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Obbligazioni: il vento sta per cambiare?

Pubblicato 04.04.2023, 18:11
Aggiornato 02.12.2022, 09:15

Con quello che sta accadendo sui mercati, in particolare su quello delle obbligazioni, anche se pretestuosa la domanda che è nella testa di tutti (e alla quale in pochissimi hanno il coraggio di dare voce) non può essere ignorata.
Siamo tornati nella situazione del 2008?
In una manciata di giorni, quattro banche sono di fatto saltate per aria: Silicon Valley Bank, Silvergate e Signature Bank negli USA, Credit Suisse in Europa. E, come se non bastasse, nella seduta di venerdì 24 marzo scorso, anche Deutsche Bank (ETR:DBKGn) è tornata nel mirino con prezzi colati a picco e CDS schizzati di quasi 50 punti base sulla scadenza a 5 anni.

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Ebbene, sì, la situazione è identica a quella del 2008, con buona pace di chi è ottimista ad oltranza e di chi, o per incompetenza o per superficialità, la pensa diversamente. Sono cambiati i nomi ma la sostanza di fondo rimane la stessa. Cioè, le cause che hanno portato questa nuova crisi sono esattamente le stesse che hanno scatenato la crisi del 2008.
Ora però, in questa serie di articoli dedicati alle obbligazioni, ci preme di più analizzare le soluzioni che, come investitori e risparmiatori, abbiamo per tutelare i nostri risparmi e i nostri investimenti. Poi avremo tempo di spiegare per bene le dinamiche che oggi come nel 2008 portano a queste situazioni molto pericolose.

Link agli altri articoli della serie:
Obbligazioni: il momento giusto è adesso - Circolo Investitori

Obbligazioni: il miglior investimento - Circolo degli Investitori (circoloinvestitori.it)

Anche perché la netta sensazione che si percepisce è che il vento possa cambiare, impattando in modo rilevante sulle obbligazioni. Ci riferiamo alla possibilità, della quale ormai iniziano a manifestarsi alcuni indizi, di una pausa o addirittura uno stop al ciclo di rialzo dei tassi.
Nonostante i dati macro facciano obiettivamente a pugni con questa possibilità.

Anche in questo caso, non ci interessa ora approfondire questi aspetti, perché il tempo stringe e noi vogliamo offrire soluzioni, immediatamente applicabili. Per i ragionamenti e l’educational ci sarà tempo dopo.
Ora crediamo molto importante e prioritario provare a condividere con risparmiatori e investitori la nostra visione in prospettiva, attraverso contenuti che crediamo utili per capire perché le obbligazioni sono un asset fondamentale in un portafoglio e comprendere come sia sempre possibile individuare i titoli sottovalutati, oltre a capire cosa serve per lavorare sui mercati obbligazionari come i professionisti, partendo da zero.
Tutto questo nell’ottica di avere gli strumenti adatti per difendere efficacemente il nostro piccolo o grande patrimonio, prima ancora di pensare trarne importanti guadagni, come abbiamo avuto modo di considerare nel recente articolo che è possibile leggere qui.
Nel 2008 c’eravamo: lavoravamo sui mercati ogni giorno, prevalentemente con azioni e strategie in opzioni. E come sa chi ha vissuto quel periodo, con il fallimento di Lehman Brothers e sotto il peso della crisi del credito i mercati, azionari e obbligazionari, si stavano sgretolando.
Negli anni precedenti, e sino a quel momento, le obbligazioni erano sì parte del nostro portafoglio, ma esclusivamente come “tesoretto” da portare a scadenza e dal quale incassare cedole.

Ma nel 2008 ci siamo spaventati. Parecchio.

Ed è stato in quel momento che abbiamo capito che le obbligazioni avevano un potenziale dirompente e che avrebbero dovuto sostituire, per un po’ di tempo, le azioni nel nostro portafoglio.

Il problema, però, era che non avevamo mai investito seriamente sul mercato obbligazionario e non sapevamo minimamente come si dovessero valutare le obbligazioni, come si dovessero confrontare per selezionare le migliori o quali strategie operative si potessero utilizzare.
Così abbiamo iniziato un percorso di studio: per farla breve, abbiamo affrontato tomi impressionanti di matematica finanziaria pieni di teorie e formule affascinanti ma inutili sotto il profilo pratico e operativo.
E infatti, non riuscivamo a cavarne fuori nulla di davvero rilevante per le competenze che desideravamo acquisire e che avevamo capito ci sarebbero servite.

Fortunatamente, la buona sorte ci ha permesso di entrare quasi subito in contatto con un trader istituzionale che aveva lavorato presso una primaria banca d’affari statunitense. E ovviamente ci si è aperto un mondo.

È lì che abbiamo scoperto che le grandi banche d’affari USA fanno i maggiori profitti con l’investimento e il trading sulle obbligazioni; è lì che abbiamo capito che la matematica finanziaria accademica è assurdamente complicata.
Lavorando duramente, sotto una guida esperta, abbiamo imparato a costruire i più sofisticati modelli di valutazione per le obbligazioni, ad individuare i titoli sottovalutati da comprare e quelli sopravvalutati da vendere.

Abbiamo letto decine di pubblicazioni e paper degli uffici Strategies & Analysis e, anche se non è stata una passeggiata, siamo riusciti a comprendere a fondo la versatilità e le potenzialità delle obbligazioni. E da quel momento non le abbiamo più abbandonate, facendone il core del nostro portafoglio nonché gli unici strumenti con i quali ci siamo costruiti e ci stiamo costruendo la “pensione”.

E la scelta, anche se presa in tempi non sospetti, si sta rivelando vincente perché la crisi che sta colpendo le banche in realtà sta colpendo anche i fondi pensione, anche se quasi nessuno ne parla.
Certo, la motivazione è nobile, ed è quella di non creare allarme preventivo per una situazione che è in divenire. Ma ciò non toglie che il ciclo di politica monetaria restrittiva ha messo e sta mettendo a dura prova i bilanci di intermediari finanziari che hanno, naturalmente, i portafogli zeppi di obbligazioni comprate negli ultimi anni a quotazioni molto elevate.

Con questo non stiamo dicendo che tutto stia per scoppiare da un momento all’altro, ci mancherebbe. Non siamo certo a questo punto. Tuttavia, crediamo fermamente che sia meglio sapere sempre come stanno realmente le cose e quali sono i potenziali rischi a cui possiamo andare incontro.

E, naturalmente, crediamo sia altrettanto fondamentale avere sottomano delle possibili soluzioni per cautelarsi in via preventiva.
Per questo diamo vita alla serie di articoli sulle obbligazioni, cui faremo seguire un Workshop live con classe operativa durante il quale scenderemo ancora più in profondità e durante il quale sarà possibile confrontarsi direttamente con noi su molti aspetti dell’investimento su obbligazioni.

Il Workshop si terrà il giorno 06.04.2023 dalle ore 18:00 alle ore 19:00 e per partecipare è sufficiente iscriversi al link qui sotto.

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