Trimestrali NVDA: perché la nostra strategia IA continua a tenere le azioni NvidiaApprofondisci

Opportunità interessanti nei settori energetico, sanitario e industriale

Pubblicato 12.10.2023, 09:18
US500
-
CL
-

Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati differenti (A. Einstein).


Dati USA importanti in uscita oggi alle 14:30: Inflazione YoY di settembre (stima 3,6% contro 3,7% di agosto) e richiesta di sussidi settimanali alla disoccupazione (stima 201k contro 207k della scorsa settimana).
 
Inflazione della Germania YoY di settembre in linea con le aspettative (4,5%) e in forte flessione rispetto al 6,1% di agosto. Prezzi alla produzione USA MoM di settembre sono cresciuti di più delle attese (+0,5% contro +0,3% stimato), ma sono in rallentamento rispetto al +0,7% di agosto.
 
Il potenziale impatto dell’aumento dei prezzi del petrolio sull’economia a seguito della guerra scatenata da Hamas è al momento di difficile quantificazione, perché dipende in larga pare da quanto sarà lungo il conflitto. Sicuramente però è fonte di preoccupazione per gli investitori. Già prima dello scoppio delle ostilità il WTI era cresciuto di oltre il 30% nel terzo trimestre, a causa soprattutto del taglio alla produzione da parte dell’OPEC+, ma anche dei cambiamenti legati alla domanda, oltre che una narrazione meno ribassista sull’impatto che una Cina a crescita più lenta potrebbe avere sulla domanda globale di petrolio.
 
Il fatto che parte dell’aumento dei prezzi del petrolio rifletta una domanda migliore, piuttosto che un’offerta puramente negativa, potrebbe aiutare a mitigare l’impatto economico complessivo dell’aumento dei prezzi. Nel corso del tempo, anche gli USA sono diventati un produttore netto di petrolio. Chiaro quindi che da questo punto di vista il costo dell’aumento del prezzo del petrolio per i consumatori dovrebbe essere valutato alla luce dei benefici dell’aumento dei per i produttori. Nel complesso, riteniamo che l’impatto netto potrebbe rafforzare l’idea che i tassi rimarranno più alti per un periodo più lungo. Al momento e a meno di un’escalation del conflitto, non crediamo che ci sia un impatto inflazionistico sufficiente derivante dall’aumento dei prezzi del petrolio da indurre la FED a riavviare i rialzi dei tassi. Non è un caso che diversi esponenti del FOMC stiano rilasciando dichiarazioni meno falco.
 
Il che non vuol dire che l’elevato prezzo del petrolio non possa avere effetti secondari sull’inflazione core. Potrebbe, ad esempio, far sì che le aspettative di inflazione aumentino, facendo crescere i salari reali. Lo shock potrebbe anche portare effetti indiretti significativi, poiché le aziende aumentano i prezzi per i propri clienti perché hanno costi di produzione più elevati.
 
Con questo scenario di incertezza, come dovrebbero posizionarsi gli investitori? All’indomani del calo del 7% circa dell’indice S&P 500 negli ultimi due mesi, il sentiment degli investitori non è certamente positivo. Dal punto di vista dell’analisi tecnica, solo il 15% circa delle azioni viene scambiato al di sopra della media mobile a 50 giorni e meno del 25% viene scambiato al di sopra della media mobile a 10 giorni. Questo quadro tecnico indica di solito un mercato in ipervenduto e che si sta avvicinando alla fine del suo declino. Riteniamo tuttavia che il modo in cui il mercato risponderà nei prossimi 10 giorni sarà importante per definire il trend futuro.
 
Alcuni dati economici più freddi delle attese (domani vedremo l’inflazione di settembre e le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione) potrebbero essere i benvenuti per arrestare l’aumento dei rendimenti. Nei primi 10 mesi dell’anno sono affluiti nei fondi monetari poco più di 1.000 miliardi di dollari. Appare quindi evidente che qualsiasi segnale di tassi di picco potrebbe essere un catalizzatore per un movimento importante di quel denaro nel mercato.
 
 
Ecco alcuni temi che riteniamo strategici per i prossimi mesi e il prossimo anno. Il primo è quello di ridurre l’esposizione verso i titoli dei costruttori di case, compagnie aeree e rivenditori. I tassi ipotecari hanno superato il 7,8%, il livello più alto dal 2000 e di riflesso le vendite di nuove case hanno subito un duro colpo. I guadagni dei costruttori di case potrebbero quindi faticare a crescere nel 2024. Inoltre, l’aumento dei prezzi del petrolio potrebbe avere un impatto anche sui profitti delle compagnie aeree. Anche se i costi più elevati fossero trasferiti sui consumatori, è possibile che la ripresa dei rimborsi dei prestiti studenteschi e il fatto che i viaggi probabilmente rimarranno stabili, sembrano già scontati nei prezzi dei principali vettori. Le stesse questioni, tra cui l’aumento dei prezzi del petrolio e la ripresa dei pagamenti dei prestiti studenteschi, avranno un impatto anche sui consumatori. Qualsiasi calo nella spesa dei consumatori peserà di riflesso sui rivenditori, che hanno già subito un duro colpo a settembre.
 
Vediamo comunque diverse opportunità di rotazione nei settori energetico, industriale e sanitario. Fra tutti, il filo comune è l’attenzione alla qualità che riteniamo sia quella che dovrebbe guidare eventuali modifiche di portafoglio. Siamo convinti che tali settori saranno tutti influenzati positivamente da alcuni dei megatrend al lavoro, come l’intelligenza artificiale, il reshoring, la transizione energetica e l’invecchiamento della popolazione, che probabilmente domineranno il panorama economico nel prossimo anno e negli anni a venire.
 
Nel settore energia, siamo convinti che, nonostante il recente rally di mercato, le valutazioni rimangano interessanti. Il settore trae anche vantaggio dall’elevato prezzo del petrolio e dal fatto che gli utili delle società energetiche sono correlati positivamente ai tassi reali.
 
Nel settore sanitario, le valutazioni sono scese e gli utili di queste società sono stati ampiamente sottovalutati dal mercato. L’impatto dell’invecchiamento della popolazione e la necessità di maggiore efficienza crediamo che supportino le prospettive a lungo termine di molte aziende nel settore delle tecnologie sanitarie e di alcune aziende biofarmaceutiche.
 
Per quanto riguarda i titoli delle società industriali, è innegabile che questi abbiano sottoperformato gli indici di riferimento, ma la dispersione dei loro rendimenti è stata elevata. Esistono numerose società di alta qualità con un rendimento azionario “premium” e valutazioni interessanti che beneficeranno degli aumenti delle spese in conto capitale in tutti i settori.
 
 
 

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.