Numerose società di cannabis statunitensi hanno pubblicato i risultati la scorsa settimana. Nel complesso, i dati mostrano un quadro particolare nel quale spicca la redditività.
Ed emergono anche delle differenze: le società di cannabis statunitensi stanno registrando profitti. Non si può dire lo stesso dei coltivatori di marijuana canadesi, che stanno ancora cercando di trovare la strada verso questo redditizio traguardo.
Forti risultati per Trulieve
Tra i recenti report sugli utili, i risultati di Trulieve (OTC:TCNNF) (CSE:TRUL) sono stati particolarmente solidi. Il report del secondo trimestre del coltivatore di cannabis con sede in Florida rivela un profitto lordo di 144,5 milioni di dollari ed entrate nette riviste di 40,9 milioni di dollari, poco più dei 40,2 milioni stimati dagli analisti.
Grafico giornaliero Trulieve
La società ha inoltre annunciato il completamento dell’accordo per l’acquisizione di Harvest Health & Recreation (OTC:HRVSF) (CSE:HARV), una delle più grandi acquisizioni nel settore della cannabis USA. L’accordo da 2,1 miliardi di dollari in azioni, annunciato a maggio, ha ricevuto l’approvazione finale l’11 agosto ed unisce due operatori multi-statali dando a Trulieve l’accesso al mercato in Arizona ed espandendo così la sua portata.
“Harvest incrementerà il nostro mercato indirizzabile del 53%, perciò è davvero una transazione che crediamo ci ponga sulla strada della cannabis 2.0 nel paese, il modo in cui pensiamo che si evolverà il nostro modello hub”.
Il titolo di Trulieve ieri ha chiuso a 28,01 dollari. Nell’ultimo anno, il titolo è schizzato di poco più del 19,5%.
Curaleaf registra un aumento dei ricavi
Anche Curaleaf Holdings (OTC:CURLF) (CSE:CURA) ha registrato risultati straordinari, compresa l’impennata del 166% dei ricavi rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso.
Grafico giornaliero Curaleaf
Il trimestre terminato il 30 giugno ha visto i ricavi arrivare a quota 312 milioni di dollari.
Nel periodo, la società del Massachusetts ha inoltre chiuso l’accordo per acquisire EMMAC Life Sciences, la società di cannabis integrata verticalmente più grande d’Europa. L’accordo da 286 milioni di dollari in contanti ed azioni consente a Curaleaf di avere accesso ai mercati di Regno Unito, Germania, Italia, Spagna e Portogallo.
Il titolo di Curaleaf ha chiuso a 11,54 dollari ieri, con un crollo del 4,3% sulla giornata. Nello scorso anno, tuttavia, il titolo è balzato di poco più del 33,5%.
Green Thumb batte le aspettative
Anche Green Thumb Industries (OTC:GTBIF) (CSE:GTII) ha battuto le aspettative con il suo report sugli utili la scorsa settimana. La società con sede a Chicago ha registrato un aumento dei ricavi dell’85,4% su base annua, raggiungendo i 221,9 milioni di dollari per il trimestre.
Grafico giornaliero Green Thumb
“Su base annua, i ricavi sono aumentati dell’85% a 222 milioni di dollari; gli EBITDA rivisti sono più che raddoppiati a 79 milioni di dollari e continuiamo a registrare flussi di cassa positivi”, ha dichiarato il fondatore ed amministratore delegato Ben Kovler.
I profitti lordi per il secondo trimestre 2021 sono pari a 122,9 milioni di dollari, o il 55,4% dei ricavi, rispetto ai 63,7 milioni di dollari, o il 53,2% dei ricavi su base annua.
La società ha inoltre parlato della sua acquisizione di Liberty Compassion, un coltivatore e distributore di cannabis terapeutica con sede in Massachusetts, che va ad espandere le operazioni di Green Thumbs nello stato.
Il titolo di Green Thumb ha chiuso a 30,89 dollari ieri, con -2,4% sulla giornata. Il titolo ha registrato guadagni spettacolari nello scorso anno, con un’impennata di circa il 97,7%.
Completa il quadro degli ottimi risultati Cresco Labs (OTC:CRLBF) (CSE:CL), con sede a Chicago, che ha pubblicato gli utili venerdì scorso.
Sotto i riflettori le sue entrate nette, pari a 2,7 milioni di dollari, ben oltre le stime degli analisti di 1,5 milioni di dollari.
Cresco ha inoltre riportato ricavi netti all’ingrosso di 108,7 milioni di dollari, con un balzo del 97,9% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, e ricavi da distribuzione di 101,3 milioni di dollari, con un’impennata del 157,6% su base annua.
“Il secondo trimestre è stato un periodo forte, di duro lavoro a Cresco Labs, e ancora una volta abbiamo tenuto il giusto passo, entrando nella prossima fase di crescita”, ha affermato il cofondatore ed amministratore delegato Charles Bachtell.
Il titolo di Cresco Labs ha chiuso a 10,10 dollari ieri, con un crollo di circa il 3% sulla giornata. Nello scorso anno, il titolo è schizzato di quasi il 44%.