Mercati valutari tranquilli in seduta asiatica con un'azione dei prezzi contenuta per oro e argento. Gli indici azionari regionali hanno segnato lievi variazioni nel solco di un afflusso di notizie che ha generato una battuta di arresto. Il Nikkei è salito a 0,07%, lo Shanghai Composite ha ceduto lo -0,28%, l'Hang Seng, invece, resta piatto. Dopo un forte calo degli indici USA, i rendimenti del Tesoro sono rimasti invariati con le obbligazioni a 10 anni che permangono a quota 2,43. I bond periferici europei sono cresciuti in seguito al debole dato occupazionale e ai dati sul flusso monetario a corroborare le aspettative tese a un allentamento da parte della BCE. Su scala globale i rendimenti dei titoli si adeguano al ribasso con rendimenti che sfiorano i minimi annuali. Eppure, nonostante le notizie provenienti dalla BCE e dalla BoJ per un ulteriore allentamento, dalla BoE Weale ha dichiarato che non occorrerà attendere a lungo prima del suo avvallo per tassi più elevati. L’AUD/USD è salito a 0,9302, da 0,9220, in risposta al risultato del CAPEX, per il 2014/2015, più assertivo del previsto. L’AUD/NZD continua a migliorare infrangendo la resistenza chiave a 1,0890. L’USD/JPY cala marginalmente a 10,166 malgrado i verbali che, come le vendite al dettaglio, intraprendono il cammino della discesa. La pressione di vendita per l’EUR/USD segna una leggera attenuazione posizionando la coppia a 1,3600. I mercati emergenti e valutari hanno operato in modo contrastante, con l’USD/INR al lumicino e scambiato a 58,88. In Europa il comparto oro e argento è diventato molto vivace. L’oro è sceso bruscamente a 1,252 dollari mentre l'argento è crollato segnando 18,858 dollari.
Dati notturni
In Giappone, Sayuri Shirai, membro del consiglio della BoJ, ha dichiarato che lo stimolo monetario proattivo sarà promosso alla luce di un obiettivo al 2% delle banche centrali che permane fluido. In Giappone le vendite al dettaglio sono crollate del -13,7% m/m nel mese di aprile, al ritmo più sostenuto degli ultimi 14 anni. Le ampie vendite dei commerci al dettaglio sono crollate del -6,8% ad aprile dopo il massiccio aumento del 16,1% segnato nel mese precedente. In Australia le spese per conto di capitale privato sono scese del 4,2%, a un livello più basso rispetto al livello previsto pari a 1,5%. Eppure, il risultato complessivo dell'indagine sugli investimenti per il 2014/2015 è stato migliore del previsto, a 137mld di USD, molto meglio a fronte delle aspettative attorno ai 128mld di USD. Inoltre, la composizione dei dati fa presagire un cambiamento sano dal settore dell’estrazione verso altri settori.
PIL USA al centro dei riflettori
Oggi gli operatori saranno concentrati sul PIL per il 1t in USA previsto a un -0,5%, rispetto allo 0,1% precedente. L’aspro clima invernale ha chiaramente un effetto nefasto più incisivo rispetto a quanto si pensasse. Tuttavia, la Fed ha sottolineato che il debole andamento della crescita relativa al 1t è da attribuirsi a una tantum e che il dato dovrebbe essere trascurato. Di conseguenza non ci sarà alcun adeguamento nell’ambito delle aspettative e nessuna implicazione a livello politico. In seduta europea ci si attende una conferma per il PIL spagnolo a 0,4% t/t per il 1t.
Peter Rosenstreich, Chief FX Analyst,
Swissquote Europe Ltd