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Rischio eventi per gli scambi sulle valute del G10

Pubblicato 14.07.2014, 14:36
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Forex News and Events
Si apre un’altra settimana ricca di eventi. L’attenzione si concentrerà sull’audizione semestrale della presidente del FOMC Yellen al Senato e alla Camera, nelle giornate di martedì e mercoledì. Cercheremo di capire meglio come la Fed interpreta il miglioramento significativo dei dati sul lavoro USA e quando potrebbe esserci il primo rialzo dei tassi. Al momento prevediamo che Yellen manterrà la sua impostazione accomodante, favorevole agli interessi legati alle strategie di carry-trade. Altrove, la RBA pubblicherà i verbali (martedì), BoJ e BoC annunceranno le loro decisioni (martedì e mercoledì), mentre venerdì gli occhi saranno puntati sul rapporto sull’inflazione in Canada.
Nel Regno Unito, i dati su inflazione (martedì) e lavoro (mercoledì) definiranno l’andamento della sterlina. Il rilevamento di giugno confermerà probabilmente la debolezza dell’inflazione, i mercati prevedono una contrazione dello 0,1% su base mensile e un leggero miglioramento, pari all’1,6% (dall’1,5% precedente) per il dato su base annuale. Il tasso di disoccupazione ILO a tre mesi è visto in miglioramento, in calo dal 6,6% al 6,5%. Eventuali sorprese positive dai dati riferiti al Regno Unito dovrebbero innescare nuovi tentativi verso il massimo a 1,7180 per la coppia GBP/USD. Al momento il cable consolida i guadagni sopra la zona di supporto a 1,7086/1,7100.

I mercati europei superano la crisi legata al BES
In avvio di settimana, gli operatori europei sono ottimisti sull’EUR. Le apprensioni, propagatesi in fretta, per l’insolvenza del Banco Espirito Santo (BES) portoghese si sono dissolte altrettanto rapidamente. Come sospettato, la disavventura del BES della scorsa settimana non è riuscita a influenzare il sentiment nell’Eurozona; l’EUR/USD ha chiuso la settimana sopra 1,3600 e ora tutto sembra tornato alla calma. I rendimenti dei titoli sovrani si Svizzera, Francia e Germania continuano a essere scambiati sui minimi dell’anno, mentre assistiamo a un allentamento della tensione sui decennali italiani, spagnoli e portoghesi. Il miglioramento della propensione al rischio sta facendo lievitare (mentre scriviamo) l’EUR/USD a 1,3640. Per i prossimi giorni, prevediamo resistenza fra 1,3647 e 1,3678 (medie mobili a 50 e 200 giorni); il supporto dovrebbe entrare in gioco a 1,3576/1,3600 (minimo 7 luglio e base ascendente di giugno-luglio). La coppia probabilmente rimarrà all’interno di fasce prima dell’audizione semestrale della presidente del FOMC Yellen.

I verbali della RBA potrebbero danneggiare i tori dell’AUD
L’AUD ha iniziato bene la settimana, l’AUD/USD testa il livello 0,9400/01 (media mobile a 21 giorni), mentre l’AUD/NZD resiste sopra la base ascendente dell’anno corrente (pressappoco intorno all’ex supporto a 1,0660). Martedì saranno pubblicati i verbali della RBA e i segnali accomodanti del governatore Stevens generano curiosità perché ci si chiede se i verbali conterranno dei commenti negativi per l’AUD. Nel suo intervento nel fine-settimana, Stevens ha detto che gli investitori forse “sottovalutano la probabilità di una flessione concreta [...], ma non sono in grado di dire quando avverrà”.
Quando ormai mancano poche ore alla pubblicazione dei verbali della RBA, rivediamo il nostro posizionamento a neutrale e ci prepariamo a sentire nuovi commenti negativi per l’AUD. L’AUD/USD è rimbalzato dai minimi dell’anno dopo che, alla riunione del 4 febbraio, la RBA ha modificato la sua impostazione da accomodante a “neutrale”, ammorbidendo i bruschi toni ribassisti sull’AUD (pur ripetendo che l’AUD rimane su livelli storicamente elevati). Alla luce degli ultimi commenti di Stevens, riteniamo probabili toni più duri sui tassi di cambio. L’AUD/USD scambia nella fascia compresa fra 0,9200 e 0,9505 dal 26 marzo, livelli superiori al 50,0% di Fibonacci sul calo in atto da ottobre 2013 a gennaio 2014. Sarà necessaria una violazione sotto questi livelli per confermare una nuova fase di declino per l’AUD/USD. Per il breve termine, si osserva una prima linea di supporto a 0,9339/54 (61,8% di Fibonacci / media mobile a 50 giorni).

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The Risk Today


EUR/USD L’EUR/USD si consolida dopo il declino di giovedì. Viene favorita un’impostazione ribassista finché i prezzi permarranno al di sotto della resistenza a 1,3664 (massimo 03/07/2014). Un supporto orario è pari a 1,3576, mentre un supporto chiave si trova a 1,3503. Una resistenza oraria può essere trovata a 1,3651 (massimo 10/07/2014, si veda anche il ritracciamento a 61,8%). In un’ottica a più lungo termine la rottura del cuneo a lungo termine in ascesa (vedasi altresì il supporto a 1,3673), indica un evidente deterioramento della struttura tecnica. Si predilige un rischio al ribasso di lungo termine verso 1,3379 (implicato dalla formazione di doppio massimo), finché i prezzi permarranno sotto la resistenza a 1,3775. Troviamo supporti chiave a 1,3477 (minimo 03/02/2014) e a 1,3296 (minimo 07/11/2013).
GBP/USD La coppia GBP/USD si sta consolidando vicino al massimo del canale ascendente. La leggera correzione del prezzo avvenuta finora suggerisce un persistente interesse all’acquisto. Monitorate il supporto orario a 1,7086 e la resistenza oraria a 1,7180 (massimo 04/07/2014). Troviamo un altro supporto a 1,7007 (minimo 27/06/2014). A più lungo termine, la violazione della resistenza principale a 1,7043 (massimo 05/08/2009) fa presagire un ulteriore rafforzamento. Le resistenze sono ubicate a 1,7332 (si veda il 50% del ritracciamento sul declino del 2008) e a 1,7447 (minimo 11/09/2008). Un supporto staziona a 1,6923 (minimo 18/06/2014).
USD/JPY L’USD/JPY tenta il rimbalzo dopo la violazione del recente minimo a 101,24 (minimo 30/06/2014). La resistenza oraria a 101,45 (minimo 09/07/2014) è messa in discussione. Un'altra resistenza può essere trovata a 101,86 (massimo 09/07/2014). Un supporto orario si trova a 101.07, mentre un supporto chiave è pari a 100,76. Si predilige un’impostazione rialzista di lungo periodo finché reggerà il supporto chiave a 99,57 (minimo 19/11/2013). Ciò nonostante, sarà necessaria una violazione al rialzo fuori dall’attuale fase di consolidamento compresa tra 100,76 (minimo 04/02/2014) e 103,02 affinché ci sia una ripresa del trend rialzista di fondo. Un’importante resistenza staziona a 110,66 (massimo 15/08/2008).
USD/CHF L’USD/CHF continua a muoversi all’interno del suo canale discendente. Un supporto orario staziona a 0,8886 (minimo infragiornaliero). Le resistenze orarie sono definite dal canale discendente (intorno a 0,8944) e 0,8975. Un altro supporto è ubicato a 0,8857. In una prospettiva a più lungo termine, la violazione rialzista della resistenza chiave a 0,8953 suggerisce la fine dell’ampia fase correttiva iniziata a luglio 2012. A lungo termine, il potenziale livello al rialzo implicato dalla formazione a doppio minimo è 0,9207. Una resistenza chiave si colloca a 0,9156 (massimo 21/01/2014).

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