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RBA leggermente meno accomodante

Pubblicato 19.08.2014, 11:26
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Market Brief

RBA leggermente meno accomodante

Dopo le solide prestazioni dei mercati europei e USA, in Asia si è stabilizzata la propensione al rischio. Il sentiment è migliorato sull’onda delle notizie secondo cui i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina hanno compiuto dei passi in avanti nei colloqui a Berlino. Inoltre, le forze irachene e curde hanno riconquistato il controllo della diga di Mosul dall’Isis e anche Israele e Palestina hanno deciso di prolungare la tregua di un altro giorno. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,83%, l’Hang Seng e Shanghai hanno ceduto rispettivamente lo 0,09% e lo 0,31%. Gli altri mercati regionali asiatici hanno però chiuso in positivo (dopo una forte flessione, ieri l’indice Taiex di Taiwan ha guadagnato l’1,12%). Il sentiment positivo si è propagato anche sui mercati valutari, dove i fondamentali più forti (l’indice sul mercato immobiliare NAHB è salito) hanno aiutato l’USD a guadagnare contro le valute del G10 e le altre divise a basso rendimento. L’EUR/USD ha ceduto marginalmente, calando di 10 pip a 1,3350, mentre l’USD/JPY è balzellato intorno al manico a 102,60. Oltre agli sviluppi geopolitici, le uniche notizie economiche sono arrivate dall’Australia. I verbali della RBA sono risultati meno accomodanti di quanto previsto dal mercato, e ciò ha permesso all’AUD/USD di apprezzarsi. Tuttavia, il movimento dell’AUD/USD verso il massimo di seduta a 0,9343 è stato generato soprattutto da coperture di corti e ha subito rapidamente un’inversione. L’AUD/NZD non è riuscito a sfidare la barriera a 1,1095 e i tori respinti hanno liquidato velocemente i lunghi di breve termine. Le divise dei mercati emergenti asiatici hanno un andamento contrastato nei confronti dell’USD, il biglietto verde non è più solo una valuta senza rischi o di finanziamento, ma trae vantaggio anche dalle prospettive sul suo andamento futuro.


Periodo di stabilità dei tassi

I verbali della RBA si sono rivelati leggermente meno accomodanti rispetto al posizionamento del mercato. I membri si sono trovati d’accordo sul fatto che la strada ragionevole da seguire è un periodo di stabilità dei tassi, pur rilevando che permane un “significativo livello di incertezza” nelle previsioni su crescita e inflazione. I membri hanno osservato che l’AUD continua a essere storicamente elevato e costituisce quindi un supporto minore per l’economia. Per quanto riguarda l’inflazione, il trend dell’ultimo trimestre si è rivelato superiore alle attese, ma le pressioni inflazionistiche interne continuano a essere in linea con l’obiettivo. A questo punto, ulteriori tagli imminenti dei tassi sembrano poco probabili.


Eventi chiave

Di seguito gli eventi chiave in programma oggi: indice sull’inflazione IPC nel Regno Unito, IPC e nuovi cantieri residenziali negli USA. L’IPC britannico è visto in marginale calo, dallo 0,2% m/m e dall’1,9% a/a di giugno al -0,2% m/m e all’1,8% a/a a luglio. Negli Stati Uniti, il calo del prezzo della benzina nella stagione principale dei viaggi in auto dovrebbe frenare la variazione dell’IPC primario allo 0,1%, mentre l’IPC di fondo è visto allo 0,2%. A luglio i nuovi cantieri residenziali USA dovrebbero rimbalzare a 965.000 unità rispetto alle 893.000 registrate a giugno.

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