Ricevi uno sconto del 40%
💎 WSM è in rialzo del +52,1% da quando la nostra AI l'ha scelta a dicembre! Scopri la nostra selezione di titoli premiumSblocca adesso

Netflix in bilico affronta la difficile partita del dopo-lockdown

Pubblicato 19.07.2021, 14:22
Aggiornato 05.03.2021, 16:55

Attesi domani i conti del secondo trimestre dopo la delusione del primo periodo dell’anno. Il gruppo sta spingendo al massimo sulla produzione di nuovi contenuti con investimenti per 17 miliardi, contro i 12,5 miliardi del 2020. Buona redditività, ma la concorrenza è sempre più agguerrita.

In arrivo le nuove stagioni di Stranger Things, Ozark, The Crown e Bridgerton.

I riflettori tornano su Netflix (NASDAQ:NFLX) dopo la delusione dei risultati del primo trimestre e l’annuncio dell’ingresso del gruppo nel mercato del videogaming. Domani sera, dopo la chiusura di Wall Street, la società leader dei contenuti tv via streaming annuncerà i dati del secondo trimestre. Oggi il prezzo delle azioni Netflix (530 dollari) è lo stesso dell’inizio dell’anno, dopo che nel 2020 il titolo aveva guadagnato il 60%.

Tre mesi fa la doccia fredda per analisti e investitori era stata causata dalla forte frenata della crescita di abbonati, che nel primo trimestre dell’anno erano saliti solo di 4 milioni, contro i 6 milioni previsti dal management. A detta del presidente e Ceo Reed Hastings, Netflix aveva sofferto a causa dello stop alla creazione di nuovi contenuti imposto dal lockdown e a causa della concorrenza di nuovi protagonisti nel mercato dello streaming, in particolare Disney.

Il manager si era detto convinto che la società avrebbe ripreso il suo imponente tasso di crescita nella seconda metà dell'anno, soprattutto grazie alla marea di nuove uscite in programma, che prevedono, fra l’altro, nuove stagioni di Stranger Things, Ozark, The Crown e Bridgerton. Mentre la pandemia si ritira gradualmente, Netflix prevede di produrre più contenuti dopo un anno di siccità. L'azienda punta a spendere 17 miliardi di dollari per la programmazione quest'anno, rispetto ai 12,5 miliardi dell'anno scorso e ai 14,8 miliardi di dollari del 2019.

Con il cash flow positivo, cala il debito e buy back di 5 miliardi di dollari.

Un altro punto positivo che il management dovrebbe confermare agli investitori è che Netflix non ha più bisogno di fare nuovo debito per finanziare la produzione di contenuti. Grazie a un cash flow positivo, non solo il gruppo prevede di ridurre il debito, ma punta anche a realizzare un buy-back fino a 5 miliardi di dollari.
Le comunicazioni di martedì offriranno l’occasione di corroborare queste affermazioni con qualche nuovo dato.

Netflix dovrebbe continuare a realizzare un margine operativo di almeno il 20%. Il consensus stima che nel periodo aprile-giugno Netflix abbia realizzato ricavi per 7,3 miliardi di dollari e prevede un Eps (utile per azione) di 3,1 dollari. Sul numero dei nuovi abbonati la parola d’ordine è “prudenza”: sia il management che gli analisti stimano una crescita di un milione, che sarebbe un tuffo all’indietro ai primi anni della società.

“Netflix rimane il servizio di streaming più utilizzato, e crediamo che l’ampiezza dei suoi contenuti originali permetterà alla società di mantenere un alto tasso di fedeltà fra i suoi abbonati”, scrive Justin Patterson, analista di KeyBanc Capital Markets.

La sfida del momento è trattenere gli abbonati sollecitati da Disney+ e Hbo.

Quella di evitare gli abbandoni è la sfida del momento nel mondo dello streaming tv, che si deve confrontare con il graduale ritorno delle persone a una vita normale nel mondo del post-lockdown. Inoltre Netflix sta affrontando una concorrenza senza precedenti nello streaming tv, con nuovi rivali come Disney+, HBO Max e Peacock che sono andati ad affiancarsi ad Amazon (NASDAQ:AMZN).

E poi c’è l’ingresso nel mondo del gaming, dove la società agirà sotto la guida di Mike Verdu, manager strappato a Facebook (NASDAQ:FB) dove era vicepresidente con responsabilità delle attività della realtà virtuale. In passato Verdu aveva lavorato per le principali società di videogiochi: Atari, Electronic Arts e Zynga.

Secondo Benjamin Swinburn, analista di Morgan Stanley (NYSE:MS), con questa mossa il mercato di riferimento di Netflix si allarga di 200 miliardi di dollari. Morgan Stanley ha confermato la raccomandazione positiva Overweight con un target di prezzo di 650 dollari.

Su 41 analisti interpellati da MarketScreener, 31 consigliano di comprare le azioni Netflix, cinque hanno un giudizio neutrale e cinque raccomandano di vendere. La media dei target price è 592 dollari, che si confronta con una quotazione di venerdì di 530 dollari.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.