Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

Rite Aid: gli utili mostrano perché è meglio scegliere CVS Health

Pubblicato 19.04.2022, 15:42
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Quando Rite Aid Corporation (NYSE:RAD) ha riportato gli utili del quarto trimestre fiscale giovedì 14 aprile, prima dell’apertura, gli investitori della catena di farmacie con sede a Camp Hill, Pennsylvania hanno festeggiato. Sebbene abbia deluso le attese sugli EPS, ha battuto le aspettative sui ricavi.

Il titolo RAD è balzato in apertura, +15%, ed al massimo della seduta è schizzato di oltre il 21%.

RAD Weekly

Ma questi guadagni sono presto svaniti. In chiusura, il titolo è crollato del 3,6%, appena il 3% al di sopra del minimo di 30 mesi raggiunto solo la settimana prima. Ieri ha chiuso a 7,04 dollari, persino più in basso dei 7,22 di giovedì scorso.

Questo sentimento altalenante ha senso. In generale, il report sugli utili di Rite Aid sembrava solido, o quanto meno migliore di quanto si temesse. Ma un’analisi più approfondita mostra che gli annosi timori per la sostenibilità della compagnia non sono spariti affatto.

Queste paure sono reali. Rite Aid è davvero nei guai. Sebbene resti l’ipotesi di alto rischio/alta ricompensa per il titolo, gli investitori del settore delle farmacie al dettaglio probabilmente dovrebbero prendere in considerazione l’operatore più forte, non il più debole.

Scegliere CVS piuttosto che RAD

Lo scetticismo sembra la reazione appropriata. Rite Aid promette crescita da anni, da quando era in carica l’ex amministratore delegato John Standley. Ha lasciato la compagnia a metà 2019, dopo oltre nove anni al timone. La società, semplicemente, non ha prodotto.

E ci sono molti motivi. La gestione sembra essere stata carente. Solo due anni fa, sembrava che l’attività di gestione prestazioni farmaceutiche (PBM) avesse svoltato, con una crescita dei ricavi del 23% nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2020, e del 26% nel trimestre seguente. Ma quella crescita, in base ai commenti della direzione all’epoca, era stata trainata dall’adesione al Medicare Part D. Rite Aid ora, secondo l’ultima call, sta facendo un passo indietro dal Part D, perché alla fine questi clienti non sono risultati abbastanza redditizi (o non lo sono stati affatto).

Ma forse il problema maggiore è che le farmacie al dettaglio, semplicemente, non sono un buon affare. Effettivamente non lo sono da un po’.

Il titolo Rite Aid non è l’unico in questo segmento ad essere in difficoltà. Walgreens Boots Alliance (NASDAQ:WBA) è crollato di oltre la metà dai massimi del 2015; il titolo ha toccato un minimo di 15 mesi la scorsa settimana e ieri ha chiuso a 44,50 dollari.

Le farmacie al dettaglio si ritrovano davanti a vari problemi al momento. Le vendite di prodotti non soggetti a prescrizione medica, o vendite “dirette”, sono state colpite da consegne sempre più convenienti (il giorno dopo o nello stesso giorno) a clienti che non hanno praticamente bisogno di mettere piede in negozio. Inoltre, le tariffe di rimborso dal governo federale non stanno salendo.

Storicamente, farmacie come Rite Aid sono passate ai farmaci generici per compensare parte di questa pressione, ma i nuovi generici da un po’ sembrano non essere più così tanto significativi.

Nell’anno fiscale 2022, Rite Aid stima EBITDA in calo di oltre il 40% dalla sua previsione di cinque anni fa. I margini degli EBITDA sono passati da quasi il 4% ad appena il 2%.

Negli ultimi cinque anni, Rite Aid non ha sviluppato una strategia coerente e fattibile per contrastare le pressioni in aumento. Ad un certo punto, aveva tentato una fusione con la catena di alimentari Albertsons (NYSE:ACI), ma l’accordo era stato stroncato dall’opposizione degli azionisti. Ha promesso crescita tramite la sua affiliata di servizi Elixir, ma non è stata abbastanza redditizia.

Rite Aid ha persino riprogettato i punti vendita, ma il traffico non è migliorato. Ha stretto una collaborazione con Amazon (NASDAQ:AMZN); ma neanche questo è servito.

Rite Aid, semplicemente, sembra sempre di più una compagnia sovra-indebitata che si ritrova in un settore difficile ad affrontare rivali molto più grandi. Una combinazione letale.

Allo stesso tempo, gli investitori sembrano avere scelte migliori altrove. Walgreens ha i suoi problemi, ma il titolo si trova fondamentalmente in un range simile, sebbene il bilancio non sia altrettanto gravato e la sua impronta sia maggiore. CVS Health (NYSE:CVS) sembra la scelta migliore nel gruppo.

CVS Weekly TTM

Il titolo CVS è già schizzato un po’, ad essere sinceri: +36,5% nello scorso anno. Ma non è che le azioni siano costose. Ieri ha chiuso a 103,42 dollari.

Il titolo è scambiato ad 11,5x gli utili forward. L’acquisizione di Aetna a fine 2017 sembra sempre più un successo. CVS è forte nella PBM. Al dettaglio, CVS continua ad avere una performance superiore sia a Rite Aid che a Walgreens, sia per quanto riguarda le vendite dirette che quelle di farmaci con ricetta.

Gli investitori di CVS pagano tanto la qualità, certo. Ma non così tanto da avere una sofferenza nei ritorni.

E, in questo settore, pagare per la qualità sembra necessario: in effetti, gli stessi motivi per cui CVS finora batte Rite Aid sembrano proprio i motivi per cui dovrebbe continuare a batterla anche in futuro.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.