Cari lettori di Investing.com,
prima di analizzare le opportunità per questa settimana un rapido aggiornamento sulle operazioni pubblicate nell’articolo della settimana precedente
GBP/USD: nella precedente ottava il prezzo si è mosso in laterale per cui è stato difficile trovare un punto di ingresso a mercato; il rimbalzo sul supporto sembra confermato per cui si può pensare di entrare ancora a mercato long.
NZD/USD: non si è formata la candela verde Heikin ashi entro martedì e quindi non c’è stato ingresso a mercato.
USD/CAD: la shooting star non ha generato il movimento short come da previsione per cui è stato preso lo stop loss con una perdita di 50 pips.
EUR/JPY: ingresso a mercato lunedì 6 marzo e chiusura in stop profit nella seduta di mercoledì a causa del forte apprezzamento della moneta europea.
GBP/AUD: in corrispondenza della trend line dinamica il cross ha avuto un comportamento poco chiaro per cui ho preferito non entrare a mercato.
Adesso passiamo agli spunti operativi per questa settimana che mercoledì sarà movimentata dalla FED con l’annuncio del tasso di interesse con annessa conferenza stampa, mentre giovedì i protagonisti del mercato saranno i tassi di interesse giapponese e inglese.
EUR/USD: la trend line dinamica tracciata in rosso sul grafico è un livello importante e va monitorato per cercare sia ingressi short che long; nel caso in cui all’avvicinarsi della trend line ci sia uno storno dei prezzi si può pensare di entrare al ribasso viceversa se la moneta unica si rafforzerà si può entrare al rialzo soprattutto nel caso in cui si verifichi anche il breakout del livello statico 1.0755.
AUD/USD: dopo una discesa di 250 pips il cambio sembra volersi prendere una pausa in corrispondenza del supporto 0.7486 e tale view è supportata dallo stocastico che inizia a uscire dall’area di ipervenduto; questo movimento a nord del grafico dovrebbe anche essere agevolato dal fatto che il mercato ha già scontato il rialzo dei tassi americani di mercoledì per cui in base al motto “buy on rumor, sell on news” il dollaro australiano dovrebbe rafforzarsi nei confronti del biglietto verde.
NZD/USD: discorso molto simile al cugino Aussie con l’unica differenza che il supporto di nostro interesse è in area 0.6872 e si possono quindi cercare posizioni al rialzo con stop loss posizionato al di sotto di tale supporto e target ambizioso in area 0.7246 da dove era partito il forte movimento al ribasso di fine febbraio.
CAD/JPY: nella seduta di venerdì scorso si è formata una candela verde Heikin ashi in corrispondenza del supporto 84.72 per cui si potrebbe pensare di entrare al rialzo con target in area 87.30; guardando i due cambi contro il dollaro da cui deriva la quotazione del cross CAD/JPY posso affermare che USD/JPY ha un’impostazione di breve al rialzo e USD/CAD ha un’impostazione anch’esso al rialzo il che non sarebbe di conforto per l’operazione long sul cross.
In conclusione chi vuole rischiare qualcosa in più può entrare al rialzo con una piccola size mentre i trader prudenti possono attendere un’eventuale ritorno verso il basso del cambio USD/CAD per incrementare le probabilità di successo del rialzo del cross.
DAX: l’indice tedesco non ha ancora chiuso il gap up (raffigurato sul grafico dal rettangolo blu) che si era formato tra la chiusura di martedì 28 febbraio e la riapertura di mercoledì 1 marzo per cui con l’aiuto di qualche indicatore come ad esempio l’RSI o lo stocastico consiglio di cercare posizioni al ribasso perché penso che in questa settimana il gap verrà chiuso.
Grazie a tutti per l'attenzione e vi aspetto il prossimo lunedì con altri interessanti spunti operativi.