La forza dello JPY si è affievolita leggermente, perché tutta una serie di interventi verbali dai regolatori giapponesi ha fatto fuggire per lo spavento gli speculatori. Il ministro delle Finanze Aso ha rinnovato il suo appello a compiere i passi necessari contro movimenti sul forex, osservando che movimenti improvvisi sul forex sono “sgraditi”.
Il capo di gabinetto Suga è entrato nella mischia, affermando che i movimenti dello yen non sono basati sui fondamentali. I dati del Ministero delle Finanze giapponese mostrano un aumento del surplus delle partite correnti a febbraio. Ciò significa che, come emerge dai dati settimanali sui portafogli, la domanda di asset stranieri da parte di investitori giapponesi è in aumento.
Tuttavia, nonostante i deflussi (dovuti forse a posizioni di copertura del rischio), la domanda di JPY da investitori stranieri ha fatto apprezzare lo yen. Prevediamo che gli interventi verbali dei funzionari giapponesi aumenteranno man mano che ci avviciniamo a quota 105,00. Il chiaro effetto di uno yen forte sui prezzi all’importazione non impedisce minimamente ai legislatori giapponesi di combattere contro la deflazione.
Sebbene la previsione di interventi della banca centrale abbia stroncato più di qualche analista, riteniamo che la soglia del dolore per la BoJ sia intorno a 100-104. Innanzitutto, questa settimana il primo ministro Abe ha invitato ad “astenersi da interventi arbitrari sui mercati forex” e, in secondo luogo, la credibilità della BoJ viene già messa in discussione. Nello specifico, per quanto riguarda l’indebolimento dello JPY, riteniamo che la BoJ non abbia gli strumenti per far indebolire lo yen in modo efficace per un periodo di tempo prolungato. Inefficaci interventi diretti sul forex non faranno che intaccare la reputazione della banca centrale.
EUR/USD
La coppia EUR/USD ha registrato un’inversione ribassista discendente nei pressi della resistenza oraria a 1,1453 (massimo 07/04/2016). Monitorare il recente minimo a 1,3338 (minimo 07/04/2016), con i prezzi che permangono al di sotto della resistenza a 1,1405 (massimo di fascia 07/04/2016). Un supporto più robusto si ubica a 1,1058 (minimo 16/03/2016). Si prevede un’ulteriore impostazione all’interno di fasce. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza a 1,1746. La resistenza chiave si trova a 1,1640 (minimo 11/11/2005). L’apprezzamento tecnico attuale implica un graduale aumento.
GBP/USD
Il momentum a breve termine della coppia GBP/USD è in fase di crescita. I supporti orari a 1,4171 (minimo 01/04/2016) e a 1,4033 (minimo 03/03/2016) sono stati infranti. Una resistenza oraria è data a 1,4322 (massimo 04/04/2016). Si prevede un ulteriore consolidamento al di sotto di 1,4000. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno al di sotto della resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, vedasi altresì la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
USD/JPY
La coppia USD/JPY si trova probabilmente in una fase di rimbalzo a breve termine in seguito alla violazione del supporto chiave. La coppia si è smarcata dal canale discendente a breve termine e ciò lascia intravedere un ulteriore rischio di decrescita. Il supporto orario si ubica a 109,88 (massimo 07/04/2016) e una robusta resistenza si ubica a 113,80 (massimo 29/03/2016). Si prevede un’ulteriore indebolimento. Propendiamo per un’impostazione ribassista a lungo termine. Puntiamo al target a 105,23 (minimo 15/10/2014). Un aumento graduale verso la massiccia resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002) appare meno auspicabile. Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).
USD/CHF
La coppia USD/CHF è riuscita a chiudere oltre il supporto della linea di tendenza chiave a 0,9522 (minimo 16/04/2013). La conseguente pausa di vendita potrebbe sfociare in un rimbalzo a breve termine. Il supporto orario può essere ubicato a 0,9522 (minimo intragiornaliero), mentre la resistenza oraria si ubica a 0,9622 (massimo 06/04/2016). Una resistenza più robusta può essere individuata a 0,9788 (massimo 25/03/2016). Si prevede che mostri un’ulteriore consolidamento. Nel lungo termine, la coppia ha stabilito massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.