Market Brief
La seduta notturna è stata dominata dal rally dell’NZD, dopo la pubblicazione, in Nuova Zelanda, di un surplus commerciale in forte rialzo. Il surplus commerciale annuale è cresciuto da 312 a 649 milioni di NZD (rispetto ai 500 mln previsti), e la bilancia commerciale di febbraio è lievitata da 306 a 818 milioni di NZD grazie all’aumento delle esportazioni. La coppia NZD/USD ha compiuto un rally fino a 0,8674 (mentre scriviamo) e si avvicina all’obiettivo che coincide con il massimo dell’anno a 0,8676. Il momentum tendenziale rialzista ha acquisito slancio. Abbondano discreti ordini d’acquisto per opzioni in scadenza domani a 0,8700. La coppia AUD/NZD è scesa a 1,0660, ma il sentiment continua a propendere al rialzo. La resistenza chiave è scesa a 1,0848 (media mobile a 100 giorni / massimo dell’ampio canale di trend ribassista formatosi da febbraio 2013 a marzo 2014).
L’USD/JPY e i cross con lo JPY sono rimasti all’interno di fasce a Tokio. Nell’ultima settimana, l’interesse straniero per i bond giapponesi è sceso da 482,6 a -399,6 miliardi di yen, la vendita di azioni nipponiche da parte di investitori giapponesi è calata da -1.092 a -191,0 mld di yen. L’USD/JPY è sceso a 101,72, per poi rimbalzare a 102,29. Permangono solide offerte sopra la media mobile a 21 giorni (102,25). Poiché la prevista domanda di fine mese/trimestre di USD non si sta materializzando, l’USD/JPY fa fatica a tendere al rialzo. I livelli tecnici rimangono piatti. Una volta liquidati gli ordini a 101,80, il prossimo supporto si trova a 101,20 (supporto di febbraio); sotto questo livello partono gli stop. Il supporto chiave rimane il minimo annuale a 100,76. L’EUR/JPY trova supporto a 140,32/50 (media mobile a 50 e 100 giorni), e si stanno intensificando le pressioni al ribasso. A Tokio, la coppia è stata scambiata per lo più all’interno della copertura della nuvola giornaliera di Ichimoku (139,71/140,96). L’inclinazione è negativa.
L’EUR/USD ha trovato buoni ordini d’acquisto sopra 1,3778 in Asia, poi è stato venduto a 1,3769 all’apertura dei mercati in Europa. La coppia rimane sotto la fascia di trend rialzista di febbraio-marzo (violata al ribasso dopo la riunione della Fed di mercoledì 19). Gli indicatori di trend e momentum suggeriscono l’estensione della debolezza a 1,3752 (23,6% di Fibonacci sul rally di novembre-dicembre), 1,3665 (38% di Fibonacci), e 1,3595 (50% di Fibonacci). Il supporto chiave corrisponde alla media mobile a 200 giorni (attualmente a 1,3507). La flessione dell’EUR/GBP continua, stamattina la coppia ha esteso la debolezza sotto le medie mobili a 100 e 21 giorni (0,83133 / 0,83192) all’apertura dei mercati in Europa. Il MACD (12-26) è passato bruscamente in zona ribassista. Il supporto chiave continua a coincidere con la media mobile a 50 giorni (0,82774). Ci sono parecchi ordini per opzioni in scadenza oggi a 0,82750.
La coppia GBP/USD passa di mano sopra la media mobile a 50 giorni (1,6572), il momentum ribassista sta perdendo slancio. Stamattina il Regno Unito pubblicherà i dati sulle vendite al dettaglio di febbraio. Le previsioni sono inclinate al ribasso. Un’eventuale sorpresa negativa dovrebbe capovolgere l’inaspettato ottimismo per la GBP generato dall’IPC (giovedì) e mettere a rischio la banda inferiore dell’ampio trend rialzista (1,6470). Al contrario, notizie favorevoli forse segnalerebbero la fine della correzione ribassista.
Oggi la Norges Bank annuncerà la sua decisione di politica monetaria; si prevedono tassi sui depositi invariati all’1,50%. Per quanto riguarda i dati, l’attenzione è puntata principalmente su: fiducia dei consumatori di marzo in Francia; fiducia delle imprese e sentiment economico di marzo in Italia; massa monetaria M3 a/a e media a 3 mesi di febbraio nell’Eurozona; vendite al dettaglio di febbraio nel Regno Unito; PIL (terza lettura) annualizzato t/t, consumi personali, indice prezzi/PIL e indice PCE primario t/t riferiti al quarto trimestre, richieste di disoccupazione iniziali e continue, aggiornate rispettivamente al 22 e al 15 marzo, vendite di case in corso di febbraio negli Stati Uniti.
Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd