Buongiorno cari lettori di Investing, qui è Luca Luongo di Forex Trading Pratico che vi scrive.
Analizziamo come sempre due coppie valutarie: EURUSD e GBPUSD.
Il dollaro australiano si indebolisce ampiamente nella sessione asiatica, mentre i dati sull’occupazione australiana e il cambiamento della propensione al rischio globale sono al centro dell’attenzione. La natura eterogenea dell’ultimo rapporto sull’occupazione australiana sta provocando un ripensamento tra gli investitori riguardo ai prossimi passi della RBA. Nonostante il forte aumento dei numeri complessivi dell’occupazione, uno sguardo più sfumato rivela crepe nella forza del mercato del lavoro. L’inaspettato aumento del tasso di disoccupazione e il rallentamento della crescita delle ore lavorate sono chiari indicatori di un raffreddamento del mercato del lavoro. Questa tendenza al raffreddamento rafforza l’aspettativa che la RBA interrompa nuovamente i rialzi dei tassi di interesse nella riunione di dicembre. È probabile che la RBA monitorerà da vicino gli indicatori economici durante le festività natalizie per valutare la necessità di ulteriori aggiustamenti della politica monetaria a febbraio.
La discesa del dollaro australiano è anche esacerbata da un raffreddamento della propensione al rischio che aveva sostenuto i mercati globali all’inizio della settimana. Sembra che gli investitori stiano prendendo una pausa e rivalutando le loro posizioni. Un evento chiave che ha catturato l’attenzione del mercato è l’incontro tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping, avvenuto a margine del vertice APEC. Sebbene l’incontro abbia segnato un passo avanti nel ristabilire le comunicazioni militari ad alto livello, non è riuscito a offrire scoperte sostanziali nelle tensioni geopolitiche più ampie. L’assenza di una nuova nomina a ministro della Difesa in Cina, a seguito dell’inspiegabile licenziamento del generale Li Shangfu, aggiunge ulteriore incertezza al clima di incertezza del mercato.
Nello spettro valutario più ampio, il dollaro neozelandese si unisce al dollaro australiano come uno dei titoli con le performance più deboli finora, insieme alla sterlina britannica e al dollaro canadese. D'altro canto, lo yen giapponese sta emergendo come la valuta più forte per la giornata, con anche il dollaro e il franco svizzero che mostrano resilienza. La performance dell’euro rimane disomogenea tra i diversi abbinamenti.
Nonostante le fluttuazioni giornaliere, se si guarda alla performance settimanale, il dollaro continua a essere in fondo alla classifica, con anche lo yen giapponese e il dollaro canadese che hanno sottoperformato. I dollari australiani e neozelandesi, insieme al franco svizzero e all’euro, stanno registrando i guadagni più forti, mentre la sterlina britannica mostra risultati contrastanti su tutta la linea.
Invece cosa sta succedendo su EUR/USD e GBP/USD? Scopriamolo nel video qui sotto.