Market Brief
Durante la seduta di contrattazioni di ieri a New York elevati volumi di scambi hanno schiacciato l’EUR e lo JPY. L’USD/JPY è sceso bruscamente a 117,95 (leggermente sotto la media mobile a 21 giorni) dopo aver liquidato ordini di vendita stop-loss in area 119,20/50. Il MACD è entrato in ara negativa, il ripido canale di trend ascendente di novembre-dicembre e la linea di conversione di Ichimoku a 9 giorni sono stati violati al ribasso, sviluppi che suggeriscono l’inizio di un pattern d’inversione ribassista di breve termine. Ci prepariamo a un’elevata volatilità sui cross con lo JPY prima delle elezioni anticipate del 14 dicembre. Ciò nonostante, poiché il mercato continua a rimanere nettamente lungo sull’USD, la correzione al ribasso dell’USD/JPY dovrebbe essere limitata. Il supporto chiave di breve termine staziona a 117,24 (minimo 27 novembre). L’EUR/JPY è scivolato a 146,80, si profila un’ulteriore debolezza visto l’attuale sentiment intorno all’EUR.
Nell’Eurozona c’è stata un’inversione della curva dei rendimenti dei titoli greci; i titoli greci a 3 anni si sono impennati all’8,275%, i rendimenti dei decennali hanno superato l’8%. L’allargamento dello spread fra i rendimenti del cuore e della periferia dell’Europa hanno fatto lievitare l’EUR/USD, la correlazione in essere a 40 giorni ha raggiunto il 60%, l’EUR/USD è salito a 1,2448. La giornata di domani sarà importante per l’EUR. Se l’esito della seconda tornata di prestiti TLTRO sarà debole, dovrebbero aumentare le speculazioni su un QE e l’EUR/USD dovrebbe rientrare nel suo mercato orso. Continuiamo a vendere sui rally visti i leggeri ordini d’acquisto per le opzioni in scadenza oggi che si susseguono sopra 1,2400+. Da domani, il mercato delle opzioni è inclinato al ribasso sotto 1,25.
In Cina, a novembre i prezzi al consumo sono aumentati più lentamente del previsto, attestandosi all’1,4% su base annua (rispetto all’1,6% previsto e precedente); i prezzi alla produzione hanno subito un rallentamento superiore alle attese, pari al -2,7% a/a (rispetto al -2,4% previsto e al -2,2% precedente). La Cina ha vissuto una seduta volatile. L’USD/CNY è sceso da 6,1988 a 6,1681, rientrando, come previsto, nella nuvola settimanale di Ichimoku (6,1533/6,1940). Le deboli cifre riferite all’inflazione faranno sicuramente rimanere vigili le colombe della PBoC e assicureranno gli ordini d’acquisto per l’USD/CNY sopra 6,1500/33 (livello psicologico / 50% di Fibonacci sul rally da gennaio ad aprile).
L’AUD/USD è rimbalzato a 0,8338, sollevato dall’AUD/JPY in caduta libera. Gli indicatori di trend e momentum continuano a essere nettamente ribassisti in vista dei dati sul lavoro di domani. In Nuova Zelanda, nelle prossime ore la RBNZ annuncerà la sua decisione in materia di politica monetaria, che dovrebbe rimanere invariata, con il tasso ufficiale di cassa al 3,50%, e utilizzare una retorica volta a far scendere il kiwi (NZD). La coppia NZD/USD staziona sul margine inferiore del canale di trend ribassista in atto da ottobre a dicembre. Il supporto chiave giace a 0,7457 (doppio minimo 23 maggio / 1 giugno 2012).
Altrove, la BCB ha segnalato la fine del suo programma di swap per sostenere il real brasiliano (BRL), annuncio che ha fatto rientrare l’USD/BRL nel trend rialzista. Giovedì la Banca Centrale Russa annuncerà la sua decisione; la banca dovrebbe alzare il tasso di 50 punti base, portandolo al 10%. L’USD/RUB scambia vicino alla resistenza a 55. Il possibile intervento sul tasso dovrebbe innescare una correzione al ribasso e generare interessanti opportunità di entrata per posizioni lunghe sull’USD/RUB.
Oggi gli operatori si concentreranno su: buste paga non agricole (definitive) riferite al terzo trimestre, produzione industriale e manifatturiera di ottobre in Francia; IPC e IPP m/m e a/a di novembre in Norvegia; bilancia commerciale di ottobre nel Regno Unito; richieste di mutui MBA aggiornate al 5 dicembre e dichiarazione mensile sul budget di novembre negli Stati Uniti.
Idea di Trading di Swissquote SQORE: Modello di trend valute G10: Acquistare USD/NOK a 7,11588.
Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd