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Renault a muso duro con Tesla per il taglio dei prezzi

Pubblicato 17.05.2023, 14:24
Aggiornato 05.03.2021, 16:55
Con un incremento delle vendite del 39%, la Casa francese è il gruppo che ha realizzato la migliore crescita in Europa ad aprile. Il Cfo Piéton: potremmo vendere meno volumi se i concorrenti abbassano i prezzi, ma “noi difendiamo i contratti di leasing dei clienti”.

Ad aprile il mercato europeo dell’auto è cresciuto del 16,1%

Con il mese di aprile l’industria automotive può festeggiare il nono mese consecutivo di crescita delle vendite in Europa. Il mese scorso il numero delle auto immatricolate nell’area allargata che comprende l’Unione europea, la Gran Bretagna e i Paesi Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) è salito del 16,1%. Complessivamente, nei primi quattro mesi dell’anno sono state vendute 4,2 milioni di vetture con una crescita del 17,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Leader di mercato in Europa si conferma il gruppo Volkswagen (ETR:VOWG) con una quota del 25,7% e un aumento delle vendite in aprile del 31%. Arranca Stellantis (BIT:STLAM) frenata dalle performance negative dei brand Fiat e Citroen, con una quota di mercato che si riduce di circa un punto percentuale al 17,7%.


La quota di mercato di Renault (EPA:RENA) supera il 10%

Il gruppo più dinamico è Renault che mette a segno nel mese una crescita delle vendite del 39%, che gli permette di superare il 10% di quota di mercato. Continua quindi il momento favorevole per la Casa controllata dal governo francese, che un mese fa ha annunciato una sorprendente crescita del 30% dei ricavi nel primo trimestre, saliti a 11,5 miliardi di euro, sopra le stime degli analisti. Il Ceo Luca de Meo ha confermato il target per l’intero 2023 di un margine operativo (Ebit margin) al 6% dal 5,5% del 2022. 
Impegnata nella più drastica riorganizzazione mai progettata finora da una Casa automobilistica tradizionale, Renault sta portando avanti la separazione di tutto ciò che ha a che fare con l’auto elettrica nella nuova società Ampere, che avrà vita autonoma e sarà quotata in Borsa. A rendere più difficile del previsto questa transizione verso l’elettrico è la politica commerciale iper-aggressiva di Tesla (NASDAQ:TSLA), che dall’inizio dell’anno ha tagliato i prezzi dei suoi modelli del 20% circa. Il mercato ha premiato Tesla che ha moltiplicato per dieci i volumi venduti nel mese di aprile, da 1.400 a 14.000 auto immatricolate e una quota di mercato da inizio anno pari al 2,5%. 

L’importanza di proteggere il valore residuo delle auto


Il mese scorso Renault ha duramente criticato l’azienda di Elon Musk per il taglio dei prezzi avvertendo che il gruppo statunitense rischia di “uccidere” il valore delle auto di seconda mano. Thierry Piéton, Chief financial officer di Renault, ha affermato che la Casa francese non taglierà i propri prezzi. Per Renault l’obiettivo principale è mantenere i pagamenti mensili dei leasing dei clienti il più bassi possibile, il che richiede di proteggere il "valore residuo" di un'auto. Infatti, la maggior parte delle auto nuove viene acquistata con contratti di finanziamento che prevedono che gli automobilisti finanzino il deprezzamento dell'auto durante il periodo di leasing, piuttosto che il suo valore complessivo. 
Quanto più si prevede che un'auto perda valore nell'arco di tre anni, tanto più alti sono i pagamenti mensili. Circa l'80% dei veicoli elettrici di Renault sono venduti con finanziamento. "Quando si riducono i prezzi in modo significativo, il valore residuo ne risente", ha detto Piéton. "Non c'è un grande incentivo a tagliare i prezzi e ad uccidere i valori residui, entrando in una spirale come hanno fatto alcuni concorrenti", ha detto. "Se questo si traduce a breve termine in volumi leggermente inferiori, ben venga".  E in effetti da quando ha iniziato a ridurre i prezzi all'inizio dell'anno, Tesla ha visto il valore residuo dei suoi veicoli ridursi significativamente, come ha riportato il Financial Times il mese scorso, rendendo potenzialmente più costoso il leasing delle sue auto.

Per gli analisti il titolo può salire del 49%

Renault continua a godere del favore degli analisti: su 18 esperti che coprono il titolo 10 consigliano di comprare le azioni, uno solo consiglia di vendere, e la media dei target price è 48,6 euro, il 49% in più del prezzo di Borsa attuale (32,77 euro).
Secondo il consensus degli analisti, dopo un 2022 difficile a causa della cessione forzata delle attività in Russia, Renault dovrebbe chiudere il 2023 con una crescita dei ricavi del 9% a 50,4 miliardi di euro e un utile di 2,2 miliardi, dalla perdita di 300 milioni dell’anno scorso. 

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Ultimi commenti

..e certo, perché non fare cartello e tenere i prezzi alti, tanto a pagare sono i consumatori!! ma che discorso è?? è proprio la concorrenza che determina il prezzo verso il basso ed evita la speculazione da guadagno!! oramai non si vergognano neanche più di dire queste cose!!
Secondo me Renault è decotta, Tesla è come Apple com iphone
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