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Nonostante l’aumento dei tassi, le banche restano un rischio

Pubblicato 03.06.2022, 11:12
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  • L’indice KBW Bank Index, schizzato del 35% nel 2021, è ora in calo più del 13%, nonostante la forte spesa dei consumatori e l’aumento dei tassi di interesse
  • Jamie Dimon, AD di JPMorgan, vede un “uragano” economico all’orizzonte
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  • Uno dei trade più caldi sul mercato dal crash del COVID del 2020, il segmento bancario USA, sembra abbia preso una brutta piega quest’anno. Dopo l’impennata del 35% nel 2021, l’indice generale KBW Bank index è in calo di oltre il 12% dall’inizio dell’anno.

    KBW Bank Index Weekly Chart

    Le maggiori perdite nel settore sono state registrate da alcune delle banche maggiori: Bank of America (NYSE:BAC) e JPMorgan Chase (NYSE:JPM) che hanno perso entrambe circa il 17%.

    Questo calo fa strabuzzare gli occhi, in quanto, in teoria, le banche prosperano con tassi di interesse elevati, per via di entrate maggiori dai prodotti finanziari come prestiti, mutui e carte di credito.

    Ad esempio, l’ultima volta in cui la Federal Reserve ha iniziato ad alzare i tassi di interesse è stato alla fine del 2015, e le banche hanno superato l’S&P 500 nei due anni successivi.

    Tuttavia, ora che sta iniziando quella che molti ritengono sarà uno degli inasprimenti monetari più aggressivi, i titoli bancari sono in calo. Dunque, perché gli investitori stanno abbandonando il settore?

    Una spiegazione è il rischio di una recessione che potrebbe eliminare molti fattori di crescita per le banche e neutralizzare la spinta derivante dall'aumento dei tassi di interesse. In questo scenario, i tassi aumentano, ma i consumatori e le imprese sono in difficoltà, non prendono più prestiti o falliscono più spesso.

    “Uragano” all’orizzonte

    Le previsioni nefaste arrivano proprio dalle banche stesse. L’AD di JP Morgan Jamie Dimon ha avvisato ieri gli investitori di prepararsi ad un “uragano” economico, tra l’inasprimento della politica monetaria e le conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina.

    Dimon ha dichiarato durante una conferenza sponsorizzata dal AllianceBernstein Holdings mercoledì:

    “Questo uragano è sta venendo verso di noi. Non sappiamo se sarà un uragano piccolo o una Super tempesta Sandy. Meglio prepararsi”.

    Inoltre, ci sono segnali che ci indicano che le banche faticano ad aumentare i loro redditi dopo diversi trimestri di crescita forte sul fronte degli utili. Bank of America ha riportato un calo del 12% nel profitto del primo trimestre, seguita da JPMorgan, Citigroup (NYSE:C), e Wells Fargo (NYSE:WFC), tutti con un calo a doppia cifra negli utili del primo trimestre. Tutti tranne Bank of America hanno riportato un fatturato in calo.

    A Wall Street ha iniziato a rallentare l'attività di deal-making che aveva alimentato i banchieri d'investimento del settore. Dopo due anni di interruzioni dovute alla pandemia, l'ultimo trimestre avrebbe dovuto tornare alla normalità per le banche statunitensi. Invece, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha posto nuovi ostacoli al cammino dell'economia globale verso la ripresa dalla pandemia, sconvolgendo il trading azionario e i mercati delle materie prime.

    A causa di questi risultati, gli esperti di strategia di Morgan Stanley (NYSE:MS) hanno recentemente declassato l'intero settore finanziario a fine marzo, dicendo agli investitori di prepararsi a una crescita statunitense più lenta.

    Il lato positivo è che i consumatori e le imprese sembrano rimanere finanziariamente sani. Nel primo trimestre molte banche hanno registrato un aumento dei prestiti, un'inversione di tendenza dopo due anni di domanda sottotono durante la pandemia. Bank of America, la più grande banca statunitense, vede aumentare la domanda di prestiti per i prodotti di credito nuovi ed esistenti.

    Morale della favola

    Con l’aumento dei rischi economici e con l’incertezza delle previsioni future, gli investitori non vedono un miglioramento per i titoli bancari. Tuttavia, molti fattori favorevoli potrebbero sostenere le banche, come l’aumento della domanda di credito e margini più elevati per i prodotti finanziari di prestito.

    ***

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