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Panoramica mercati settimana del 12 dicembre

Pubblicato 12.12.2016, 08:54
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Quando meno te lo aspetti, i mercati azionari europei forniscono una importante escursione rialzista che va a interrompere la lunga, sostanziale lateralizzazione degli ultimi 3 mesi.

La vittoria del No al referendum italiano aveva espresso un chiaro voto anti-establishment che poteva essere fronte di preoccupazione per l’Europa. Vero è che è stato parzialmente controbilanciato dalla scelta presidenziale Austriaca, decisamente più “europeista”. Si va invece decisamente al rialzo. Ed è proprio l’Italia che fornisce- a sorpresa- la migliore prestazione azionaria della settimana.

La BCE ha dato il suo apporto. Il programma di Quantitative Easing viene esteso da subito fino al dicembre 2017. Da aprile (che segnava precedentemente la fine del programma) il programma di acquisti passerà da 80 a 60 miliardi, probabilmente per accontentare la Germania. Ma Draghi ha già messo le mani avanti annunciando che, se necessario, sarà ulteriormente rafforzato.

Nuovi massimi storici per gli indici USA, e nuovi massimi di periodo per Europa, Giappone e Russia. Rimangono per ora più indietro molti mercati emergenti, che continuano a mostrare minore forza relativa soffrendo la forza del dollaro. La prossima settimana nuova riunione FED. Il ritocco dei tassi è dato per scontato, già si guarda al piano dei successivi aumenti, molto più nebuloso.

Nell’immediato futuro non vi sono quindi eventi potenzialmente pericolosi per i mercati. Ora più che ieri, ritracciamenti degli indici sono da considerare occasioni di acquisto. Sembra esserci ulteriore spazio al rialzo: a guardare i grafici i nuovi livelli critici non sono stati ancora raggiunti.
VARIAZIONI SETTIMANALI

variazioni indici

USA Nuovi record storici per tutti i principali indici. Ben sul fronte dati macro l’indice ISM non manifatturiero, decisamente sopra le attese e con la migliore lettura 2016ism usa

Indice S&P 500 che raggiunge i 2260 punti. Se consideriamo 1800 punti come un doppio minimo, il target teorico di questo movimento è sui 2400 punti. Diciamo che finché si rimane sopra 2080 il trend rimane decisamente rialzista. Per ora non preoccupa il rialzo dei tassi, e il dollaro forte è ben controbilanciato dalle promesse fiscali di Trump.s&p500 massimi

Europa improvvisamente area privilegiata per gli acquisti, con un incremento medio del 6%. E’ chiaro che rimane sempre il dubbio che non sia un colpo di coda, ma a mio avviso il segnale rialzista fornito non può essere ignorato. Di fatto è l’area (assieme al Giappone) che meno ha da temere dal rialzo dei tassi USA. Anzi, un euro più debole può solo favorire molte aziende. Inoltre molti dati macro recenti stanno sorprendendo al rialzo. Ultimo le vendite al dettaglio di Eurozona, a +1,1% ad ottobre (attese +0,8%)europa retail sales

Il Dax supera i 10800 punti ed arriva praticamente in prossimità dei 10.400 punti, ulteriore livello di resistenza. Possibile che da quell’area qualche ritracciamento ci possa essere, ora primi supporti rilevanti (=area di acquisto con favorevole rischio/rendimento) in area 10600. Oscillatori di nuovo impostati al rialzo e ben lontani da soglie critichedax grafico

Italia, verrebbe da dire che la colpa di un mercato azionario depresso fosse di Renzi, se vi fosse sempre una logica causa/effetto sui mercati (che non sempre c’è). I problemi rimangono sul tavolo, con possibili elezioni anticipate e l’incombente grana Montepaschi. Ma per ora il quadro grafico di breve cambia, con supporti ora in area 17.500 e resistenze a 19170 e poi eventualmente 20.100.italia grafico

Più nervosismo sul BTP, con prezzi che tornano sui minimi di periodo. In area 130 c’è un (potenziale) supporto dinamico. Difficile prevedere grandi affondi finché lo scudo BCE è attivo. Possibile che inizi una fase da trading range (127-140?) che può essere eventualmente sfruttata per operazioni di breve. Ricordo i codici degli ETF BTP per seguire questo asset a leva 2: BTP2L (al rialzo), BTP2S (al ribasso).btp grafico

Asia, rivisto al ribasso il Pil giapponese del 3°trimestre, con +0,3% (attese +0,6%). Ma ciò non placa gli acquisti, con nuovi massimi di periodo. Sempre più vicino un primo target in area 20.000, con supporti principali a 17.600.nikkei_12dic

Gli altri emergenti danno segnali di risveglio, ma nel complesso non ancora di chiaro rialzo. Oltre alla Russia, l’indice più brillante sembra l’Indonesia, che si allontana dai supporti dinamiciindonesia_12dic

Cina, Shanghai questa settimana in decisa controtendenza, uno dei pochi indici a mostrare il segno meno. Oscillatori in ipercomprato, al momento non mi sembra una chiara opportunità di acquisto.cina_12dic

Latin america, non cambia il quadro grafico del Brasile, stabile in settimana. In genere anche i super trend come questo prima o poi una escursione alla media mobile più lenta la fanno. Nel caso, attorno ad area 55.000, dove ha senso tentare un acquisto sulla eventuale debolezza, o sulla forza oltre 65.000brasile_12dic

Materie prime, l’Oro rafforza con decisione il trend ribassista. Possibile da questi livelli (o poco sotto) un qualche rimbalzo, ma con resistenze ora abbassate a 1210, eventualmente 1250.oro grafico

Male anche i coloniali, con crollo del Cacao (-9,4%) e deciso affondo anche del Caffè (-4,4%). Caffè che rompe i supporti principali di medio periodo, senza fornire segnali di reazione.prezzi caffè

Positivo invece il Frumento (Wheat), che dopo i minimi della scorsa settimana fornisce una buona reazione (+2,9%). Segnalo una divergenza rialzista sugli indicatori, sia RSI che MACD. Divergenza spesso anticipatrice di (almeno) buoni rimbalzi. L’ETC di riferimento per questa materia prima è WEATfrumento_12dic

EUR/USD

Eccoci di nuovo sui supporti di lungo periodo, area 1.05. In settimana i prezzi sono arrivati velocemente al test di 1.09, per poi ridiscendere dopo l’intervento della BCE. Ed Ora? Certo la eventuale rottura in chiusura settimanale del supporto attirerebbe nuovi acquirenti di dollaro, e la parità sarebbe ad un passo. Nel caso, un possibile scenario è anche il raggiungimento di 0,95/0,97, un ulteriore ribasso di ampiezza pari alla lunga lateralizzazione degli ultimi due anni.euro_12dic

Riccardo Zarfati
onehourtrading.it

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