Gli orsi dell’oro sembrano destinati a diventare più aggressivi man mano che diminuiscono i timori per un’imminente recessione, alimentati dai dati economici favorevoli che supportano le aspettative di un potenziale taglio dei tassi.
I bruschi movimenti del prezzo sembrano non essere altro che un rimbalzo del gatto morto. Ma il livello di chiusura settimanale giocherà un ruolo importante nel decidere ulteriori mosse direzionali. Con l’inflazione USA allo 0,3% a dicembre 2023 e il tasso annuo al 3,4%, la Federal Reserve sarà alla ricerca di segnali di allentamento prima di avviare dei tagli dei tassi di interesse quest’anno.
L’indice del dollaro USA ha visto una brusca inversione subito dopo la notizia sull’indice IPC core (YoY) di dicembre e sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, risultando in un’inversione di forza per i future dell’indice del dollaro USA e in un esaurimento dei future dell’oro.
L’impatto di questa notizia si nota chiaramente nella formazione di una candela di esaurimento nel grafico giornaliero nel giro di pochi minuti, mentre l’oro ha testato il massimo del giorno a 2044,15 dollari e ha toccato il minimo del giorno a 2029,55 dollari.
Nel grafico giornaliero, l’oro mostra debolezza dalla formazione di un incrocio bearish con una mossa verso il basso dalla DMA su 9 sotto la DMA su 18 il 9 gennaio. Ciò è risultato nella formazione di una candela bearish il 10 gennaio e di una candela di esaurimento l’11 gennaio, dopo la conversione di una candela giornaliera bullish in un “hammer di esaurimento”.
Sul grafico settimanale, l’oro sta cercando di mantenere il supporto immediato alla DMA su 9, che si trova a 2035 dollari, malgrado una mossa in discesa a 2029,55 dollari.
L’oro ha visto un hammer bearish nell’ultima settimana di dicembre 2023, seguita dalla formazione di due candele bearish consecutive durante le prime due settimane di gennaio, a conferma della continuazione della febbre di vendite ad ogni mossa al rialzo. E possiamo aspettarci che continui per il resto del mese.
Infine, concludo che l’incertezza continuerà a incombere tra notizie bearish fino a che non arriverà l’ultima dichiarazione della Federal Reserve, nel vertice in programma dal 31 gennaio al 1° febbraio. Il metallo giallo probabilmente scenderà tra la riduzione dei timori di una recessione e la difficoltà nel prevedere la direzione e la velocità dei tagli dei tassi, mentre la Fed punta a gestire le pressioni inflazionistiche.
Guardate il mio video allegato, caricato il 17 dicembre 2023.
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Nota: L’autore di questa analisi può avere o meno una posizione nei future sull’oro. I lettori possono assumere posizioni di trading long o short a proprio rischio e pericolo.