Cercate entrate stabili? Le azioni privilegiate sono uno dei molti strumenti che possono servire allo scopo.
Oggi, prenderemo in esame le caratteristiche delle azioni privilegiate e due ETF che ne offrono esposizione.
È importante notare che le azioni privilegiate possono avere caratteristiche diverse a seconda dei paesi. La nostra discussione si basa su quelle emesse negli USA.
Azioni privilegiate: vantaggi ed inconvenienti
Le azioni privilegiate hanno le caratteristiche dei bond, che pagano un’entrata fissa, e dei titoli azionari, che rappresentano il possesso di una compagnia. I detentori, che solitamente li comprano per avere entrate e non necessariamente per la crescita, hanno diritto ai pagamenti dei dividendi in base a tempistiche prefissate, in modo simile ai pagamenti degli interessi dei bond.
Il settore bancario è al momento il segmento più ampio dell’universo delle azioni privilegiate negli USA, in quando molte banche hanno emesso queste azioni dopo la crisi dei subprime e la contrazione economica di oltre un decennio fa. È uno dei modi migliori per le banche per soddisfare i requisiti di capitale maggiori imposti dagli enti regolatori.
Mentre gli utili delle compagnie non hanno molta influenza sul prezzo delle azioni privilegiate, i tassi di interesse ed i rating del credito costituiscono dei fattori importanti.
In caso di bancarotta e liquidazione gli azionisti delle azioni privilegiate hanno la priorità su quelli delle azioni ordinarie. Questo maggiore diritto sugli asset di una compagnia è in parte il motivo della definizione “privilegiate”.
Ma si trovano dopo i creditori, quindi questi azionisti vengono pagati solo se restano soldi dopo il risarcimento di tutti i creditori senior. Per via di questo rischio legato alla subordinazione, le azioni privilegiate pagano tassi più alti rispetto ai bond della stessa compagnia.
Un altro motivo dei tassi del dividendo più alti: le azioni privilegiate sono riscuotibili, perciò sebbene non abbiano una data di scadenza, solitamente vengono emesse con una previsione di riscossione a cinque anni. Se i tassi di interesse scendono, le azioni privilegiate possono essere scambiate ad un sovrapprezzo e possono essere facilmente riscosse dall’emittente alla pari.
Ad esempio, se le azioni privilegiate riscuotibili sul mercato hanno un dividendo del 5%, quando i tassi di interesse scendono all’1%, l’emittente può acquistare le azioni in circolazione. E poi riemette nuove azioni privilegiate con un tasso del dividendo minore. Una mossa simile aiuta la compagnia a diminuire il costo del capitale. Tuttavia, l’azionista originario viene svantaggiato.
Infine, possono esserci dei vantaggi fiscali per i dividendi delle azioni privilegiate per gli investitori USA, che a tal proposito potrebbero chiedere maggiori informazioni ai loro commercialisti o consulenti finanziari.
Tenendo a mente questi aspetti, ecco due ETF di azioni privilegiate che consentono agli investitori di acquistare un portafoglio di queste azioni:
1. Invesco Preferred ETF
- Prezzo attuale: 14,73 dollari
- Range su 52 settimane: 9,71 - 15,28 dollari
- Rendimento dividendo: 5,04%
- Percentuale di spesa: 0,50%
L’Invesco Preferred ETF (NYSE:PGX) offre esposizione ad azioni privilegiate a tasso fisso valutate in dollari ed emesse negli USA. Il fondo ha cominciato gli scambi nel 2008 e viene riequilibrato mensilmente.
Grafico prezzo settimanale PGX
PGX, che ha 306 possedimenti, replica l’indice ICE BofAML Core Plus Fixed Rate Preferred Securities Index. Il fondo è fortemente inclinato verso il settore finanziario (63,35%), seguito da servizi pubblici (13,72%), settore immobiliare (8,69%) e servizi di comunicazione (7,17%).
Le azioni privilegiate emesse da Citigroup (NYSE:C), Wells Fargo (NYSE:WFC), JP Morgan Chase (NYSE:JPM), Bank of America (NYSE:BAC) e PNC Financial Services Group (NYSE:PNC) si trovano in cima alla lista.
Finora, nel 2020, PGX segna circa -1%. Di seguito, elenchiamo il rendimento attuale del dividendo (DY) e la variazione di prezzo sull’anno in corso (YTD) delle cinque compagnie. Le cifre possono aiutare gli investitori ad analizzare meglio i ritorni del fondo rispetto al possedere direttamente le azioni delle compagnie che comprende.
- C — DY: 4,69%, -45,53% YTD;
- WFC — DY: 1,75%, -57,6% YTD;
- JPM — DY: 3,59%, -28,0% YTD;
- BAC — DY: 2,98%, -31,46% YTD;
- PNC — DY: 4,1%, -29,8% YTD;
Ogni lettore potrebbe trarre conclusioni diverse esaminando questi dati. La prima cosa da fare sarebbe definire gli obiettivi e gli orizzonti temporali, prima di allocare il capitale su un gruppo di asset. È anche importante valutare il profilo di rischio/ritorno dei vari asset.
2. iShares International Preferred Stock ETF
- Prezzo attuale: 14,31 dollari
- Range su 52 settimane: 8,38 - 15,71 dollari
- Rendimento: 4,56%
- Percentuale di spesa: 0,55%
L’iShares International Preferred Stock ETF (NYSE:IPFF) offre esposizione ad azioni privilegiate al di fuori degli USA, soprattutto in Canada (83,26% degli asset), ma anche in Regno Unito, Svezia e Singapore.
Grafico prezzo settimanale IPFF
IPFF, che ha 82 possedimenti, replica l’indice S&P International Preferred Stock Index. Tra i principali possedimenti, vi sono le azioni privilegiate emesse da TC Energy (NYSE:TRP), Klovern AB (ST:KLOVa), Canadian Imperial Bank Of Commerce (NYSE:CM), Bank of Nova Scotia (NYSE:BNS), Royal Bank of Canada (NYSE:RY) e Bank of Montreal (NYSE:BMO).
In totale, gli istituti finanziari rappresentano il 63,8% degli asset netti, pari a 38,5 milioni di dollari. Seguono settore industriale (25,71%) e servizi pubblici (5,34%). Dall’inizio dell’anno, il fondo è crollato di circa il 7,44%.
Di seguito, riportiamo il rendimento attuale del dividendo (DY) e la variazione di prezzo sull’anno in corso (YTD) di quattro delle principali compagnie del fondo quotate negli USA. Come nel caso di PGX, questi dati cifre possono offrire un’indicazione migliore circa i ritorni del fondo rispetto al possedere direttamente le azioni delle compagnie che comprende.
- TRP — DY: 5,63%, -19,4% YTD;
- CM — DY: 5,7%, -8,05% YTD;
- BNS — DY: 6,41%, -25,07% YTD;
- BMO — DY: 5,23%, -20,49% YTD;
Considerata l’esposizione del fondo a compagnie con sede in Canada, riportiamo anche i ritorni sull’anno in corso ed i rendimenti dei dividendi di altri tre ETF che si concentrano sul Canada:
- iShares MSCI Canada ETF (NYSE:EWC) — DY: 2,99%, -6,01% YTD;
- JPMorgan BetaBuilders Canada (NYSE:BBCA) — DY: 2,63%, -6,42% YTD;
- SPDR® Solactive Canada ETF (NYSE:ZCAN) — DY: 2,99%, -6,01% YTD;
Consigliamo ai potenziali investitori di qualsiasi asset di condurre un’adeguata due diligence ed analizzare un dato prodotto finanziario da diverse prospettive prima di cliccare su “buy”. È importante non limitarsi a leggere le notizie e cercare asset alternativi che magari offrono un’esposizione simile con un profilo di rischio/ricompensa possibilmente migliore.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.