Il dollaro ha perso complessivamente slancio, appesantito dai verbali dell'ultimo comitato di politica monetaria di Federal Reserve verso un temporaneo superamento del target d'inflazione, oltre la possibilità che l'amministrazione USA introduca i nuovi dazi sull'importazione di autoveicoli.
Attualmente l'indice del biglietto verde sulle sei principali controparti valutarie cede lo 0,19% a 93,820 allontanandosi dal massimo da cinque mesi a 94,195.
Nelle ultime 24 ore, l'AUD è diminuito dello 0,09% rispetto all'USD, chiudendo a 0,7567 $.
I prezzi del Future Rame sono diminuiti dell'1,90% o di 131,5 $ / MT a 6800,0 $ / MT. I prezzi dell'Future Alluminio sono diminuiti dell'1,70% o di 38,5 $ / MT a 2227,0 $ / MT.
Durante la sessione asiatica, la quotazione della coppia AUD/USD è stata di 0,7567 $, neutrale rispetto alla chiusura precedente.
In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0,7535 $ seguito da 0,7503 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,7587 $, seguita da 0,7607 $.
Nello stesso tempo, l'USD è aumentato dello 0,09% rispetto al CAD, chiudendo a 1,2837 $.
Nella sessione asiatica, la quotazione della coppia USD/CAD è stata di 1,2847 $, in aumento dello 0,08% rispetto alla chiusura di ieri.
In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 1.2810 $ seguito da 1.2773 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.2900 $, seguita da 1.2953 $.
In attesa della pubblicazione dei resoconti dell'ultimo consiglio di politica monetaria della Banca centrale europea, la valuta unica passa di mano a 1,1726 da 1,1694 dollari della chiusura, dopo aver toccato ieri il minimo da sei mesi a 1,1676 dollari.
In Italia, il presidente Sergio Mattarella ha approvato ieri la nomina di Giuseppe Conte come presidente. In futuro, Sergio Mattarella continuerà a concentrarsi sulla scelta del nuovo ministro delle finanze, il quale sara responsabile della definizione della politica di bilancio.
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