Il rublo ha continuato ad apprezzarsi dopo aver raggiunto il suo mimino di tutti i tempi nei confronti del dollari nella prima parte di gennaio. In quel periodo, si potevano scambiare oltre 82 rubli per l'acquisto di una singola banconota da un dollaro. Ora, la coppia USD/RUB si è indebolita al di sotto di 65 e vi sono persino ulteriori pressioni verso l'alto sulla valuta russa, con il persistere del rimbalzo del prezzo del petrolio.
L'outlook per i ricavi petroliferi russi è più positivo nonostante la saturazione dell'offerta globale petrolifera. Le aspettative di un aumento della domanda di greggio nei prossimi anni e la paura di un effetto di peak oil stanno spingendo in alto i prezzi delle materie prime legate al greggio.
Crediamo ancora, tuttavia, che il persistere di una fuga dal RUB possa essere motivo di preoccupazione nel medio termine dato che le esportazioni soffriranno probabilmente ancora. Inoltre, il rimbalzo del petrolio è in parte controbilanciato da una valuta più forte. Come risultato, oggi la Banca Centrale della Russia potrebbe davvero tentare di indebolire il rublo abbassando il suo tasso ufficiale al 10,50% dato che crediamo fermamente che gli attuali livelli del rublo rappresentino un'opportunità per normalizzare la politica monetaria. L'effetto negativo sull'inflazione sarebbe in ogni caso controbilanciato da una valuta più forte e prezzi petroliferi più alti.
L'inflazione che viene attentamente monitorata, è attualmente al di sopra del 7% su base annua, cosa che causa ancora preoccupazione. Certamente, mantenere un tasso a due cifre non aiuta la situazione. Gli investimenti di lungo termine stanno accusando il peso di questo livello dei tassi e i premi richiesti per rendere profittevole un investimento sono, come risultato, molto alti.
La nostra opinione sulla coppia USD/RUB è ribassista. Il dollaro dovrebbe spingere la coppia ancora più in basso dato che la posizione dovish della Federal Reserve rivela le vere difficoltà di fondo dell'economia USA. 60 rubli per un dollaro rappresentano il nostro target a 3 mesi.