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Problemi per Facebook già prima della sospensione di Trump, e continueranno

Pubblicato 13.01.2021, 16:32
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Ieri, abbiamo pubblicato una previsione rialzista sul titolo di Twitter, nonostante il selloff innescato dal fatto che il social abbia permanentemente sospeso l’account del Presidente degli USA Donald Trump sulla sua piattaforma. Oggi parleremo di Facebook (NASDAQ:FB) (NASDAQ:FB), che aveva già sospeso l’account del Presidente la scorsa settimana, dopo che i suoi accesi commenti durante un evento di mercoledì avevano innescato una manifestazione all’interno dell’edificio del Congresso degli Stati Uniti durante la quale hanno perso la vita cinque persone.

Tuttavia, siamo ribassisti su Facebook. In questo articolo ribadiremo la nostra aspettativa che il titolo del colosso dei social continuerà a naufragare, un qualcosa che sta avvenendo dal 23 dicembre, due settimane prima che gli arrabbiati fan di Trump attaccassero Capitol Hill.

All’epoca, la già precaria reputazione di Facebook aveva subìto un altro duro colpo quando il governo statunitense aveva ufficialmente accusato il gigante del tech con sede a Menlo Park, California, di aver violato le norme antitrust, trasgressione che è andata ad unirsi all’elenco di accuse già mosse contro la società, come manipolazione e abuso della privacy.

Ma sono le forze tecniche di offerta e domanda che in realtà fanno pensare ad altri ribassi all’orizzonte.

FB Daily

Grafico giornaliero FB

Ricordiamoci che i più recenti ribassi sono avvenuti secondo questa tempistica: 6 gennaio, attacco a Capitol Hill; 7 gennaio, Facebook sospende a tempo indefinito l’account di Trump; 8 gennaio, il titolo di FB scende.

Abbiamo presentato la tempistica per dimostrare che il titolo si trovava in una traiettoria ribassista già prima degli eventi della scorsa settimana. La sospensione e le conseguenti proteste da parte dei fan del Presidente non hanno fatto che peggiorare un tonfo che stava già iniziando.

Ed ecco la prova: il titolo ha lasciato il bottom di un triangolo simmetrico a metà dicembre, la cui importanza tecnica è sottolineata dalla tranquilla comparsa della DMA su 100. È così vicino che si fatica a distinguerli prima del completamento del triangolo.

Poi, il prezzo ha tentato di tornare al pattern il 28 dicembre, solo per essere respinto senza tante cerimonie il 30 dicembre. A quel punto, ha cominciato a scendere, arrivando al minimo di 260 dollari il 6 gennaio, il 3% al di sotto del prezzo di 268 dollari raggiunto il 23 dicembre, quando avevamo pubblicato la nostra previsione ribassista.

Forse la cattiva reputazione che Facebook si stava già guadagnando prima della sospensione di Trump è proprio quello che sta rendendo i segnali tecnici tanto diversi rispetto a Twitter, il cui selloff può essere considerato nulla di più che un acquisto sul calo. Facebook, invece, è sotto pressione, anche se è già in discesa.

Il volume sul titolo si sta riducendo, contrariamente al prezzo in aumento tra il 21 settembre ed il 5 novembre ed al pattern simmetrico dal 25 agosto. Notiamo che il volume si sta muovendo in modo speculare al prezzo dal 23 novembre, scendendo quando il prezzo sale e salendo quando il prezzo scende, indicando la direzione in cui si dirigerà il denaro.

L’indicatore On-Balance-Volume (OBV) prevede la direzione del prezzo. È già sceso sotto il minimo del 21 settembre, suggerendo che anche il prezzo si dirigerà in quella direzione. L’indicatore ha registrato un secondo minimo più basso, stabilendo un trend in discesa a medio termine.

Strategie di trading

I trader conservatori dovrebbero aspettare che il prezzo registri un secondo minimo più basso, poi vada in rally in correzione e confermi il trend in discesa con resistenza.

I trader moderati dovrebbero aspettare il nuovo minimo, poi lo stesso rialzo di correzione, per un’entrata migliore, non necessariamente per conferma.

I trader aggressivi potrebbero andare short quando vogliono, ammesso che seguano un piano di trading che possa sopportare i whipsaw che ci aspettiamo.

Ecco un esempio:

Esempio di trading - posizione corta

  • Entrata: 265 dollari
  • Stop-Loss: 280 dollari
  • Rischio: 15 dollari
  • Obiettivo: 220 dollari
  • Ricompensa: 45 dollari
  • Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3

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