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Novavax, il vaccino blocca le varianti, ma in Borsa è solo per cuori forti

Pubblicato 14.06.2021, 09:10
Aggiornato 05.03.2021, 16:55

Il titolo ha alle spalle cinque mesi di oscillazioni violentissime, in un alternarsi di conferme e incertezze sull’arrivo del ritrovato anti-Covid. Positivi i dati dell’ultima sperimentazione annunciati settimana scorsa. Nel terzo trimestre la domanda di approvazione in Usa, GB e Europa.

“Il vaccino offre forte protezione contro il virus originale e le varianti Alpha e Beta”.

Novavax, società americana specializzata nello studio dei vaccini, ha annunciato venerdì 11 giugno risultati positivi dalla sperimentazione del suo vaccino per il Covid basato sulla tecnologia del RNA messaggero (mRNA), la stessa dei vaccini Moderna e Pfizer/BioNTech.

In un comunicato, Novavax ha detto che i dati sul suo preparato hanno dimostrato “forte immunogenicità e protezione”. In particolare, gli studi sugli animali e sull’uomo hanno mostrato che il vaccino offre una forte protezione contro il virus originale del Covid e contro le varianti inglese (Alpha) e sudafricana (Beta).
Con tutto il mondo disperatamente bisognoso di vaccini, Novavax potrebbe diventare uno dei salvatori della salute pubblica globale, ma intanto è meglio raccomandare l’investimento nelle sue azioni soltanto ai cuori forti. Negli ultimi cinque mesi le quotazioni del titolo hanno registrato oscillazioni da brivido.

NOVAVAX IN BORSA, CINQUE MESI DI OTTOVOLANTE
andamento novavax
L’anno 2021 è iniziato con un balzo del 160% in 15 giorni, con le quotazioni che passano da 127 dollari a 330 dollari fra il 25 gennaio e l’8 febbraio. Per chi ha i titoli in portafoglio non c’è neanche il tempo di festeggiare, che un mese dopo il prezzo è già ridisceso a 175 dollari (-47%).

Novavax è lanciata nella ricerca sul Covid e le azioni tornano a salire fino a un nuovo picco di 260 dollari il 27 aprile. Tempo 17 giorni, siamo al 13 maggio, e il valore è di nuovo dimezzato: siamo a 130 dollari. Che cosa è successo?

Il primo trimestre si è chiuso con una perdita nettamente superiore alle previsioni.

Novavax ha annunciato il 10 maggio i risultati del primo trimestre, chiuso con una perdita per azione di 3,05 dollari, superiore alle stime degli analisti che si aspettavano -2,65 dollari. Ma il risultato negativo ha un motivo: la perdita è dovuta ai maggiori costi sostenuti per lo sviluppo del vaccino contro il Covid. I ricavi del trimestre sono stati di 447 milioni di dollari, segnando un’enorme crescita rispetto ai 3 milioni dello stesso periodo del 2020. La crescita dei ricavi è frutto dell’accordo con la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) e alla partecipazione all'Operazione Warp Speed (OWS) del governo degli Stati Uniti in relazione allo sviluppo clinico del vaccino per il Covid.

Un dato da solo fa capire che razza di trasformazione sta vivendo Novavax, una società fondata nel 1987 che prima della pandemia da Covid aveva lavorato per la ricerca di vaccini sull’influenza e sull’Ebola, ma senza mai arrivare a metterne uno in commercio. Il dato è quello sulle spese di ricerca e sviluppo che nel primo trimestre 2021 sono state pari a 593 milioni di dollari, dai 17 milioni di dollari del trimestre precedente.

La perdita del trimestre, quindi, non è un freno per le possibilità di enorme sviluppo futuro se il vaccino per il Covid sarà approvato. In Borsa le quotazioni tornano a salire guadagnando in un mese il 64% fino all’attuale quotazione di 209 dollari, che corrisponde a una market cap di 15,4 miliardi. Ricordiamo che Moderna capitalizza 86 miliardi di dollari, BioNTech 58 miliardi.

Fauci: “Dobbiamo prepararci alla possibilità di aver bisogno di dosi di richiamo”.

Venerdì scorso Gregory Glenn, presidente delle attività di ricerca e sviluppo di Novavax, ha detto che il loro siero potrebbe essere utilizzato sia come vaccino primario contro i vari ceppi del virus, sia come richiamo in persone già vaccinate per dare “una robusta spinta immunitaria” contro le varianti.

Questa ipotesi è al momento oggetto di uno studio da parte delle autorità sanitarie degli Stati Uniti che vogliono testare l'efficacia della miscelazione dei vaccini. Le autorità sanitarie stanno testando se ai pazienti già vaccinati può essere conferita un'immunità aggiuntiva ricevendo vaccini diversi da quelli che hanno ricevuto inizialmente. Anthony Fauci ha dichiarato: “Sebbene i vaccini attualmente autorizzati dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti offrano una forte protezione contro il Covid-19, dobbiamo prepararci alla possibilità di aver bisogno di dosi di richiamo per contrastare la diminuzione dell'immunità e per tenere il passo con un virus in evoluzione”.

Il test iniziale non include Novavax perché non ha ancora ricevuto l'approvazione. A questo proposito Novavax ha annunciato lo slittamento di tre mesi per la presentazione della domanda di autorizzazione del vaccino negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e nell’Unione europea. La domanda non verrà avanzata nel secondo trimestre 2021, ma nel terzo. Quindi, le forti oscillazioni potranno continuare: allacciate le cinture.

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Mi aspettavo un riferimento al certificate su Curevac e Novavax. Strano.
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