporto Prezzo-utili medio delle “nifty-fifty” (le 50 maggiori aziende quotate) arrivò a più di 42X, a fronte di una media di mercato di 19X.

Quello che ne seguì poco dopo, con la famosa “bolla delle nifty-fifty”, lo vediamo nell’immagine sotto.

Fonte YCharts

Su questi titoli grossi, sicuri, inaffondabili, si diceva “comprali e tienili per sempre”, sono una garanzia!

Queste garanzie, persero mediamente il 60% nei due anni successivi, in coincidenza di un altro Bear Market (1973-1974) dovuto a diversi fattori (dalla crisi petrolifera alla rottura dell’accordo di Bretton Woods).

Questo evento, insieme ad altri come la bolla dotcom o quella subprime, è sempre rimasto nei libri di storia come un periodo da prendere ad esempio su come i mercati possono fare male.

Dai massimi di quel periodo (raggiunti tra il 1972 e gli inizi del 1973) alcuni titoli impiegarono OLTRE 10 anni per tornare ai livelli precedenti (vedi Walt Disney Company (NYSE:DIS) e McDonald’s Corporation (NYSE:MCD)).

Fonte Tradingview

Fonte Tradingview

Oggi ci troviamo in una situazione molto simile, con alcuni titoli che fino a poco tempo fa erano considerati dei colossi, bilanci solidi, crescita costante, e che oggi stanno ripercorrendo lo stesso andamento delle allora Nifty-Fifty. Alcuni di questi (comeNetflix Inc (NASDAQ:NFLX) e Meta Platforms Inc (NASDAQ:FB), fanno parte dei cosiddetti FAANG).

Fonte Ychart

Le 2 domande che molti investitori si fanno quindi sono:

  1. È scoppiata una bolla sui big tech come per le nifty-fifty degli anni ‘70?
  2. Sono occasioni di acquisto o bidoni?

In merito alla prima domanda, per rispondere servirebbe una sfera di cristallo, cosa che al momento non mi hanno dato in dotazione purtroppo. Tuttavia, parlare di “bolla” oggi, con titoli che hanno perso oltre il 70%, mi sembra un tantino in ritardo.

Il mercato sta affrontando una situazione di debolezza, anche qui per varie cause, ma ciò che davvero questi titoli stanno scontando, è la fine di un periodo di crescita estremamente sostenuta e in doppia cifra che hanno vissuto in questi anni.

Ma dobbiamo capire che è normale, le aziende funzionano così. Il punto è che tra i principali titoli più penalizzati di questo gruppo (Meta Platforms Inc (NASDAQ:FB), PayPal Holdings Inc (NASDAQ:PYPL) e Netflix Inc (NASDAQ:NFLX)) ci sono aziende che continuano a mostrare utili e fatturati in crescita, solo meno di quanto molti si aspettavano.

Allora la seconda domanda che dobbiamo farci è la seguente: Ok il calo, ok il titolo penalizzato, ma davvero Netflix Inc (NASDAQ:NFLX) oggi vale (come bilanci) quanto valeva nel 2018?

E ancora, con le valutazioni attuali (mediamente tutte e tre hanno un PS di 5 o inferiore), come dobbiamo comportarci?

Voglio subito chiarire una cosa: per chi avesse avuto questi titoli sui massimi…allora è un problema!

E’ un problema perché botte del 50-60% sono lunghe da recuperare e servono percentuali importanti (vedi sopra), ma alla fine dobbiamo dire che ANCHE sulle Nifty- Fifty, se davvero uno avesse preso alla lettera il motto dell’epoca (compra e tieni per sempre) su 8/10 titoli oggi sarebbe milionario. Non solo, ma chi le avesse comprate dopo un -40% o -50%, avrebbe avuto tempi di recupero decisamente più ridotti (da pochi mesi a 2-3 anni massimo).

Oggi è normale (fa parte della psicologia di massa) che tutti inizino a parlare male di questi titoli (da chi ci fa ironia per convenienza a chi dice “ve lo avevo detto io”).

Il punto è che su una cosa sono d’accordo: a novembre dello scorso anno, tutti questi titoli erano cari! In quel momento lì, comprare davvero non aveva senso (ma questo l’ho detto più volte).

Oggi tuttavia dopo cali simili, con i titoli che ricordiamolo, possono perdere utenti (anche lì va visto caso per caso però), ma continuano a crescere e fare utili, è più probabile che con la giusta pazienza si vengano a creare presupposti di acquisto.

Bill Ackman, gestore del fondo Pershing Square (NYSE:SQ) Capital, dopo essere salito agli onori della cronaca con la brillante operazione su Netflix Inc (NASDAQ:NFLX) di 3 mesi fa (sulla carta un profitto di oltre 1 Miliardo) è uscito recentemente con una perdita complessiva di 430 Milioni di Dollari.

Il punto è che noi, a differenza di Bill, non dobbiamo fare soldi per forza entro 12 mesi sennò gli investitori spostano soldi da un’altra parte! Noi abbiamo TEMPO, ed il tempo quando si investe è una risorsa preziosa.

Perciò il punto è il seguente: è vero che le Nifty-Fifty dai massimi hanno impiegato oltre 10 anni per tornare a quei livelli, ma se uno invece le avesse comprate dopo i primi cali o meglio ancora dopo un meno 50-60%?

Altra considerazione…guardate che è già successo! Su titoli come questi…funziona così! Vedi sotto…

Fonte Investing.com

Netflix Inc (NASDAQ:NFLX) nel 2011-2012 ha subìto un Drawdown di oltre l’80%, e poi?

Perciò ripeto, adesso questi titoli sono bersagliati dalle critiche, sono presi in giro, sono venduti a mani basse, e nelle discussioni di massa sono titoli ormai “cotti”.

Io personalmente, sto iniziando dopo i forti cali ad accumulare Meta Platforms Inc (NASDAQ:FB), PayPal Holdings Inc (NASDAQ:PYPL) e Netflix Inc (NASDAQ:NFLX). Le trimestrali adesso stanno penalizzando questi titoli (vedremo anche la prossima settimana, potrebbe creare opportunità di nuovi ingressi), ma se un’azienda continua a fare utili, e li migliora insieme al fatturato anno dopo anno, è difficile che possa valere il 60% in meno, anche a fronte di una crescita inferiore.

Sicuramente prima erano troppo sopravvalutate, oggi forse sono troppo sottovalutate. Il tempo ci dirà chi ha ragione, ma fortunatamente, io di tempo ne ho, perché per fortuna o per sfortuna, io non sono Bill...

Alla prossima!

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