Nella scorsa analisi del 16 agosto (BTC/USD $ 23.865), facevo notare come il fallimento del tentativo di rottura del livello superiore della kumo sul timeframe giornaliero, avrebbe potuto provocare un’inversione violenta del prezzo di Bitcoin.
Il prezzo si trovava dai minimi del 18 giugno in una bearish flag, ossia un pattern di controtendenza rialzista che anticipa una continuazione a ribasso, dentro la quale si stava formando un cuneo ascendente, anch’esso anticipatorio di debolezza del prezzo.
Da quella data ad oggi, il prezzo di Bitcoin è sceso notevolmente, arrivando a perdere il 35,16% della sua capitalizzazione totale a quota $ 15.500. Con questo movimento, anche Bitcoin ha visto aggiornare i suoi minimi estivi, posticipando di quasi un mese S&P500 e NASDAQ.
La domanda che probabilmente gli investitori si stanno ora domandando è se il terreno sia fertile per una potenziale ripartenza o se sia necessario aggiornare ulteriormente i minimi.
Limitandosi alla pura osservazione del grafico, senza considerare dunque l’analisi macroeconomica o dell’ecosistema crypto (potenziali ulteriori fallimenti, eventi dunque esogeni), il bottom potrebbe non essere ancora arrivato, sia per ragioni cicliche che volumetriche.
A livello volumetrico sul timeframe mensile si nota subito la presenza di diversi PoC da “ripulire”, e le prime zone importanti dopo il livello a $ 15.300 si trovano in area 10 mila dollari, zona su cui sarebbe plausibile recuperare ed aspettarsi un’accumulazione di recovery prima di una ripartenza di bull market.
La zona dei 10 mila dollari rappresenta anche un importante livello psicologico, oltre che un livello chiave su cui è avvenuta una forte accumulazione da parte di investitori istituzionali. Di conseguenza, se mai Bitcoin dovesse arrivare a questi prezzi, sarà possibile assistere ad una fase liquidatoria di posizioni short, a prescindere dal fatto che risulti il bottom effettivo o meno.
L’aspettativa è, comunque, quella di arrivare a tali livelli per “onde” ma con capitolazione finale, evento caratteristico di tutti i mercati ribassisti passati. Osservando le durate dei precedenti bear market, tuttavia, ci si può attendere un minimo assoluto intorno al primo trimestre del 2023.
Seguiranno aggiornamenti. Buon trading a tutti!