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Polizza Unit Linked - Cosa può e cosa NON può fare

Pubblicato 10.03.2022, 14:43


Recentemente, parlando con un cliente, è stato messo sul tavolo della discussione una sua importante polizza Unit Linked, e si stava valutando se questa potesse o meno essere utile a lui.
A prescindere dalla risposta, mi ha colpito in particolar modo cosa il cliente credesse che una polizza potesse fare. In questo articolo quindi spieghiamo per bene cosa sia una Polizza Unit Linked, quali sono i vantaggi che portano ad un investitore, quali siano gli svantaggi, e soprattutto cosa questa possa e non possa fare.
Rimanete fino alla fine perché ci saranno delle sorprese, specie per chi ha già investito in questo tipo di strumento.

Partiamo ovviamente dal principio: cos’è una Polizza Assicurativa Unit Linked?
Le polizze Unit Linked costituiscono una polizza vita, in quanto l’assicurato effettua il versamento di premi unici o periodici per tutta la durata della vita o fino a scadenza scelta.
A differenza delle altre polizze vita però, il capitale maturato, cioè quanto si riceverà al momento della morte dell'assicurato e/o di un eventuale riscatto, dipende dall’andamento di un fondo interno alla compagnia assicuratrice, quindi dall’andamento dei mercati finanziari. I premi che l’assicurato corrisponde alla compagnia vengono infatti versati in un fondo interno all’assicurazione.
Quindi è da qui che dobbiamo iniziare: una polizza unit linked conferisce il capitale investito all’interno di prodotti finanziari.

Queste caratteristiche delle polizze Unit Linked, fanno sì che vengano assimilate ad un prodotto di investimento finanziario, soggetto agli andamenti ed ai rischi che uno strumento finanziario comporta. In fase di sottoscrizione, l’assicurato può però decidere la quantità di rischio a cui vuole esporsi, optando quindi per prodotti con maggiore o minor rischio: maggiore è il rischio corso e maggiori sono le possibilità di guadagno nel tempo, ovviamente.
Per quanto riguarda la destinazione del capitale invece, per il caso morte, alla morte dell’assicurato il capitale andrà ai beneficiari, i quali vengono designati dall’assicurato. Per il caso vita, invece, il capitale è riscattabile, generalmente dopo il primo anno dalla sottoscrizione.

Spiegato in due parole cosa sia una polizza Unit Linked, e avendo tutti in chiaro quale sia il suo scopo, passiamo ora ai vantaggi che questo tipo di prodotto porta, e direi di iniziare con il più importante, a mio parere, beneficio di questo prodotto: lo sgravio sulle imposte di successione.
Come già sappiamo, il tema delle imposte di successione in Italia è assai particolare; in questo momento veniamo considerati un paradiso fiscale in materia, poiché la nostra tassazione è particolarmente agevole.

Ricordo a tutti che ai sensi di legge l’aliquota sull’eredità varia in base a chi sia l’erede, e ammonta al 4% del patrimonio ereditato qualora si parli di coniuge, discendenti o ascendenti, con una franchigia pari a 1.000.000€, il che significa che, io figlio, non pago imposte a meno che non erediti più di un milione di euro, e sulla parte eccedente pagherò solo il 4%; 6% per fratelli e sorelle con 100.000 di franchigia; 6% per altri parenti senza franchigia; 8% altri soggetti senza franchigia.

Ecco tutto questo non si applica qualora il capitale che si dà in eredità si trovi all’interno di una Polizza Unit Linked.
Secondo la legge infatti questo prodotto prevede che il beneficiario che riceve i proventi derivanti dalla polizza, non siano soggetti ad imposta. Dunque, a parità di eredità, qualora la mia compagna, con cui non sono sposato, riceva da me in eredità 100.000€, in un caso pagherà 8.000€ di tasse, nell’altro caso non pagherà nulla.
D’altra parte però una moglie che riceve i nostri 100.000€ non pagherà comunque alcuna tassazione, poiché non supererebbe comunque la franchigia di 1.000.000€.
Come capiamo quindi ci possono essere alcune situazioni in cui questo aspetto della polizza è di enorme vantaggio per l’assicurato, altri casi invece in cui risulta superflua.

Altro aspetto che ci terrei a sottolineare è il valore di testamento.
Una polizza, se ben strutturata, può essere un’ottima alternativa al testamento: dato che l’assicurato può vantare la libera scelta dei beneficiari, questi potrà impostarla come se fosse un vero e proprio testamento, la quale però gode di una maggiore privacy rispetto a quest’ultimo.

Come vediamo quindi ci sono diverse motivazioni che possono portare un investitore a valutare se mettere i propri investimenti sotto il cappello di una polizza Unit Linked.
Attenzione però: spesso la confusione delle informazioni porta gli investitori ad acquisire informazioni fuorvianti, se non del tutto erronee, su cosa una polizza possa o meno fare.
Partiamo dal caso concreto: come ho detto, in questo tipo di polizza i beneficiari vengono indicati dall’assicurato, e ricevono in automatico la somma a loro destinata in caso morte.
Tuttavia questo non significa in alcun modo che l’assicurato possa utilizzare questo strumento per violare la legittima.
Come abbiamo più e più volte ripetuto, la legittima è una quota dell’eredità che va ad alcuni soggetti, come figli, coniugi o ascendenti in certi casi, a prescindere dalle volontà del defunto, il quale non può non rispettare questo diritto degli eredi.
Cosa significa all'atto pratico: mettiamo il caso che io abbia una moglie ed un figlio e che io metta tutto il mio patrimonio all’interno di una polizza, designando come beneficiaria solo mia moglie, escludendo quindi mio figlio dall’eredità.
Questa cosa non si può fare. Mio figlio alla mia morte potrà infatti richiedere un’azione di riduzione per farsi ridare la sua parte di eredità. Tuttavia sono sicuro che vi sia stato detto il contrario di questo, che si può anche violare la legittima. Questo viene detto perché il capitale su cui il figlio ha diritto è il capitale messo dall’assicurato all’interno della polizza, non gli interessi che questa genera.
Quindi se io ho messo 100.000 euro in una polizza con beneficiaria mia moglie, e questa genera 20.000 euro di interessi, mio figlio potrà agire solo sui 100.000 euro, non sui 20.000 euro generati dalla polizza.

Mi raccomando, è importante comprendere questa differenza, perché altrimenti passa il messaggio che tutto quello che viene messo in una polizza Unit Linked può arginare la regola della legittima, cosa assolutamente erronea.

Secondo punto che necessita di approfondimento, al fine di evitare di essere raggirati, è il tema della compensazione delle minusvalenze e delle plusvalenze.
Ai sensi di legge solo determinati strumenti possono essere utilizzati per compensare le minusvalenze, come le azioni e le obbligazioni. Non possono essere utilizzati, invece, gli ETF e i fondi. Per chi fosse interessato abbiamo sviscerato l’argomento all’interno di questo articolo che vi consiglio di recuperare: https://it.investing.com/analysis/come-non-pagare-le-tasse-sugli-investimenti-200451713
Tuttavia, nota assolutamente a favore della Unit Linked, la tassazione delle plusvalenze della polizza viene posticipata alla data di scadenza.

Detto tutto questo, non significa assolutamente che una polizza sia il male, anzi. Personalmente la reputo utilissima in alcuni casi, in ottica di successione, specie per il discorso sugli sgravi delle imposte. Tuttavia è importante conoscere uno strumento prima di utilizzarlo, spero che questo articolo vi abbia aiutato.

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