La settimana inizia con venti di instabilità portati dall’Oriente. Nonostante che i leader statunitense e cinese siano usciti rafforzati dalla sfida politica del mid term negli USA e del Congresso del Partito comunista cinese, e abbiano così potuto affrontare con più serenità il vertice di Bali nel corso del quale abbiamo assistito a un avvicinamento tra i due Paesi, il Covid si ripropone di nuovo con vigore destabilizzante.
Il Giorno del Ringraziamento, Black Friday negli USA e Mondiali di Calcio in Qatar sembravano aver calmierato la volatilità settimanale, eccezion fatta per il mercato cinese che appunto deve fare ancora i conti con l’incremento costante di casi Covid e restrizioni varie e ha chiuso la settimana con il segno meno. In questi giorni sono state inoltre determinanti le proteste a Zhengzhou nelle sedi della Foxconn, che hanno fatto crollare ulteriormente la produzione degli iPhone e scivolare il titolo a -2,76% rispetto all’apertura del 21 novembre.
Qin Gang, a capo dell'istituto di ricerca ICR, ritiene che eventuali nuove misure in grado di alleviare la stretta sul contagio, non arriveranno prima di un mese, perché in questo periodo il governo vuole verificare l'efficacia del primo ciclo di provvedimenti.
Sul fronte energia si interrompe la serie di rialzi dopo l’accordo sul tetto del gas a 275 euro al megawattora, che dovrebbe entrare in vigore già nei primi giorni di gennaio: il prezzo di scambio questo venerdì era fermo a 123 euro.
SCENARI PROSPETTICI CONFERMATI RISPETTO ALLA PRECEDENTE ANALISI:
future SP500 (US500): il future si attesta sotto la media mobile semplice 200 giorni con tf giornaliero. Persiste il trend ribassista rafforzato dalla probabile chiusura giornaliera con segno meno. La sola rottura della media mobile darebbe un input al proseguimento del rialzo, altrimenti l’atterraggio in area 3950 è dietro l’angolo.
future Mib (FTSE MIB): il triplo massimo in figura respinge da manuale il future, presagendo una sensibile discesa verso l’area 24.000.
Buon Investing a tutti!